Nuovi appelli, gli avvocati s'incatenano al carcere

Si allargano su tutto il territorio le manifestazioni di solidarietà per ottenere attenzione sul caso del condannato a 13 anni.Si allarga lo sciopero a staffetta per richiamare l'attenzione sulla vicenda di Paolo Dorigo, il figlio del medievalista veneziano Wladimiro Dorigo,condannato a tredici anni di carcere per aver gettato una bottiglia incendiaria contro la recinzione della base Nato di Aviano nel 1993. Da 58 giorni in sciopero della fame nel carcere di Spoleto, dove è rinchiuso da 11 anni.Ieri è giunto l'ennesimo appello firmato tra gli altri dal rettore di Ca' Foscari Pier Francesco Ghetti, Massimo Cacciari, Andrea Zanzotto, Lionello Puppi, Mario Isnenghi, Francesco Valcanover, Ennio Concina, Cesco Chienello, Giandomenico Romanelli, e molti altri. Intanto i legali che assistono Dorigo, Vittorio Trupiano e Sergio Simpatico, giovedi prossimo si incateneranno per protesta lungo il muro di cinta del carcere di Spoleto. I due avvocati attueranno la loro iniziativa a partire dalle ore 12 ed "invitano-affermano in una nota congiunta-quanti altri giuristi democratici e colleghi ad emulare il loro gesto,a difesa del diritto alla salute, del diritto al giusto processo, dello stato di diritto, per il rispetto e l'ottemperanza  delle sentenze della Corte Europea, nonchè come protesta al protrarsi di un'assurda, liberticida ed assassina carcerazione." Tra le numerose iniziative a favore della scarcerazione di Dorigo continua anche il digiuno a staffetta al quale partecipano alcuni consiglieri ed assessori comunali: Mara Rumiz, Pietrangelo Pettenò, Abrea Dapporto, Gianfranco Bettin, Roberto D'Agostino e Giampaolo Sprocati. Partecipano alla protesta anche i presidenti dei quartieri 1 e 2 del centro storico Enzo Castelli e Fabrizio Reberschegg. L'iniziativa ha coinvolto anche i parlamentari Michele Vianello (Ds) e Luana Zanella (Verdi).

 

La Nuova Venezia  20/11/04        

           inserito il 21/11/04 alle 14:28

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