Va chiarito un aspetto a tutti quelli che hanno inteso fare i furbi nei rapporti segreti tra le loro organizzazioni e bande e gli apparati clandestini dello Stato, clandestini alle leggi ed alla Costituzione, del DAP innanzitutto.
Va chiarito che sino a quando NON esiste il Partito DELLA Rivoluzione, a Guerra Popolare avviata, un comunista non ha alcun dovere di appartenere ad alcun gruppo od organizzazione più o meno opportunista, revisionista o comunque inadempiente ai compiti, e quindi ha il dovere di contribuire come sa e può all'adempimento proletario del dovere storico della classe operaia di liberare sé e tutti dalla schiavitù del lavoro salariato e della divisione della società in classi sociali diverse.
Nessuna organizzazione dopo il 1982 ha potuto in alcun modo rivendicare la "rappresentatività" o la "autorità politica" di gestire o praticare o dare in appalto a terzi alcun genere di "controllo politico" sull'operato del compagno qui estensore del testo.
Dal 1983-1984 Paolo ha contribuito alla costruzione di un autentico movimento comunista nel Nord-Est d'Italia e in qualche misura a livello nazionale, prodigandosi nel lavoro del Centro di documentazione ML di Marghera (1984-1985) e della testata Guardare Avanti ! (1983-1986), che ha continuato a vivere nella memoria e nell'impegno politico e sindacale di numerosi compagni, nonostante i duri colpi repressivi delle bande armate della borghesia assassina veneziana e padovana, per molti anni, sino alla ripresa delle pubblicazioni (2007).
Questo compagno rivendica sin da allora la necessità di costruzione di un autentico Partito Comunista, di carattere rivoluzionario. Per alcuni anni e segnatamente dal 1986 circa al 2004 circa il compagno qui estensore ha avuto delle simpatie per le posizioni della Unione dei Comunisti Combattenti e delle BR-PCC, senza mai aderirvi. Chi lo sostenesse fa calunnia politica e delazione poliziesca.
Nel 1999 il compagno qui estensore ha contribuito al dibattito sul cd. nPci, senza tuttavia aderirvi. Ha mantenuto nella sua ultima (ci si augura) detenzione, rapporti politici aperti e solidali con molti gruppi, centri occupati, autogestiti e centri sociali, ed organizzazioni senza che ciò significasse delega politica alcuna.
Ha mantenuto per anni un certo rapporto epistolare con i prigionieri del PCE(r) e della Piattaforma 19 giugno.
Ha lavorato in solidarietà con il MPP dopo aver compreso la reale funzione del sig.Luis Arce Borja.
Negli anni ha mantenuto rapporti politici con i compagni di Rossoperaio e Proletari comunisti, come compagno maoista ma non aderente al PCm, che ne ha rifiutato l'adesione nel 2006.
Fa parte di SLAI Cobas per il sindacato di classe dal 2006.
NESSUNO ha mai avuto alcuna delega politica o "tecnico-giuridica" a parlare per Paolo Dorigo oltre a quanto sia stato pubblicato in relazione al processo di Aviano a Udine del 1994 nel quale Paolo aveva una posizione lievemente diversa da quella dei militanti asseritamente delle Br-pcc con lui processati e dei quali ha rispettato le esigenze di carattere processuale come rispetto del principio del centralismo democratico negli organismi collettivi di comunisti.
(27.9.2009 giorno di paga una volta, ma del mese stesso, non del mese prima !)