GIUSTIZIA: CASO DORIGO, AVVOCATO CHIEDE ACCERTAMENTI CLINICI. DEPOSITATA PERIZIA AL MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA DI SPOLETO

Napoli, 10 ott. - (Adnkronos) - L'avvocato Vittorio Trupiano ha depositato una perizia di parte al magistrato di sorveglianza di Spoleto perche' si facciano accertamenti clinici su Paolo Dorigo, detenuto da oltre 10 anni a seguito di una condanna a 13 anni e 6 mesi di reclusione in quanto riconosciuto colpevole dell'attentato terroristico perpretato contro la base Usaf di Aviano.

''Paolo Dorigo -ha riferito il legale- che ama definirsi 'militante comunista prigioniero' ha sostenuto e denunciato ripetutamente di essere sottoposto a forme di tortura inedite consistenti nell'essere controllato esternamente a mezzo di chips elettronici o sostanze biologiche immessegli in occasione di un intervento chirurgico a cui venne sottoposto il 10 gennaio '96 presso il reparto grandi ustionati del Cto di Torino a cui dovette ricorrere per aver appiccato il fuoco alla propria cella nel carcere di Biella''. (segue) (Gug/Pn/Adnkronos) 10-OTT-03 16:24

 

 

GIUSTIZIA: CASO DORIGO, AVVOCATO CHIEDE ACCERTAMENTI CLINICI

(Adnkronos) - Il dottor Luigi Comite Mascambruno psichiatra e neurochirurgo, nella perizia stilata per la difesa dopo aver effettuato un lungo colloquio in data 5 settembre scorso nel carcere di Spoleto, sottolinea tra l'altro che il paziente ''ha piu' volte richiesto di poter effettuare un esame audiometrico totale senza che questo sia finora stato concesso; ne' ugualmente e' stato eseguito un approfondimento con esame impedenzometrico, anch'esso inutilmente invocato da Dorigo''.

Nelle conclusioni il medico riferisce poi che ''appare fin troppo facile etichettare Dorigo come un folle visionario che probabilmente ha visto troppi film di fantascienza ed ha fatta propria l'affascinante idea del controllo del pensiero; tuttavia vi sono elementi che giudicati in modo obiettivo rendono tali ipotesi meno impossibile di quanto non sembri in un primo momento''.

L'avvocato Trupiano aggiunge che ''il suo caso e' all'attenzione del servizio dell'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo''. ''Occorre rimediare alle conseguenze della violazione del suo diritto ad un giusto processo in quanto -conclude l'avvocato- venne condannato sulla base delle sole dichiarazioni del brigatista pentito Angelo Dalla Longa che, in dibattimento si e' avvalso della facolta' di non rispondere''.

10/10/2003

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