PAOLO DORIGO E´ DA 35 GIORNI IN SCIOPERO DELLA
FAME: LO STATO CHE LO HA
SEQUESTRATO OGGI LO STA UCCIDENDO LENTAMENTE.
Non c´è solo il festival a
Spoleto: c´è anche un lager di massima sicurezza
dove i detenuti più "pericolosi" d´ Italia
vengono rinchiusi in "gabbie per galline"
chiamate 41bis o EIV, con luci accese 24 ore al
giorno, senza il
diritto alle ore d´aria e con la posta
censurata.
Non ci sono solo gli spettacoli del Signor
Menotti, non ci sono solo le serate per
miliardari, a Spoleto c´è uno dei tanti carceri
che in Italia
hanno provocato in 25 mesi la morte di 134
"ospiti" per motivi per cause non accertate (si
aggiungano inoltre le centinaia di decessi per
malattie, per suicidi, ecc.).
Non ci sono solo i ballerini, i direttori
d´orchestra, i cantanti lirici, i musicisti: c´è
un uomo che da 35 giorni si rifiuta di assumere
cibo perché le ingiustizie che da 10 anni
subisce vengano alla luce. Paolo Dorigo ha
intenzione di lasciarsi morire se le sue
richieste non dovessero essere accettate.
La sua storia comincia nel 93 quando viene
arrestato e poi condannato nel 94 a 13anni e 6
mesi di galera per aver tirato una molotov alla
base militare americana in territorio italiano
di Aviano. Gesto di cui egli si è sempre
dichiarato innocente. Paolo è stato accusato da
un uomo che non ha mai visto in faccia in
tutta la sua vita, da uno sconosciuto che si è
rifiutato di parlare in aula: UN FANTASMA HA
ACCUSATO PAOLO E LO STATO ITALIANO HA CREDUTO A
QUEL FANTASMA, CONTRAVVENENDO ALL´ARTICOLO 6
DELLA CONVENZIONE
EUROPEA CHE SANSISCE ALL´IMPUTATO IL DIRITTO A
CONTROINTERROGARE COLUI CHE LO ACCUSA.
Paolo in questi 10 anni ha subito le peggiori
violenze: è stato costretto ad assumere
psicofarmaci, è stato pestato ripetutamente, è
stato legato alla rete del letto e preso a pugni
in faccia, ha subito durante un pestaggio l´uso
sul suo corpo di un elettroshock per via
endovenosa. Da due anni è a Spoleto e se sono
finiti i pestaggi, continua la violenza
psicologica quella peggiore perché non la si
vede. Da quando è a Spoleto Paolo dichiara di
sentire delle voci che lo insultano e lo
inducono a confessare. Secondo Dorigo questo è
dovuto alla presenza nella sua scatola cranica
di un microchip per cui lui ha chiesto le
analisi in una clinica nucleare di Napoli e lo
stato le ha sempre impedite negando il
trasferimento.
Questo microchip avrebbe provocato alcune
disfunzioni che avrebbero sconvolto e potenziato
alcuni suoi organi.
Paolo dichiara che "grazie" alla radio che ha in
testa riesce a sentire cosasi dicono le
automobili della polizia quando passano nei
pressi del carcere, inoltre le poche analisi
concesse confermano che il suo orecchio sinistro
riesce a percepire 1000 hz di acufene, quando la
norma ne prevedo 400, mentre il timpano destro
completamente distrutto percepisce perfettamente
i suoni. Secondo Dorigo lo stato rifiuta analisi
più approfondite per paura che venga fuori la
verità. Aggiungiamo che negli USA ci sono
centinaia didenunce simili a quelle di Paolo e
che la CIA alcuni anni fa ha cominciato un
trattamento chiamato MK-Ultra di controllo
mentale e condizionamento dei comportamenti per
via radio.
Lo stesso ex Presidente Clinton fu costretto ad
ammettere che erano stati fatti esperimenti del
genere. E se a dirlo è lo stesso capo della Casa
Bianca non vi può essere dubbio che da qualche
parte del mondo vengano fatti esperimenti di
controllo tecnologico sulle persone. Quello che
è da capire è se questo viene fatto anche in
Italia e in particolare a Spoleto nel super
carcere di Maiano. Esiste un solo modo per
scoprirlo: trasferire Paolo in questa clinica
nucleare di Napoli e sottoporlo alle analisi da
luirichieste.
Comitato DORIGO LIBERO
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