Sul sesso come prevaricazione e violenza

(scritto in carcere, maggio 2004)

 

Credo che i riferimenti politici e culturali di una certa deviazione mentale ampiamente diffusa oggi in occidente (come testimoniato dallo scandalo Dutroux in Belgio), le cui evidenze sono nella pedofilia, nella violenza carnale spesso di gruppo, nell’incesto, nella tratta di donne, nell’obbligarle alla prostituzione, nella schiavizzazione di persone e nel ritorno a forme feudali di servitù, nel satanismo, nella diffusione di forme plateali di spettacolarizzazione del sesso in locali e luoghi mercificati come fiere ecc., della pornografia di paese e nel messaggio che porta con sé la protagonistizzazione delle porno-star e dei più noti “stalloni” che si acompagnano loro (anche lì vi sono classi sociali e remunerazioni ben diverse), possano essere tranquillamente individuate in alcuni dati:

·         la cultura bigotta e retrograda italiana molto legata ai “divieti” ecclesiastici da aggirare ipocritamente nel mentre ci si scandalizza e si chiamano i carabinieri per qualche chitarra fuori orario o per qualche nudista in una spiaggia.

·         la perdita di senso nella vita da parte della borghesia e delle classi che ne subiscono l’influenza.

·         l’uso del corpo sessualmente come mezzo di carriera e di assunzione.

·         la necessità di protagonismo dei giovani ed adolescenti che non trova più se non in determinate situazioni e segmenti di classe, collocazione nell’impegno sociale.

·         la negazione di spazi sociali e di aggregazione liberi da condizionamenti che non siano immediatamente cooptati dalle istituzioni viste come controllo dall’alto e non come espressione e luogo delle necessità dal basso (prodotto non solo dello scontro politico di classe ma anche della presenza in Italia di 3 “chiese” storiche, quella fascista dei circoli ristretti di picchiatori e tifosi, quella cattolica dei patronati e quella revisionista).

·         l’esasperata ostentazione di ricchezza della società e del sistema mediatico per cui chi non possiede nulla per accedere al “giro” di riferimento deve mercificarsi o dedicarsi ad attività illecite.

·         La pornografia istiga non solo alla pedofilia e pedofilia nascosta (filmini con bimbone sui 18 che fanno la parte delle bimbe istigate alla istruzione al sesso dal padre e cazzate del genere) ma anche al sadismo (carceriere che violenta la donna davanti al marito ammanettato e legato) e al feticismo (leccatura di scarpe e simili).

la base fascista ed ipocrita del sesso quale mezzo di subalternità delle donne, quale non a caso la cultura italiana, nel denunciarla anche con strumenti di avanguardia quali il cinema, ha faticato a trovare ascolto (Pasolini: Salò e le 120 giornate di Sodoma, Cavani, La portiera di notte, ecc.) oppure è stata mistificata e trasformata in altro da ciò che voleva rappresentare (Porci con le ali).

Un chiaro esempio di feticismo (il gesto) sociale (il soggiorno, l’orologio e gli orecchini, gli occhi chiusi e le unghie, la camicia legata sulla pancia) nell’immagine clou di un porno qui sotto che rovina la bellezza della fellatio in un gesto di violenza e subordinazione in cui il seme è unicamente strumento di puro feticismo e sadomasochismo.

 

Più spesso in tempi recenti la stessa cosa è data vedere in alcuni telefilm americani apparentemente innocui, magari incentrati sulla lettura del pensiero o sulla trance ipnotica (come Alias o The Hunger), in cui scene di sesso sadomasochistico in cui la figura femminile è soggetto che si “emancipa” facendo uso di tecniche in passato dominio di  uomini di potere e molto borghesi, ove quindi è la cultura della oggettivizzazione della persona a farsi dominante e non più solo o tanto della sola donna, ma anche dell’uomo: in questo senso gli spogliarelli maschili o i calendari per signore che emulano le porcherie inutili cui masse di persone, prive di un proprio equilibrio sentimentale e di una vita sessuale soddisfacente, rivolgono attenzione distorta e da “mercato”, come se fossimo ripiombati nei cortili e nelle piazze della Roma antica.  Questo fenomeno è molto più spinto in Italia ed USA che in altri paesi, sintomaticamente come la pedofilia dei sacerdoti che di recente ha creato molti problemi.

Non a caso i film porno stanno evolvendosi anche in varie branche prima più nascoste al pubblico:

·        Le ragazzine

·        I sacerdoti scopaccioni

·        I genitori ammiccanti verso le figlie

·        Il sesso in carcere

·        La corruzione sessuale come forma di pagamento ad uomini “potenti”

·        Le segretarie

ecc. ecc. 

 

Personalmente credo che la società che considererei giusta non vedrebbe alcuna possibilità per schiavisti di donne e bambini.