Capitolo SC-DEUTSCHE
SCUSANTI ALLA TEDESCA
Pagina Scienza=Tortura di www.paolodorigo.it, 11-6-2005
Una carissima Compagna nell’estate scorsa, condividendo la mia lotta e credendo alle mie denunce, si premunì di segnalarmi Mente & cervello, in particolare il n.3 (maggio-giugno 2004, un anno fa)di questa rivista, che, in sordina, esce in abbonamento e in qualche edicola da circa 18 mesi. Di quel numero, che avevo peraltro già ricevuto, mi aveva segnalato un articolo; (raccoglievamo articoli scientifici, che abbiamo ancora, ma che il sequestro del 25 gennaio mi ha privato della sua versione elettronica o almeno di 8 mesi di scansioni e lavori vari e questo articolo vi andava a pieno titolo inserito), ma chi mi controlla mentalmente riuscì a farmi dimenticare il segno che questa carissima Compagna aveva fatto sulla fotocopia dell’indice che con tanta cura mi aveva spedito. Adesso lo ho letto, e i miei torturatori-ricercatori-scienziati di merda assassini nazisti infamissimi, sono andati in “BESTA” ops in BESTIA, il lapsus perché nell’articolo si parla anche del notissimo istituto Besta di Milano, così osannato da far apparire dubbia la cosa ai non omologati, a quelli simili a coloro che dopo le ricerche di Fermi si preoccuparono, e a ragione, dell’uso di certe ricerche da parte dei “governi”.
Si tratta di LA CIBERNETICA DEI PENSIERI ? di Henning Scheich, direttore di un istituto TEDESCO (i primi esperimenti di controllo mentale furono fatti dai nazisti, e naziste erano le spie della 2° guerra mondiale che si passavano messaggi tramite protesi dentarie in galena –cosa che seppi solo nel giugno 2002 da un noto neofascista italiano diventato teatralmente Giuda per sganciarsi dalla detenzione con l’aiuto nientepopodimeno che del sindaco diessino di Livorno) il Leibnitz Institut per la Neurobiologia, le cui ricerche verterebbero (ma non vi era bibliografia, anomala situazione per la rivista, in quest’articolo) sui LEGAMI SISTEMATICI FRA ACUSTICA, APPRENDIMENTO E LINGUAGGIO (cfr. nella controinchiesta lo schema sul legame tra i gangli uditivo, visivo, della formulazione del linguaggio e del nervo timpanico).
L’articolo si premunisce di apparire cauto e democraticamente rispettoso del diritto del paziente a sapere e ad interrompere qualsiasi trattamento e ricerca fattasi con elettrodi e sonde nel cervello.
Vi è anche un certo stile, si avanzano i soliti esempi sui ratti, si silenziano i fatti e le notizie sugli esperimenti sui carcerati, noti negli USA sin dal 1991, e recentemente anche in Germania e Olanda, e si arriva a sublimare un certo giustificazionismo, tanto il paziente può, nelle nuove protesi, disattivarle, oppure comunque è in grado di intervenire sulla scelta del medico.
Si ammettono invece, come Mengele, innanzitutto, “strategie d’intervento” per le “aree cerebrali critiche” specie nei casi dei tossicodipendenti (anche Mengele limitava i suoi interventi sperimentali a certe categorie, gli zingari, i nani, i gemelli, gli ebrei, i comunisti), e lo si fa avanzando il business delle protesi elettroniche cerebrali in contrasto alla soluzione farmacologica, il che dovrebbe apparire anche come un “avanzamento” civilissimo (SIC), ossia dalla padella direttamente alla brace.
Si commenta il principio etico riconosciuto del libero arbitrio e dell’intangibilità della coscienza con un “l’aspetto più importante della coscienza sarebbe allora il libero arbitrio”, facendo risalire ipocritamente non a qualcosa di dato anche per gli scienziati neurobiologi, neuropsichiatri e neurochirurgi, ma a qualcosa che è legato al pensiero “filosofico”, una cosa oggi forse superflua …
Si rimandano ai comitati etici (che agiscono senza pubblicare integralmente nei grandi mezzi di informazioni le proprie riunioni e decisioni) le misure o meno di fattibilità di certe ricerche.
Si tracciano possibilismi su certe ricerche sugli animali, e addirittura le si definisce fonti decisionali per le ricerche e le applicazioni sugli uomini. Un po’ come una volta “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, oggi si scavalca l’assunto, e si arriva al suo rovesciamento, ciò che può essere buono per un topo lo è per un uomo. La Chiesa non protesta, come invece fa per i bimbi gli aborti e le cellule ormonali, in quanto anche alla Chiesa interessa il dominio delle coscienze, ed infatti la Chiesa è molto legata (a differenza di quella Islamica) alle cliniche otorinolaringoiatriche ed agli ospedali in genere.
Lo scienziato in questione in questo articolo non dice nulla su MK Ultra, e ci pare impossibile non ne sappia nulla.
Nella nota sul Besta si parla invece del “PROGETTO STRATEGICO ROBOTICA IN CHIRURGIA” del CNR (spendono bene i soldini, si potrebbe leggere su tutti i quotidiani, almeno due volte l’anno, degli stanziamenti in ordine scientifico non solo del CNR e del Governo, ma anche dei singoli corpi d’armata ??? dovrebbe essere vietato, per esempio, ad un paese che ripudia la guerra, continuare ad armarsi e a dotarsi di nuova tecnologia di morte).
Lo scienziato dice una bufala quando afferma che è “praticamente impossibile” estrarre dall’immagine tomografica l’informazione sul pensiero del paziente, perché non è da lì ma dalla decodifica del segnale elettromagnetico distinto dal resto delle radiazioni corporee, che chi tortura i prigionieri con questo sistema trae l’informazione esattissima sul pensiero del “paziente”, che in questo caso neppure sa nulla di esserlo sinchè non gli viene detto dalle “vocine”, per poi farlo passare per pazzo se protesta e non cede.
Del resto lo scienziato in questione non parla mai del contributo involontario, inumano ed estorto che i prigionieri danno all’umanità con questa ricerca scientifica segreta che continua e ce pare impossibile certi centri non conoscano, (anche se è vero che eserciti e corpi d’armata assumono in proprio biologi e scienziati in genere, anche a livello di distretto o compartimento) controvoglia e in cambio di sofferenza, dolore, pazzia anche conseguente al trattamento, impotenza quasi sempre, internamento spesso, e morte finale prematura.
Una delle cadute del discorso di questo scienziato è quando parla della “depressione”, afferma che un domani non sarà più così facile preferire i farmaci all’intervento stimolatore (specie se ti stimolano pure il pene, al semplice esprimerne il bisogno col pensiero, direi io per ridere sull’orrenda vita che sto facendo da 3 anni e più coscientemente, da quasi 10 anni complessivamente); dice infatti “Se consideriamo i risultati della più recente ricerca psiconeurobilogica, tuttavia, l’immaginaria scelta (pillola o chirurgia) non è più così facile come sembrerebbe a prima vista”.
Accenna alle lesioni microscopiche, e mi viene in mente la stereotassia, e l’intervento sottocorticale radiodiretto, di cui pare esperto il Besta.
Ne parlano spesso del resto, ne discettano, senza ripetere le trasmissioni quando gli operai non lavorano, su RAI3 Scienze, alle 11 della mattina.
E’ interessante notare comunque come smonta il doping farmacologico sociale di oggigiorno: “Eccetto che per infezioni, disturbi circolatori, sclerosi multipla e altre patologie “globali” dell’encefalo” (? La chiarezza non è un diritto per i profani ?), “non basta, e risulta anzi controproducente esporre il cervello in modo indifferenziato a una “doccia” farmacologica”. Meno male, dopo 30 anni e più di stronzate, di brutalizzazioni delle diversità e disperazioni, una critica dallo stesso mondo scientifico. Chiaramente espressa però all’interno del proporsi di un nuovo business. Ovvio.
Interessante si parla di sonde contro l’epilessia. E
dell’inserimento di FILI DI PLATINO-IRIDIO di spessore inferiore al millimetro,
per scavalcare punti danneggiati stimolando gruppi di neuroni a valle. NON SI ACCENNA MAI
ALL’INTERCETTABILITA’ DI OGNI PROTESI O PRESENZA ELETTRONICA – ELETTROATTIVA
all’interno del cervello a scopo di lettura del pensiero. NESSUNO PIU’ SI
SOTTOPORREBBE A QUESTA CHIRURGIA.
Non a caso: “Il successo più clamoroso le neuroprotesi lo hanno finora ottenuto nel trattamento della sordità neurosensoriale, dovuta a lesioni più o meno gravi all’orecchio interno, che interessano la coclea (sordità cocleare) o il nervo acustico (sordità neuroauricolare). I soggetti affetti da questo disturbo … non riconoscono bene i suoni. Grazie a un impiano cocleare –di fatto uno stimolatore elettrico – il suono viene trasmesso direttamente alle fibre nervose retroauricolari. L’impianto si vale di sofisticate tecnologie digitali che convogliano gli impulsi elettrici contenenti l’informazione dal trasmettitore al ricevitore/stimolatore e la conducono infine agli elettrodi sincronizzati inseriti nell’interno della coclea. IN QUESTO MODO E’ POSSIBILE RISTABILIRE UNA CODIFICA DELL’INFORMAZIONE ACUSTICA PRESSOCCHE’ EQUIVALENTE ALLA PRESTAZIONE DELLA COCLEA NORMOFUNZIONANTE.” Ora, al di là delle prove esistenti ed ammissioni di Clinton su MK Ultra, occorre sapere che: quando pensiamo SENZA PARLARE, effettuiamo lo stesso processo del parlare (formazione immaginativa del linguaggio, decisione o almeno intuizione a un certo concetto), SOLO CHE FERMIAMO IL CONCETTO, NON LO PASSIAMO AL FONEMA, ALL’ESPRESSIONE (a sua volta strettamente legata al SENTIRE; UDITO E PARLATO SI EQUIVALGONO IN UN CERTO MODO, SONO COMPLEMENTARI, UNO AGISCE SULLE CAPACITA’ ESPRESSIVE DELL’ALTRO, NON POSSIAMO CONCEPIRE CIO’ CHE NON SENTIAMO, NON POSSIAMO SENTIRE CIO’ CHE NON SAPPIAMO ESPRIMERE). Quindi occorre sapere che la formazione del fonema e la formazione del solo pensiero passano entrambe per il ganglo del LINGUAGGIO, e che quindi si equivalgono nei codici intrinsechi che l’apparato uditivo intende. Le protesi uditive in sé sono state alla base della ricerca sul pensiero. Solo che non ce lo dicono. Ma è così: esistendo una macchina qualsiasi (protesi acustica) che SA CODIFICARCI CIO’ CHE SENTIREMMO SE NON AVESSIMO L’UDITO DANNEGGIATO, ESISTE PER CONVERSO (LEGGE BASILARE DELL’INFORMATICA) IL SUO CONTRARIO, LA DECODIFICA.
Andiamo avanti. Il giustificazionismo arriva al parossismo. Dice che c’è una ricerca del 1954 di Wilder Penfield (ma ce n’è una contemporanea di un certo Paolo Dorigo che ovviamente dice l’opposto, almeno in certe condizioni del “trattamento”) che “è quasi impossibile agire sulla coscienza di una persona in modo occulto”. A parte appunto LA7, Minoli e MK Ultra, De Lucia e Dorigo, ecc. ecc. ecc., questa falsità la si può affermare per OMISSIONE DI DATI IMPORTANTISSIMI, si finge di non sapere che esiste il controllo mentale, si finge di non sapere delle vittime negli USA, ma anche in Germania, Olanda, e chissà dove ancora, e che questo controllo mentale è l’insieme applicativo di protesi ad hoc o sfruttate allo scopo, e di tecniche psicologiche di distruzione e di “ricostruzione” dell’individuo, dal love bombing al lavaggio del cervello allo shock, all’uso di elettroschock associato a psicofarmaci, ecc. Per uno “scienziato” è una omissione grave. Tanto più che il controllo mentale CIA e KGB iniziarono a sperimentarlo proprio negli anni ’50.
Si accenna anche ad un “FATICOSO PROCESSO DI APPRENDIMENTO” del paziente a queste protesi. Ne so qualcosa io, quando nei primi mesi mi ordinavano di buttare disegni, orologio, di masturbarmi a nastro, di stare a letto, o di pronunciare mentalmente magiche frasi per scacciare i “paragnosti” e avvantaggiarsi dell’amicizia dei “fadalici”. Le tecniche psicologiche associate a queste protesi SONO LA PIU’ INFAME E GRAVE FORMA DI VIOLENZA NASCOSTA CHE SI POSSA ATTUARE SU UN INDIVIDUO. Lo si scambia per pazzo. E intanto lo uccidono, ne carpiscono segreti (e forse ricchezze), ne distruggono l’esistenza.
Non c’è solo “LA scienza”, questi ingenui (?) scienziati devono ripulire la propria categoria, è pieno di nazisti in camice bianco e devono tenerlo presente quando discettano di certe cose.
Tra l’altro, sul giustificazionismo: “L’informazione aliena è insomma ben accetta se ha un senso per l’interessato”. Che però quanto meno ha scelto la protesi e l’operazione chirurgica, diversamente dai prigionieri – cavie. Ma forse vi sono anche prigionieri – kapò che le accettano e che contribuiscono a costruire prove false, magari con testimonianze, per dimostrare l’accordo con altri, e al contempo godono delle stimolazioni sessuali in cambio di delazioni.
Si parla ESPLICITAMENTE DI STIMOLAZIONE DELL’IPOTALAMO.
Non è una grande epoca. E i “progressi” della scienza non stanno migliorando lo standard di vita dell’umanità, anzi stanno consegnando enormi poteri ad un’infima ed infame minoranza di ricchi.