9 NOVEMBRE: LA CANEA REAZIONARIA E GUERRAFONDAIA ISTITUISCE
LA GIORNATA DELL'ANTICOMUNISMO
Il 26 aprile 2005, giorno successivo all'anniversario della liberazione
dell'Italia dal sanguinario regime nazi-fascista ad opera della Resistenza
partigiana, è stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale n. 95, la Legge 15
aprile 2005 n. 61 che istituisce la festa nazionale del 9 novembre,
proclamata «Giorno della libertà», in ricordo dell'abbattimento del muro di
Berlino, giornata che, va ricordato, non viene festeggiata, ad oggi, in
nessun altro paese d'Europa, compresa la stessa Germania.
Dopo l'istituzione della giornata in memoria delle vittime delle foibe che
pretende di celebrare criminali e collaboratori nazisti e fascisti come degli
eroi, tra pochi giorni, in nome della "democrazia", verrà celebrata
come festa di Stato anche la giornata dell'anticomunismo.
La legge, composta di un unico articolo recita:
1. La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre «Giorno della libertà»,
quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la
liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni
tuttora soggette al totalitarismo.
2. In occasione del «Giorno della libertà», di cui al comma 1, vengono
annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di
approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e
della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei
totalitarismi passati e presenti.
Ad essa è stata accorpata la proposta di legge presentata il 27 febbraio 2003
n. 3736, per l’istituzione della “Giornata della memoria delle vittime del
comunismo”, ripresa dall' "onorevole" La Russa nella sua relazione
alla Camera del 6 aprile 2005, che recita:
ART. 1.
1. A ricordo dei 90 milioni di vittime del comunismo e per non rivivere le
tragedie che hanno sconvolto il XX secolo, il 9 novembre di ogni anno,
anniversario della caduta del muro di Berlino, è istituita in tutto il
territorio nazionale la Giornata della memoria delle vittime del comunismo.
ART. 2.
1. In occasione della Giornata della memoria di cui all’articolo 1 le scuole
di ogni ordine e grado e le assemblee elettive ricordano il sacrificio di
tanti martiri che, per il solo fatto di professare una religione, di
appartenere ad una etnia o a una determinata categoria sociale, furono uccisi
in nome dell’odio di classe e della cosiddetta « dittatura del proletariato
».
Andando ad approfondire il significato della data del 9 novembre per i
partiti della destra italiana e, più in generale, del periodo relativo al
mese di novembre, va rilevato che esso rappresenta e rievoca
"fasti" e "splendori" di un oscuro passato che si cerca
di legittimare e far ritornare in auge:
- 1921, nelle giornate comprese fra il 7 e l'11 novemvre,
nasce il partito nazional fascista.
- 8 novembre 1926 in seguito
alla decisione presa il 5 novembre dal Consiglio dei Ministri di
scioglimento dei partiti antifascisti, viene
arrestato a Roma Antonio Gramsci.
- 9 novembre 1926, la
maggioranza fascista alla Camera dichiara decaduti dal mandato parlamentare
120 deputati dell'opposizione.
- 10 novembre 1926 vengono
occupate dalla polizia e chiuse tutte le sedi dei partiti e delle
associazioni antifasciste e viene soppressa tutta la stampa che non sia di
regime.
- 25 novembre 1926 entra in
vigore la legge eccezionale "per la difesa dello Stato", che
istituisce il Tribunale speciale e fissa pesantissime pene, compresa quella
di morte, per attività contro il fascismo. Qualsiasi forma di opposizione ad
esso verrà considerata "delitto contro lo Stato".
- 15 novembre 1938, a meno di
una settimana dalla "notte dei cristalli" (9 novembre!) che dà
inizio alle persecuzioni razziali su vasta scala in Germania nei confronti
degli ebrei, prontamente in Italia segue il Regio Decreto-Legge n.1779 a
firma Vittorio Emanuele, Mussolini, Bottai, Di Revel, che integra e raccoglie
in un unico testo le norme già emanate per "la difesa della razza nella
Scuola italiana". Il decreto all'art.1 sancisce che "A qualsiasi
ufficio od impiego nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private,
frequentate da alunni italiani, non possono essere ammesse persone di razza
ebraica, anche se siano state comprese in graduatorie di concorsi
anteriormente al presente decreto; nè possono essere ammesse al conseguimento
dell'abilitazione alla libera docenza."
Come vediamo sono molti i motivi per cui la destra italiana è interessata al
mese di novembre e in particolare alla giornata del 9. Ma ciò che risulta
ancor più sconcertante è la politica imbelle dei partiti del centro-sinistra
che mostra la loro incapacità, oltre la non volontà, di contrastare realmente
ed efficacemente la celebrazione delle pagine più disonorevoli della storia
del nostro paese.
Da parte dei DS e dello stesso Bertinotti, dopo aver vergognosamente
giustificato negli anni scorsi, l'istituzione di celebrazioni nazionali come
la giornata in memoria delle vittime delle foibe (10 febbraio), che equipara
i servi e gli agenti criminali del regime mussoliniano agli eroi della
Resistenza caduti e perseguitati dal fascismo, oggi, in linea con tutto
questo, è stata fatta passare in sordina l'approvazione della "Giornata
della Libertà", guardandosi bene dall'organizzare iniziative di
mobilitazione e di lotta che coinvolgessero i giovani, i lavoratori e tutti
gli antifascisti.
CONTRO LA PROVOCAZIONE DEL GOVERNO BERLUSCONI DELL'ISTITUZIONE DELLA GIORNATA
DEL 9 NOVEMBRE
CONTRO UN CENTRO-SINISTRA COMPLICE E IL SILENZIO, ALTRETTANTO COMPLICE,
DEL PRC DI BERTINOTTI
IN OCCASIONE DEL 7 NOVEMBRE,
88° ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE,
PROPAGANDIAMO LA RIVOLUZIONE PROLETARIA!
Linearossa
Assemblea
Nazionale Anticapitalista
Collettivo
Comunista Antonio Gramsci
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