Sono un militante comunista e
sono stato e sempre sarò antifascista"
(Paolo Dorigo)
Paolo Dorigo ha iniziato uno sciopero della fame
per ottenere, come luiscrive, "esami medici e
perizia con sintonizzatore universale, allo
scopodi porre fine al trattamento di controllo
mentale a cui sono sottoposto".
Dopo 26 giorni di questo sciopero è molto
provato, comincia a perdere lucidità ed
equilibrio, date le sue gia' precarie condizioni
di salute,
l'evoluzione della situazione non ha una rosea
prospettiva.
La storia di Paolo Dorigo sequestrato e
condannato a morte dallo Stato,narra una lotta
di secoli nelle carceri e nel "carcere fuori dal
carcere",
ci parla della lotta per sopravvivere nel lato
infernale della societa'capitalistica.
La vicenda politica ed umana di Paolo Dorigo e'
una lotta per poter mmaginare e costruire una
prospettiva di vita diversa in un paese che
ormai si sta attrezzando per passare dallo stato
sociale allo "stato penale": costruire nuove
carceri e fare del carcere uno strumento di
controllo del mercato del lavoro, degli effetti
della precarizzazionesociale.
"Per svelare il caos che vive nel quadro delle
nostre certezze, mettendo a nudo la sostanza dei
rapporti di classe..." (Mumia)
Non vogliamo che di carcere si muoia e nemmeno
che di carcere si viva
Tutti/e davanti al carcere di Spoleto (Loc.
Maiano 10) il 3 Luglio dalle
17.00
Paolo Libero e Liberi tutti/e
I compagni e le compagne di Perugia di
NessunOrganizzazione
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