PROGETTANO IL VENTENNIO LUNGO.

 

2a edizione

 

Pregare per un posto di lavoro, questo l’imprimatur dei padroni.

Mobbing e schiavizzazione del lavoro, questa la pratica lasciata correre dai riformisti, e i risultati adesso si cominciano a vedere.

Le leggi elettorali a trucco. Vecchio vezzo della borghesia in Italia, basti pensare alla legge Scelba.

Le provocazioni fasciste e la copertura poliziesca.

Le montature antianarchiche e la criminalizzazione e tortura dei prigionieri politici.

Gli attentati fasulli stile 1969-1972, magari pure rivendicati al comunismo, e subito dopo le veline dei servizi segreti sul giornale di Paolo Berlusconi.

L’allarme sul comunismo con Maria Fidia Moro che va con fiamma tricolore nella città di freda.

La copertura mediatica sulle notizie di arresti di appartenenti a forze dell’ordine e la quasi scontata prescrizione su Bolzaneto.

Le polizie parallele con rapporti con AN e “nuovo MSI” al seguito. La loro “relazione” con Berlusconi. Se n’è accorto pure De Michelis.

I servizi segreti che usano sistemi di controllo mentale anche su persone civili non detenute.

I fascistelli che prendono nomi simili ai gruppi di sinistra, quelli che “cambiano” e diventano “compagni”, magari dirigenti pure, i gruppi fascisti che fanno attentati in serie rivendicandoli a sigle che provocatoriamente assimilano ideologie diverse (il pcc e il maoismo, per esempio).

Il razzismo in tutte le sue forme, comprese le protezioni che il DAP dà e ha dato ai NAR ed ai membri di Ludwig nelle carceri.

I membri delle forze dell’ordine coinvolti in mobbing dei colleghi sfigati, che poi si suicidano, o in delitti passionali sempre più frequenti, o in azioni irriguardose verso le donne zingare, o verso le prostitute, oppure addirittura inseriti nei circuiti criminali del narcotraffico che generano i capitali della borghesia nera che poi li utilizza nelle industrie ed aziende e catene di pubblici esercizi, ecc., per schiavizzare i lavoratori.

I carabinieri che agiscono da polizia politica persino in Iraq e contro i partiti comunisti che ostacolano con il proprio lavoro rivoluzionario e patriottico, l’islamismo più estremo.

I bersaglieri che rastrellano le persone per far numero in Iraq su ordini “quantitativi” dei capo-coalizione.

Fini che se ne va in israele. I cambiamenti di cariche ministeriali.

La logica delle liste di attesa, dei cittadini che debbono sempre pagare per colpe che non hanno, finanche agli sportelli delle amministrazioni.

L’intolleranza alle critiche nello stesso partito di governo.

Il razzismo, i CPT, la guerra tra poveri e la demagogia secondo cui senza gli immigrati staremmo meglio. È il contrario, semmai, e la malafede supera la stupidità.

Le carceri luoghi danteschi per immigrati e meridionali soprattutto, con sovraffollamenti anche discriminatori per provenienza geografica.