Il commento
(www.paolodorigo.it)
In realtà gli
“aumenti” di valore nelle esportazioni verso i paesi arabi da parte dell’entità
sionista sono abbastanza contenuti. Complessivamente nel 2005 l’ammontare
dell’export israeliano verso tutti i paesi arabi messi insieme (ovviamente
escluso il loro alleato nazifascista, la Turchia), non raggiungeva un terzo di
quelle fatte verso l’Italia nel 2003. E dalla Palestina, l’Italia quanto
acquista ? Vedasi commenti tra parentesi quadre. “israele” e SS.UU.A.
sono una nostra notazione redazionale.
La notizia
Aumento delle
esportazioni israeliane verso l’Iraq ed il mondo arabo.
Gli scambi
commerciali tra “israele” e mondo arabo sono in piena crescita, secondo un nuovo
rapporto pubblicato dall’ufficio israeliano delle esportazioni. Il direttore di questo organismo, David
Artsi, ha comunicato che le esportazioni dei prodotti israeliani verso i paesi
arabi sono aumentati del 29% nel 2005 per un ammontare di 232,6 milioni di
dollari. Questi dati non comprendono i 12 milioni di dollari di vendite
indirette effettuate con l’intermediazione di paesi stranieri.
Uno dei
migliori clienti di “israele” nel mondo arabo è il mercato egiziano. Le
esportazioni verso il Cairo registrano un aumento del 214% per circa 93 milioni
di dollari. Gli Egiziani hanno principalmente acquistato dei prodotti chimici e
tessili. M. Artsi precisa che un nuovo accordo di cooperazione siglato di
recente con l’Egitto è all’origine di questo ammorbidimento. La Giordania
rimane comunque in testa tra i patrner commerciali : le
esportazioni dirette al regno hacemita raggiungono i 115,2 milioni di dollari. [Per avere un termine di paragone, a
parte il grosso versi gli SS.UU.A., 5 dei 6 paesi che più degli altri
acquistano merci da “israele” nel 2003 si attestavano tra i 1000 e i 2000
milioni di dollari, ndT]
[Quelle che seguono sono cifre che evidentemente sono ridottissime al solo
ambiente del potere, ndT]
Un nuovo
mercato interessa sempre più le società israeliane: si tratta dell’Iraq.
Numerose tra queste ditte operano discretamente in questo paese dopo la caduta
di Saddam Hussein. Nel 2005, le esportazioni verso Baghdad sono aumentate del
24%, 5,7 milioni di dollari. Gli acquirenti dell’Iraq acquisiscono numerose
merci israeliane che vanno dai sistemi di sicurezza agli utensili di plastica.
Altri Stati
arabi che non intrattengono rapporti diplimatici ufficiali con “israele”
figurano sulla lista dell’ufficio delle esportazioni: le vendite verso la
Tunisia sono aumentate del 69% e sono valutate e sono valutate 1,9 milioni di
dollari. Analogamente, il Marocco ha
fatto acquisti per 11,2 milioni di dollari di prodotti israeliani (18%). "L’evoluzione
degli scambi commerciali con il mondo arabo dipenderà soprattutto dalla
situazione politica nella regione", ha concluso M.Artsi al termine di
questo rapporto.