Leggendo “il manifesto” di domenica 29 luglio - ed in particolare
l’articolo di pagina 6 “Parisi va a tutta Quirra” firmato da Costantino Cossu -
ci chiediamo se mai succederà che questo governo farà realmente quanto afferma,
o saremo condannati a farci prendere in giro in eterno dall’ineffabile ministro
della Difesa Arturo Parisi. Il sommario dell’articolo recita: “Il ministro
della Difesa ha deciso di ampliare il poligono militare situato nel centro
della Sardegna, trasformandolo in un ‘centro di eccellenza ’ tecnologico al
servizio dell’industria militare, ma anche in una base d’appoggio per missioni
di guerra”.
E intanto tra la popolazione crescono i casi di tumore; il
contenuto dello scritto specifica maggiormente quanto deciso dall’esecutivo: «Il
potenziamento prevede la sperimentazione di aerei senza pilota e di sistemi d’arma
a guida laser, nonché test di prova sui motori per le nuove generazioni di
veicoli aerospaziali recuperabili, gli space-shuttle. Ma del piano fa parte
anche la costruzione di un aeroporto e la creazione di una ‘striscia tattica ’,
ossia di un’area limitata della base da utilizzare come appoggio per missioni
di guerra operative».
Il tutto avviene, come scrive lo stesso giornalista, nel completo
silenzio istituzionale e dei mass-media, rotto esclusivamente da una
interrogazione parlamentare - presentata dal senatore pacifista dei Verdi Mauro
Bulgarelli - circa 10 giorni fa.
Come risulta chiaro da quanto sopra riportato, accanto al finto
ritiro degli yanqui dall’isola della Maddalena - in realtà rimarranno là grazie
alla persistenza della base Nato - verrà loro concessa l’ennesima servitù
militare: a chi altri potrà mai servire il nuovo aeroporto e la cosiddetta ‘striscia
tattica ’ da utilizzare per missioni di guerra operative?
E’ vergognoso il servilismo esasperato di questo governo nei
confronti degli yanqui, ed è ancora più ignominioso che nessuno dei sedicenti
comunisti che siedono in parlamento si preoccupi di questo stato di cose,
lasciando ad un senatore dei Verdi - seppure atipico, come Mauro Bulgarelli - l’esclusiva
della battaglia contro l’allargamento della base di Salto di Quirra; non è possibile
che non comprendano la necessità e l’urgenza di questa battaglia, resa ancora
più stringente dal sempre maggiore coinvolgimento dell’Italia nelle missioni di
guerra operative che gli yanqui scatenano, ed in futuro scateneranno sempre
più, in ogni dove per mantenere e rafforzare il proprio dominio come unica
potenza imperialista sulla scena mondiale.
Stefano Ghio
Torino, 29 luglio 2007