Sicuramente il link a questo sito dal sito “www.brigaterosse.org” mi ha procurato diversi lettori del sito www.paolodorigo.it / org ecc.  in più a quelli che le lotte del movimento di solidarietà ai prigionieri rivoluzionari hanno determinato da che il sito viene pubblicato (luglio 2003).

Ma un fatto è certo: la vicenda giudiziaria “delirante” lo è ma in senso di persecuzione da parte della punta di diamante della controrivoluzione (ROS, NATO) della classe borghese imperialista sin dalle operazioni degli anni 80 della “magistratura” inquisitoriale veneziana, e profondamente motivato nel conflitto classe operaia / stato ed antimperialismo / imperialismo; sin dagli anni ’70 noi, cioè il sottoscritto ed i compagni che via via hanno attraversato le esperienze politiche cui ho partecipato, non hanno mai pensato:

A)   né che la lotta armata fosse inquadrabile al di fuori del conflitto di classe proletariato /borghesia imperialista

B)   né che la lotta armata sia fatto di “protagonismo” politico (di cui l’impostazione di “www.brigaterosse.org”)

C)   né che le BR e le altre organizzazioni rivoluzionarie (NAP, GAP, UdCC, FCC, CPV, ecc.), siano state in qualche modo affette, se non per parte delle appendici arrese che via via il carcere determinò, da protagonismo tale da necessitare in sede storica di ABBORRACCIATE RICOSTRUZIONI CRONACHISTICHE viziate dalla logica che presiede quello stesso sito “www.brigaterosse.org” (quella di sergio zavoli e della “notte della repubblica”, notte fu sì ma per la borghesia non per la “repubblica” che tale, rispettosa della Costituzione, NON FU MAI) CON IL QUALE NON A CASO NON HO ALCUNCHE’ A CHE SPARTIRE, giacchè sin da subito (1987) nella mia terza detenzione e ancora oggi in diverse occasioni mi sono sempre pronunciato CONTRO ogni ipotesi di “soluzione politica” in quanto, anche dopo aver abbandonato per motivi di divergenza ideologica il collettivo di dibattito di compagni prigionieri Br cui ero unito da vincolo di solidarietà e di condivisione politica (prima e subito dopo aver conosciuto le diverse posizioni sulla vicenda stessa per la quale ero prigioniero, in sede di prigionieri delle Br-pcc), non riconosco ad alcun borghese od arreso od ex militante il diritto di negare al Proletariato ed al suo Partito di avanguardia, anche dopo o comunque oltre la esperienza delle Br, la attualità della Rivoluzione Proletaria.

Per questi motivi non vedo come i curatori del sito “www.brigaterosse.org” possano linKare il mio sito, cosa che non mi fa affatto “piacere”.

24-12-2005

Paolo Dorigo militante comunista m-l-m

detenzione domiciliare per motivi di salute