Certo che è strano: su “Liberazione” del 17 luglio si dà conto
delle votazioni al Cpn rifondarolo e si dice a gran voce che il documento della
segreteria ha ottenuto il 90,12% (ottenendo 146 voti su 162, n.d.a.), mentre i due
delle minoranze sono stati respinti con 12 voti a favore quella di Sinistra
Critica e 4 quella di Falce Martello. E’ pur vero che, sempre sulla stessa
edizione del giornale di via del Policlinico, si trova una presa di posizione
dell’area dell’Ernesto che contesta questa versione dei fatti, ma è altrettanto
in evidenza la risposta nella quale si ribadiscono i risultati sopra
menzionati. Il giorno successivo,
sempre sul quotidiano rifondarolo, compare uno speciale di quattro pagine
dedicato alla riunione con la sintesi della relazione di Giordano, il documento
presentato dalla segreteria, ed i due documenti respinti.
Le incongruenze sono due.
Primo: il documento proposto da Sinistra Critica ha 17 firmatari
ma alla conta ottiene solo 12 voti - strano che neppure i firmatari di un
documento lo sostengano poi con il proprio voto! - mentre quello di Falce
Martello incassa cinque voti a favore, quelli dei firmatari. Se la matematica non è un’opinione, dodici
più cinque fa diciassette, quindi c’è qualcosa che non torna nei calcoli: un
dirigente deve aver votato sia il documento di maggioranza sia uno di
minoranza; in tutti i casi - comunque - i conti non tornano, in quanto anche
l’area dell’Ernesto, per bocca di Leonardo Masella, ha annunciato il voto
contrario al documento conclusivo della segreteria, ma questi non sembrano
essere conteggiati. Ci sorge il dubbio
che avessero ragione quelli della seconda mozione congressuale: il vero
risultato della conta potrebbe essere stato di 35 a 22 - l’insieme dei sottoscrittori
dei vari documenti - ossia il documento di maggioranza avrebbe ottenuto il
60,34%, ben lontano dal 90,12% sbandierato evidentemente soltanto per far
apparire il partito, agli occhi degli iscritti, monoliticamente sulle posizioni
del segretario, schierato a sua volta sulle posizioni pro-confederazione
dell’(in)Fausto.
Stefano Ghio
Torino, 18
luglio 2007