Luomo ha ricevuto in carcere una lettera
di Pegna lex brigatista arrestato a Napoli
Br, Dorigo verso la revisione
Condannato per un attentato ad Aviano nel
93
MILANO. Chiederà la revisione del processo al termine del quale
è stato condannato a 13 anni per lattentato alla base Usaf
di Aviano, Paolo Dorigo, che si definisce «prigioniero politico
comunista», tornato alla ribalta delle cronache per una lettera
ricevuta in carcere dallex Br Michele Pegna, arrestato nei giorni
scorsi a Napoli. Pegna è stato arrestato su ordine del gip di
Roma, secondo il quale il fatto che rimanesse libero poteva pregiudicare
le indagini sullomicidio DAntona. Dorigo - e con lui il
suo nuovo legale, Vittorio Trupiano - intende chiedere la revisione
del processo anche in base a una decisione del comitato dei ministri
presso il Consiglio dEuropa. Le dichiarazioni di un collaboratore
di giustizia a carico di Dorigo, spiega il legale, non vennero ribadite
in aula e quindi non vi fu contraddittorio, come invece impongono le
nuove norme sul giusto processo. Luomo, ritenuto irriducibile
e che continua a proclamarsi estraneo allattentato del 3 settembre
del 93, rifiuta i benefici carcerari: liberazione anticipata o
semilibertà.
La lettera pervenuta a Dorigo da Pegna, secondo gli inquirenti, dimostrerebbe
come lex brigatista arrestato nei giorni scorsi avesse mantenuto
stretti contatti con gli irriducibili della lotta armata. Tra le altre
cose, Dorigo ha denunciato presunti episodi di «tortura bianca»
(deprivazione sensoriale e altro) subiti nel carcere di Livorno. La
denuncia ha portato allapertura di uninchiesta. Lex
brigatista si trova ora nel carcere di Spoleto.
Infine, vacilla limpianto accusatorio della procura di Roma. E
anche il «caso Pegna» potrebbe rivelarsi un flop. Il presunto
Br, arrestato martedì a Napoli su richiesta dei sostituti Franco
Ionta e Pietro Saviotti, potrebbe essere estraneo alla costituzione
delle nuove Br. Venerdì Michele Pegna sarà ascoltato dai
pm bolognesi. Questa volta come testimone nellambito dellinchiesta
sulla morte di Marco Biagi. Il quadro delle contestazioni a carico delluomo,
che ha già scontato 16 anni di carcere e adesso è accusato
di associazione sovversiva e banda armata, si è decisamente indebolito.
Il Messaggero Veneto del 22/12/2002