il personaggio
"L'unità" di oggi 6-6-2010, intendo l'ex quotidiano comunista che fu di Gramsci, e che allorquando occhetto ancora non aveva venduto la pelle dell'orso, vendeva 1 milione di copie ogni domenica porta per porta, non è che sia un brutto quotidiano, al di là del formato veramente da francobollo vaticano.
Non è che si sia a difesa del pagliaccio al governo, del Fujimori italiano, e neppure che si sia contrari agli "speciali" a tema che comunque qualcosa della ricchezza prodotta nel passato sul piano politico, filosofico, morale ed etico, dal proletariato dalla classe operaia, rimane a sprazzi.
Né che si sia contrari alle denunce sul caso Cucchi ecc.ecc.
E' che notiamo che il vezzo della censura rimane, vecchio vezzo di violante, pecchioli, galante, trombadori e compagnia graduata itinerante allineata alla linea del tradimento del Comunismo importato da togliatti e diffusosi nel movimento comunista dopo la morte del compagno Stalin. Censura sulla questione Blefari, coperta immediatamente da tutto il battage giornalistico e subito dopo dalla manifestazione di Livorno fatta per tutti gli uccisi nelle galere di recente, ma non per lei, che comunque forse se ne sarebbe avuta a male di vedere la sua foto insieme a qualche ex-tossico. Censura sulla questione della tortura tecnologica, delle armi non letali. Censura persino sulla prostituzione di donne precedentemente microchippate.
Il vezzo rimane soprattutto per i personaggi. Oggi il personaggio è Saviano, questo ragazzotto intelligente studente del Federico II, attaccante contro i Carc come fossero un pericolo della nazione, e poi allevato dalla Dia a parlare della mafia solo del Sud.
Saviano vieni a vedere cosa ha combinato Treu con le interinali, con le cooperative di facchinaggio, e chi se ne è aprofittato e come, al Nord-Est come al Nord-Ovest !!!
Saviano dì qualche parola, o maestà, dai serial-killer-video su cui ti proponi, a favore della nostra lotta e proposta di conferenza contro lo schiavismo in fabbrica a Venezia.
Saviano non seguire gli sbirri, segui il proletariato !
Che gli sbirri anche quando ce n'è qualcuno onesto, c'è sempre una troia o un boss che li blocca dall'interno stesso del sistema !
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Ieri il personaggio invece sul "Gazzettino" era Massimo Carlotto, ma anziché la prima pagina di un quotidiano nazionale, l'ex esule per motivi "non politici" ed ospite messicano graziato da Pertini, ora è una star delle fanciulle attardate che saltellano in campo editoriale, bé è andato al liceo "in" della sinistra borghese, della "sperimentazione", il "Morin" di Mestre, la scuola che meno conflittualità esprimeva nei '70. A dargli visibile pubblicità il quotidiano del padronato, ben contento del passaggio sostitutivo dai cialtroni democristiani agli zotici barbari leghisti. Contento lui contenti tutti. Anche dal "Gazzettino" aspettiamo le prime pagine "Schiavi a Venezia: tutti insieme per una conferenza chiarificatoria". In questo caso a scopo chiarificatorio, possiamo venire coi bazooka ?
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