"MK", un militante che lavora nelle strutture
clandestine della ZACF in Swaziland è tra gli 8 militanti dello SwaYoCo (Congresso
Giovanile dello Swaziland) arrestati dalla polizia sabato scorso (01-10-05)
dopo una manifestazione dello SwaYoCo nella città di Manzini. La
manifestazione era stata indetta per protestare il decreto autocratico del
re Sobhuza II nel 1973 che vieta ogni sorta di attività politica a sostegno
della democrazia in questo paese, l'ultimo dittatura "bianca"
rimasta nell'Africa. Il successore di Sobhuza oggi è il re Mswati III che
regna su un paese con il più alta tassa di infezione HIV/AIDS al mondo. Si
tratta di un paese dove prendere acqua da un fiume senza il permesso è un
crimine. Il re invece spende milioni di rand per il suo jet privato, gira
per il paese nella sua Maybach (costata 2 milioni di rand), possiede una
serie di palazzi e abitualmente rapisce ragazze dalle scuole per prenderle
come sposa. Negli ultimi due anni, la ZACF ha stabilito una presenza nello
Swaziland dove si trova come unica organizzazione rivoluzionaria di base
che rivendica il rovescio del re e di quel capitalismo sfruttatore
britannico-sudafricano che sostiene. Lavorando dentro e fuori dello
SwaYoCo, la ZACF è riuscito a portare a larghi settori della gioventù il
messaggio e le idee dell'anarchismo di classe.
Di fronte alla manifestazione dello SwaYoCo sabato scorso, la Royal Swazi
Police ha sparato in alto e nella confusione scatenata dagli spari sono
stati arrestati "MK" e altri sette compagni dello SwaYoCo. Lo
scorso mese, però, la situazione era diverso, quando un veicolo blindato
della polizia che era entrato in una zona sotto il controllo dei compagni è
stato bombardato con sassi e molotov.
"MK" e i suoi sette compagni sono accusati, a quanto pare, di
aver "disturbato la pace", accusa che ovviamente non sarà diretta
alla polizia che ha iniziato la sparatoria. Ieri notte (04/10/05)
"MK" ha ricevuto una visita presso lo "Zakhele Detention
Centre" a Manzini; è di ottimo umore ma è malato e non ha la
possibilità di ricevere i medicinali che gli servono. E' stata fissata la
cauzione a 1.500 rand, ma alcune organizzazioni civiche stanno cercando di
abbassare la somma fino a 500 rand, una cifra comunque al di fuori della
portata della maggior parte delle persone in questo paese poverissimo
dell'Africa meridionale.
MI & MD, Segretari internazionali, Zabalaza Anarchist Communist Federation, Sud Africa
& Swaziland
http://www.zabalaza.net/
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