Oggi a Perugia una nuova tappa della campagna per la
liberazione di Paolo Dorigo, a sostegno della coraggiosa lotta di questo
comunista detenuto che da 45 giorni è in sciopero della fame per
ottenere quegli accertamenti diagnostici che da almeno due anni
rivendica, per fare finalmente chiarezza e verità sulla tortura e
controllo mentale che denuncia di subire.
Intorno alle 11, presso il tribunale di sorveglianza di Perugia si è
tenuta l'udienza che ha dato mandato ai periti, d'ufficio del tribunale
e di parte
della procura generale e della difesa di Paolo, di effettuare le perizie
del caso.
Paolo, che ha partecipato all'udienza, ha trovato a salutarlo al suo
arrivo al tribunale decine di compagni del Soccorso Rosso Proletario,
del Centro Giovanile Bobby Sands, del Campo Antimperialista, del Centro
sociale ex-mattatoio , che già dalle 9
presidiavano il tribunale per fargli sentire ancora una volta il calore
della loro solidarietà, per mostrare che non è solo nella sua lotta,
come
parte della liberazione per liberarlo.
PAOLO LIBERO! hanno gridato i compagni a Paolo, apparso ovviamente
provato dal digiuno, ma ancora più fiero, combattivo e lucido di sempre:
ha salutatoa pugno chiuso e compagni e, a mezzo dei legali, ci ha fatto
pervenire l'ennesimo comunicato, consultabile presto sul suo sito.
Quanto all'esito dell'udienza, a porte chiuse, sono stati incaricati
diesperire le perizie una docente di medicina legale dell'Università di
Perugia e uno psichiatra ed è stata fissata la data del primo colloquio
che questi intratterranno con Paolo, nel carcere di Spoleto il 22 luglio
prossimo.
Paolo ha perciò deciso di continuare a non assumere cibo.
Sulla base a questi colloqui, i periti si pronunceranno in seguito sul
luogo e tipologia dei successivi esami diagnostici da effettuare.
Già il dove si vorranno effettuare è decisivo sulla decisione di Paolo
di continuare ancora, fino alle estreme conseguenza, lo sciopero della
fame: è assolutamente evidente che se decidessero di realizzarli
carcere non ci sarebbero le condizioni materiali per accertare la
presenza dei microchip di controllo mentale che Paolo denuncia e quindi
non di accertamenti si
tratterebbe ma dell'ennesimo rifiuto di fare chiarezza.
Allora la nostra mobilitazione, già oggi urgente, diventerebbe
emergenza.
Nel frattempo, continua la campagna: prosegue la raccolta di firme per
la petizione per la scarcerazione di Paolo lanciata dal Bobby Sands che,
oggi stesso in serata ha organizzato una conferenza stampa a Spoleto
alla presenza di Giovanni Russo Spena, che nel pomeriggio ha guidato una
delegazione di parlamentari, firmatari di un'interrogazione e petizione
parlamentare sul caso, che visitato il detenuto in carcere.
LIBERTA' PER PAOLO DORIGO!
LIBERTA' PER TUTTI I PRIGIONIERI RIVOLUZIONARI!
UNIRE TUTTI I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE!
FERMIAMO LO STATO DI POLIZIA!
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