Sosteniamo e rafforziamo la solidarietà con
il rivoluzionario prigioniero
Paolo Dorigo
La resistenza dei rivoluzionari prigionieri nelle carceri imperialiste
è
un bene prezioso per tutto il proletariato e le masse popolari che lottano
contro la borghesia, che continua ad imbastire politiche di erosione
e di
attacco delle conquiste economiche e sociali.
Palo Dorigo è un prigioniero che da oltre 9 anni è in
carcere con una condanna
inflittagli a 13 anni e 6 mesi dal tribunale borghese per 'associazione
sovversiva' e 'banda armata' per un attentato alla base USA di Aviano
il
2-9-'93.
Come succede ai tanti prigionieri nelle carceri imperialiste, la borghesia
fa di tutto affinché questi compagni rinuncino alla loro identità
di comunisti
e rivoluzionari. La borghesia cerca di piegare la loro coscienza e coerenza
politica, emettendo sentenze sproporzionate rispetto ai reati che gli
vengono
imputati, condanne che, nel caso specifico del compagno Paolo, sono
state
persino contestate dalla Commissione Europea per i Diritti dell'Uomo
(pronuncia
del 9-9-'98) e dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa (pronuncia
del 15-4-'99) che stabiliva l'illegalità delle condanne inflittegli
dai
giudici italiani. L'opera di pressione e dissuasione sui rivoluzionari
prigionieri
continua durante tutto il periodo di carcerazione.
Sul compagno Paolo la borghesia e i suo carcerieri hanno fatto di tutto
in questi anni per ridurre
e addomesticare la sua coscienza, con varie tecniche di destabilizzazione
psicofisica affinché diventasse compatibile all'ordinamento politico
e sociale
del capitalismo e del suo sistema carcerario. Sin dall'inizio il compagno
è stato sottoposto a continue persecuzioni con la violenza, l'isolamento,
la dispersione, l'allontanamento dagli altri rivoluzionari prigionieri,
la desolidarizzazione, le perquisizioni corporali, la negazione di strumenti
per lo sviluppo delle attività intellettuali, la negazione al
diritto all'assistenza
sanitaria adeguata, controllo e ostacolo della posta, ecc.
A tutto questo Paolo ha sempre reagito in modo politico e con dignità
rivoluzionaria.
Dalle tante carceri in cui è stato fatto girare il compagno ha
lanciato
sempre le sue denuncie contro i comportamenti disumani delle autorità
carcerarie,
contro le violazioni dei diritti dei prigionieri che smascherano nei
fatti
l'immagine che la borghesia dà del carcere come luogo di 'recupero'
sociale.
Il caso di Dorigo non è isolato ma si inserisce nella politica
di repressione
che la borghesia e il governo Berlusconi stanno portando avanti per
l'annientamento
dei rivoluzionari prigionieri e come deterrente verso le avanguardie
del
movimento comunista e di resistenza delle masse popolari. Le leggi che
sono
state varate negli ultimi anni, anche dai governi di centro sinistra
(art.
41 bis, secretazione delle inchieste, allungamento della carcerazione
preventiva,
ecc.) e le continue inchieste, gli arresti e le migliaia di compagni
denunciati
sono sintomatiche di una situazione di controrivoluzione preventiva
in
stato di avanzamento. In questo quadro generale assume un ruolo molto
importante
la solidarietà verso la resistenza dei rivoluzionari prigionieri
e lo sviluppo
della solidarietà tra i lavoratori e le masse popolari nei loro
confronti.
Per queste ragioni l'ASP si fa carico di partecipare alla campagna di
solidarietà
con il compagno prigioniero Paolo Dorigo per sostenere le sue denuncie,
per fermare le continue vessazioni nei suoi confronti, per appoggiare
la
sua rivendicazione di un nuovo processo in modo da denunciare il sistema
processuale utilizzato dalla borghesia nei suoi confronti e verso i
rivoluzionari
prigionieri.
Solidarietà con il compagno prigioniero Paolo Dorigo!
Libertà per tutti i rivoluzionari prigionieri!
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