Detenuto digiuna da un mese

Una trentina di giovani dell' associazione «Bobby Sands» hanno manifestato ieri pomeriggio davanti ai cancelli del carcere di Maiano per protestare contro la detenzione di Paolo Dorigo che da circa un mese sta facendo lo sciopero della fame nella cella dove sta scontando una condanna a tredici anni di reclusione per un attentato -del quale si è sempre dichiarato innocente- alla base militare Nato di Aviano, rivendicato dalle Brigate Rosse. Con slogan scanditi al megafono e con striscioni, i giovani del «Bobby Sands» hanno incitato Dorigo a non cedere, esprimendo la loro solidarietà al detenuto. E soprattutto hanno ribadito che, secondo loro, la detenzione di Dorigo è illegale, perchè contraria alle sentenze europee sul «giusto processo». I suoi difensori, gli avvocati Vittorio Trupiano e Sergio Simpatico, nei giorni scorsi avevano ricordato che il principale teste d'accusa contro il giovane, accusato di appartenere alle Brigate Rosse, si era rifiutato al processo di essere interrogato, contravvenendo così ad una norma europea sul giusto processo. Dorigo sciopera anche perchè sostiene di avere disturbi all' udito ed altri gravi malesseri che potrebbero essere provocati - afferma - dall' impianto di un microchip nella sua scatola cranica, per controllarne le reazioni e per spiarlo. Intanto crescono le preoccupazioni per il suo stato di salute.

Il Messaggero  Giovedì, 01 Luglio 2004

 


<< indietro