Comunicazione 20-5-2005
Prendo atto a malincuore della volontà del
compagno Dorigo di iniziare un nuovo sciopero della fame a decorrere dal 1°
giugno p.v.
Fra i tanti motivi della sua protesta emerge
quello del protrarsi delle torture "a distanza", quelle telecomandate
a mezzo chips, a cui personalmente ho sempre creduto.
Mi permetto solo "ricordare" come si
stia facendo tutto il possibile per "dimenticare" che esiste ancora
un caso Dorigo, che egli è ancora agli arresti, sia pure domiciliari, che il
braccio di ferro fra il Comitato dei Ministri presso il Consiglio d'Europa ed
il Governo italiano è tuttora in atto, che il problema va risolto in sede
parlamentare dal momento che solo lì si può decidere il via libera alla
ricelebrazione del suo processo.
Ho l'impressione, invece, che in molti si erano
illusi che, a scarcerazione avvenuta, di Dorigo non se ne sarebbe parlato più.
Prendo atto di tutto ciò come suo difensore,
compagno, amico ed anche come Lista Trupiano, ritenendo indispensabile
pianificare una nuova strategia di lotta, a livello giudiziario, nonchè come
nuova mobilitazione dei Comitati che sinora lo hanno sostenuto.
Vittorio Trupiano