Interrogazione parlamentare sul caso Dorigo all'assemblea del Consiglio d'Europa

 

Il difensore di Paolo Dorigo, avvocato Vittorio Trupiano, è stato notiziato
oggi di una interrogazione a risposta orale in data 5 ottobre del Deputato
europeo Jurgens il quale chiede di dare la necessaria priorità acché quanto
stabilito in favore di Paolo Dorigo dalla Corte Europea venga applicato.
Nella risposta del presidente del Consiglio dei Ministri, Jan Petersen, si
evidenzia come l'onorevole Collega (interrogante) sia nel giusto e come lo
Stato Italiano abbia profilato come possibile soluzione l'eventualità di una
grazia presidenziale (rifiutata dalla difesa).
Il tutto viene preceduto da un biglietto di complimenti al difensore da
parte del Direttore Generale dei Servizi d' Esecuzione dei Provvedimenti
della Corte Europea-II° Divisione Generale.


***


SESSIONE ORDINARIA 2004 (terza parte)

Report

Venticinquesima seduta

Giovedì 5 ottobre 2004 ore 10.00

ADDENDUM 2

Interrogazioni parlamentari con risposte orali

[.]

Interrogazione No. 13

Signor Jurgens,

Considerato che nel caso Dorigo contro l'Italia, il richiedente ha scontato
più di 10 anni della sua sentenza in seguito a una condanna penale imposta
in totale violazione del diritto a un giusto processo garantito dalla
Convenzione Europea per i Diritti dell'Uomo;

Accogliendo la Risoluzione Interimale del 10 febbraio 2004 del Comitato dei
Ministri che invita le autorità italiane ad ottemperare, senza ulteriore
ritardo, ai loro obblighi verso la Convenzione ponendo fine alle gravi
conseguenze della violazione subite dal richiedente;

Deplorando il fatto che, diversamente dalla grande maggioranza degli
stati-membri, l'Italia non ha introdotto la possibilità di riaprire i
procedimenti nazionali impugnati dalla Corte di Strasburgo, e non ha nemmeno
risposto alla richiesta del Comitato dei Ministri di rimediare alla
situazione del richiedente,

Si chiede al Presidente del Comitato dei Ministri

Se egli possa assicurare all'Assemblea che il Comitato darà la dovuta
priorità a questa decisione da troppo tempo attesa per salvaguardare la
credibilità del sistema delle Convenzioni e che il prossimo passo previsto
dal Comitato sia assicurare che l'Italia prenda urgenti misure in conformità
con la presente sentenza.

Risposta del Signor Jan Petersen di fronte al Comitato dei Ministri

Onorabile membro, è vero. Le misure individuali ottenute dal richiedente a
titolo di rimedio sono attese da troppo tempo. La decisione non è stata
ancora presa benché la violazione sia stata accertata da più di cinque anni.
Il Comitato dei Ministri ha discusso l'ultima volta questo caso appena la
settimana scorsa.

Il Comitato a chiesto continuamente all'Italia di modificare la sua
legislazione per permettere che i procedimenti nazionali siano riaperti o
rivisti quando necessario a por fine alle conseguenze di serie violazioni.
Il Comitato ha raccomandato queste misure a tutti gli stati membri nelle sue
Raccomandazioni no R(2000)2. Per il caso Dorigo, sono state adottate due
risoluzioni interimali, nel 2002 e nel 2004, entrambe sottolineavano la
necessità di prendere appropriate misure individuali per il richiedente.

Considerando le difficoltà incontrate dal Parlamento Italiano ad adottare la
suddetta legislazione, le autorità italiane sono state sollecitate ad
esaminare misure alternative ad hoc. Esse hanno informato il Comitato dei
Ministri che il Ministro della Giustizia stava prendendo in considerazione l'ipotesi
di una grazia presidenziale.

Il Comitato di conseguenza seguirà molto attentamente gli sviluppi di questa
iniziativa e farà tutto il necessario se non saranno attuati significativi
progressi prima del prossimo incontro sui diritti umani nel Dicembre 2004.

 

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