I quotidiani del gruppo l'Espresso sono spassosi.

Prima sono strabiliantemente colpevole (1985, 1987, 1993-1994), poi addirittura addito D'alema come nemico del popolo (1999) (perché è amico del popolo ? non lo sapevo) e il prode Casson indaga sugli NTA (1999) a cui sarei collegato (qui fu il giornale, agosto 2000), però poi sono colpevole solo di una molotov contro un muro di cinta (ma come non erano mitragliate contro le finestre di un dormitorio ?), infine sono vittima innocente che sta male in galera (qualcuno forse ci sta bene ?), tanto da dover essere scarcerato, infine quando sono scarcerato e denuncio con una refertazione la presenza di corpi estranei nella mia testa che rendono quantomeno plausibili le mie denunce, censurano il servizio del giornalista (Bugliari).

Adesso, compare uno striscione e dagli all'untore (ed era solo uno striscione per la libertà dei prigionieri rivoluzionari), e siamo a marzo 2007, pochi giorni dopo qualcuno mi distrugge l'auto (nessuna notizia), e via con tutto il battage delle nuove BR (ma come non erano nuove quelle del 1993, poi quelle del 1999, e in precedenza nel 1985, e nel 1987, e via discorrendo ?), mentre si tratta di un gruppo con altro nome ed ideologia e passati del tutto fuori dalle BR (per avvalorarle come nuove BR dicono che le armi sono della "Walter Alasia", una colonna ESPULSA nel 1980 dalla organizzazione BR ancora all'epoca unita).

Circa le armi "milanesi", milanesi sono i "segreti" che i Ros si sono gestiti nel tempo; come noto Rossetti (capo scorta di Cossiga) e Ganzer, erano nel suo nucleo, e fu il suo nucleo ad operare il sequestro dei "memoriali di Moro" in via Montenevoso, con la "stranezza" che gli stessi furono fatti poi ritrovare di nuovo, all'alba della nuova era (caduta muro di Berlino), come fossero stati rimessi ex novo, poi dissero in un pannello di carton gesso all'epoca non reperito (il che è impossibile, perché all'epoca già si sapeva pubblicamente dell'uso dei pannelli). Sui ritrovamenti, c'è una tendenza di pensiero che li rimanda alla presenza di deviati nelle file brigatiste (i borselli persi periodicamente sui treni). Per non parlare di un ritrovamento di cui non si sa processualmente nulla (nel vicentino nel 1994), che fu ordito proprio per avere la possibilità di tener in piedi indagini ganzeriane, con ogni probabilità, all'epoca si vide in tv un volantino che sembrava scritto da uno con la tremarella... Insomma, si parla qui dell'uso controrivoluzionario dei "ritrovamenti". Noi sosteniamo che prima di un processo, i media non dovrebbero poter pubblicare alcuna notizia istruttoria. Siamo folli noi ? Lo era anche l'avv.Ottolenghi di Venezia, dirigente locale socialista e militante nella resistenza. Lo era allora anche l'avv.Battain, lo sono e lo erano tutti gli autentici giuristi.

Adesso pubblicano a piena pagina "minacce" all'avvocato del pentito dell'inchiesta milanese, una cosa orrenda indubbiamente, ma sempre di aria fritta si tratta.

La stessa aria fritta (anticipazione, annuncio, notizia che il fatto non c'è stato) che vanno utilizzando da mesi e mesi a Marghera nella vertenza dei chimici.

Ma davvero i quotidiani della catena dell'Espresso sono SIONISTI ?

Paolo Dorigo militante comunista maoista

10-10-2007