08 nov 2005, 06:18:08

no alla giornata dell'anticomunismo

 

 

9 NOVEMBRE: LA CANEA REAZIONARIA E GUERRAFONDAIA ISTITUISCE
LA GIORNATA DELL'ANTICOMUNISMO
 
Il 26 aprile 2005, giorno successivo all'anniversario della liberazione dell'Italia dal sanguinario regime nazi-fascista ad opera della Resistenza partigiana, è stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale n. 95, la Legge 15 aprile 2005 n. 61 che istituisce la festa nazionale del 9 novembre, proclamata «Giorno della libertà», in ricordo dell'abbattimento del muro di Berlino, giornata che, va ricordato, non viene festeggiata, ad oggi, in nessun altro paese d'Europa, compresa la stessa Germania.
Dopo l'istituzione della giornata in memoria delle vittime delle foibe che pretende di celebrare criminali e collaboratori nazisti e fascisti come degli eroi, tra pochi giorni, in nome della "democrazia", verrà celebrata come festa di Stato anche la giornata dell'anticomunismo.
La legge, composta di un unico articolo recita:
 
1. La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre «Giorno della libertà», quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.
2. In occasione del «Giorno della libertà», di cui al comma 1, vengono annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti.
 
 
Ad essa è stata accorpata la proposta di legge presentata il 27 febbraio 2003 n. 3736, per l’istituzione della “Giornata della memoria delle vittime del comunismo”, ripresa dall' "onorevole" La Russa nella sua relazione alla Camera del 6 aprile 2005, che recita:
ART. 1.
1. A ricordo dei 90 milioni di vittime del comunismo e per non rivivere le tragedie che hanno sconvolto il XX secolo, il 9 novembre di ogni anno, anniversario della caduta del muro di Berlino, è istituita in tutto il territorio nazionale la Giornata della memoria delle vittime del comunismo.
ART. 2.
1. In occasione della Giornata della memoria di cui all’articolo 1 le scuole di ogni ordine e grado e le assemblee elettive ricordano il sacrificio di tanti martiri che, per il solo fatto di professare una religione, di appartenere ad una etnia o a una determinata categoria sociale, furono uccisi in nome dell’odio di classe e della cosiddetta « dittatura del proletariato ».
 
Andando ad approfondire il significato della data del 9 novembre per i partiti della destra italiana e, più in generale, del periodo relativo al mese di novembre, va rilevato che esso rappresenta e rievoca "fasti" e "splendori" di un oscuro passato che si cerca di legittimare e far ritornare in auge:
 
-    1921, nelle giornate comprese fra il 7 e l'11 novemvre, nasce il partito nazional fascista.
-         8 novembre 1926 in seguito alla decisione presa il 5 novembre dal Consiglio dei Ministri di
      scioglimento dei partiti antifascisti, viene arrestato a Roma Antonio Gramsci.
-         9 novembre 1926, la maggioranza fascista alla Camera dichiara decaduti dal mandato parlamentare 120 deputati dell'opposizione.
-         10 novembre 1926 vengono occupate dalla polizia e chiuse tutte le sedi dei partiti e delle associazioni antifasciste e viene soppressa tutta la stampa che non sia di regime.
-         25 novembre 1926 entra in vigore la legge eccezionale "per la difesa dello Stato", che istituisce il Tribunale speciale e fissa pesantissime pene, compresa quella di morte, per attività contro il fascismo. Qualsiasi forma di opposizione ad esso verrà considerata "delitto contro lo Stato".
-         15 novembre 1938, a meno di una settimana dalla "notte dei cristalli" (9 novembre!) che dà inizio alle persecuzioni razziali su vasta scala in Germania nei confronti degli ebrei, prontamente in Italia segue il Regio Decreto-Legge n.1779 a firma Vittorio Emanuele, Mussolini, Bottai, Di Revel, che integra e raccoglie in un unico testo le norme già emanate per "la difesa della razza nella Scuola italiana". Il decreto all'art.1 sancisce che "A qualsiasi ufficio od impiego nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, frequentate da alunni italiani, non possono essere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano state comprese in graduatorie di concorsi anteriormente al presente decreto; nè possono essere ammesse al conseguimento dell'abilitazione alla libera docenza."
 
Come vediamo sono molti i motivi per cui la destra italiana è interessata al mese di novembre e in particolare alla giornata del 9. Ma ciò che risulta ancor più sconcertante è la politica imbelle dei partiti del centro-sinistra che mostra la loro incapacità, oltre la non volontà, di contrastare realmente ed efficacemente la celebrazione delle pagine più disonorevoli della storia del nostro paese.
Da parte dei DS e dello stesso Bertinotti, dopo aver vergognosamente giustificato negli anni scorsi, l'istituzione di celebrazioni nazionali come la giornata in memoria delle vittime delle foibe (10 febbraio), che equipara i servi e gli agenti criminali del regime mussoliniano agli eroi della Resistenza caduti e perseguitati dal fascismo, oggi, in linea con tutto questo, è stata fatta passare in sordina l'approvazione della "Giornata della Libertà", guardandosi bene dall'organizzare iniziative di mobilitazione e di lotta che coinvolgessero i giovani, i lavoratori e tutti gli antifascisti.
 
CONTRO LA PROVOCAZIONE DEL GOVERNO BERLUSCONI DELL'ISTITUZIONE DELLA GIORNATA DEL 9 NOVEMBRE
 
CONTRO UN CENTRO-SINISTRA COMPLICE E IL SILENZIO, ALTRETTANTO COMPLICE,  DEL PRC DI BERTINOTTI
 
IN OCCASIONE DEL 7 NOVEMBRE,
88° ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE,
PROPAGANDIAMO LA RIVOLUZIONE PROLETARIA!
 
 
 
                Linearossa
                Assemblea Nazionale Anticapitalista
                Collettivo Comunista Antonio Gramsci

 

(e magari facciamola, sta rivoluzione proletaria ! . simpatico commento del curatore)