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MEDIA COLLABORAZIONISTI FINE 2001 - PRIMAVERA 2002

Dopo il 1998-1999, in cui i quotidiani che più si erano distinti nelle caratteristiche velinare ben note al movimento rivoluzionario in Italia sin dalle prime pagine dell'immediato dopo-Piazza Fontana che spacciavano Valpreda per mostro e stragista, andando su cose ben minori ma utili a criminalizzare persone e rapporti (articoli sul mai avvenuto sequestro di cartine di Torino a casa mia nel 1993 che preludevano secondo gli "informatori" a un presunto attentato all'amministratore delegato della Fiat, di cui del resto i media avevano vaneggiato già nell'ottobre 1993), e in particolare dopo l'azione D'Antona delle Br-Pcc, con la criminalizzazione dei prigionieri rivoluzionari operata con grande battage mediatico su tutti gli organi di informazione anche da componenti del "movimento antagonista" che definivano "pazzi" i prigionieri che si schieravano a fianco delle "nuove" Br, poi nel corso del 2001 le attenzioni criminalizzatorie mediatiche erano state marcate dalla "Stampa" all'inizio dell'anno con alcuni "servizi" su Aviano ("volantini" ed altro),

9-1-2001 La Stampa. Sulla pedemontana i funghi sono ormai stati portati via tutti, ma alla Stampa spuntano funghi mediatici in forma di volantini di inizio anno. Poi verranno smentite le notizie in tal senso, intanto però ci provano (ins.8-1-2010)

e in particolare invece, sulle giornate di Genova, del luglio 2001, alla cui tragicazione in chiave criminalizzatoria era dedicata l'attenzione di gruppi di mafia e malavita nera veneti legati ai fascisti che avevano attentato alla vita di tre carabinieri di fronte al Tribunale, per gettare poi la colpa sui "Nta" e quindi sul sottoscritto, proprio nel giorno dell'udienza di un processo legato a traffici di armi in Veneto.

Nell'autunno 2001, la Nuova VeneziaMestre, rifondata dopo la chiusura della precedente testata, a pochi giorni dal 11-9, dedica ampi servizi sulle "indagini" del "pool" di investigatori e PM che si occupava in varie città dei "Nta". Seguivo un po' la cosa per via di ciò che era uscito in agosto sul "Giornale". Rimane col senno del poi, che questa "indicazione", la "Nuova Venezia", la seguiva sin dal dicembre 1999, quando, pubblicando un servizio su un documento che avevo presentato al Magistrato di sorveglianza di Milano in occasione di una udienza di ricorso contro sanzione, (uscito sul Bollettino dell'Asp), documento che NON menzionava in alcun passo i "Nta", accoppiava a tale servizio, in significativa collocazione, un servizio su una intervista al PM Casson di Venezia, proprio sugli "Nta".

Sappiamo da pochi anni, ma non abbiamo letto gli atti in alcun libro di documentazione (sarebbe interessante), che gli "Nta" in realtà sono stati una costruzione mediatica controrivoluzionaria, dato che corrispondevano alle iniziative ed atti letterari di un giovane friulano, Luca Razza, processo che NON si è concluso gravemente per lui.

In significativa (crediamo) coincidenza con l'inizio delle ostilità da parte della polizia penitenziaria biellese, sul Giornale, organo di stampa ufficioso del partito-regime di Forza Italia, all'epoca tornato da pochi mesi ad occupare gli scranni, i bottoni ed i cassetti del potere, appaiono molti servizi che "riaccendono" l'attenzione sul fenomeno delle Br-Pcc. In realtà le Br-Pcc, avevano smesso di operare con questa firma dal 1989, quindi vi erano state le azioni contro la base USAF di Aviano nel 1993 e la azione omicidaria contro un consulente del governo, e della Cgil, Massimo D'Antona, impegnato sul fronte delle riforme del mercato del lavoro, ma questa azione, sia pure firmata Br-Pcc, veniva ricondotta nello stesso documento di rivendicazione ad un nucleo ricostituito, che faceva precedentemente parte di un gruppo minore, i Ncc.

Sul Giornale, quindi, non si sa bene per quale motivo, veniva fatta in ripetute occasioni, assai pubblicità al fenomeno; l'elemento di incoerenza è dato dal fatto che analoga attenzione il governo non dava alle richieste di aiuto del futuro obiettivo (ucciso) delle Br-Pcc, Marco Biagi, che a tal scopo si era rivolto più volte alla Questura di Bologna.

Quindi, prima e dopo l'omicidio Biagi, il quotidiano che era stato di Paolo Berlusconi e che era stato diretto da Vittorio Feltri, con i trascorsi che sappiamo, dall'estate del 2001 (articoli con interviste di Papalia sui "Nta"), in poi, (senza contare tutto il battage internazionale sul 11-9), inizia una serie di articoli che una volta si definivano VELINE, ossia imbeccate di "investigatori" (Digos ?, Polizia Penitenziaria ?, ROS ?, servizi deviati ?), su particolari che in realtà ci dicono poco, se non che, se pubblicati opportunamente perché qualcuno li leggesse e ci pensasse sopra, potevano avere un interesse.

Sono alcune notizie dell'agosto 2001 sull'intervista di Papalia che mi spingono all'epoca ad acquistare quindi per un periodo "Il Giornale". Di conseguenza, la fonte, che io conosco, di quelle "notizie" fattemi apposta pervenire in qualche modo, potrebbe essere una fonte corrotta dalla controrivoluzione. 

Così i Nuclei Antimperialisti sono diventati eredi delle BR Demonizzazione di Papalia in funzione di copertura della tortura- Il Giornale del 12/8/2001 (nuova edizione della pagina, 8-1-2010)

Ferrigno ci prova. Occorre leggersi i verbali della cosiddetta "commissione stragi" del Sen.Pellegrino (un nome che è tutto un programma), per vedere che il sig.Ferrigno cercava sin dal 1996 la corrispondenza tra Carc e Br. Quale prigioniero politico meglio di un Dorigo microchippato ad uso e consumo dei servizi deviati carcerari poteva inconsapevolmente prestarsi al gioco della mistificazione sistemica ? Rischiando magari la pelle perché nel frattempo i documenti fatti sparire da un pacco arrivato a casa aperto, venivano usati dai servizi stessi, e questo era solo un millesimo delle stronzate che al DAP venivano pianificate per "costruire" la impossibile resa del compagno Dorigo ? Ferrigno LO SA, MA TACE.

Non a caso, la sensazione che quegli articoli non fossero a volte altro che dei pretesti per altro, e che quindi io non avessi alcun interesse a leggerli, mi spinge, in occasione della pubblicazione di un mega-servizio con tanto di schede biografiche di compagni all'epoca ri-processati, appartenenti alle Br-Pcc, a dar via quella copia del giornale ad altro compagno prigioniero, dicendogli che erano cose che forse poteva essere interessante a loro leggere, e non lo acquisto più.

In precedenza, di significativo, si era avuto un ulteriore articolo menzognero e mistificante, nei primi giorni dell'aprile 2002, sull'Unità, firmato Gianni Cipriani, giornalista che era qualificato negli ambienti carcerari all'epoca come collegato ai servizi (c'era stata anche nei primi anni '90 una precedente denuncia politica del prigioniero già militante delle Br, Maurizio Ferrari, a proposito di tale giornalista), ed attuale direttore della catena di quotidiani di E-polis. Questo articolo attribuiva del tutto gratuitamente rispetto al testo del documento Br-Pcc di rivendicazione dell'azione Biagi, una matrice marxista-leninista-maoista. Questo NON era assolutamente vero, ma serviva secondo i piani controrivoluzionari di coloro che mi stanno torturando da ben prima della loro "rivelazione" alla mia persona (maggio 2002), a cercare di indagare politicamente sul cervello di chi, come me, ancora NON aveva letto quel documento. Ora non sto dicendo che il Cipriani sapeva PERCHE' quella interpretazione era utile, sto affermando che quell'articolo esce sull'Unità, ma che, nel 2005, quando per e-mail, una volta ai domiciliari, ne chiedo conto al Cipriani, lui non si ricorda dell'articolo, anche se gentilmente mi risponde.

Pubblico qui, di quel periodo, un'altro articolo di mistificazione, che serve o serviva ai loro piani. Vi si afferma di intercettazioni, e non a caso si fa il nome di un prigioniero delle Br-Pcc che stava per uscire per fine pena dal carcere a Biella. Inoltre, si menziona la compagna Maria Cappello, militante delle Br-Pcc e per tale motivo già arrestata ai primi anni '80 e quindi ricercata dopo che si era resa latitante alle ricerche, successivamente alla sua scarcerazione, come militante dei "Ncc". Questa deformazione non è casuale, e mira a qualcosa. Noi non sappiamo a che cosa. SAPPIAMO, NOI, CHE CHI DAVA QUESTE "IMBECCATE" storte ai giornalisti, E' CERTAMENTE IN COLLEGAMENTO OPERATIVO CON CHI TORTURA I PRIGIONIERI-E.

Viene dal "Giornale" del 24-3-2002 http://www.paolodorigo.it/2002_03_24_ilGiornale.jpg

SAPPIAMO CHE L'ITALIA, NONOSTANTE ABBIA FIRMATO LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI CONTRO L'USO DELLA TORTURA, NE FA USO CON TECNOLOGIE ANCHE DI CONTROLLO ED INTERFERENZA MENTALE NELLE CARCERI E NON, E SAPPIAMO CHE NEL 2003 (boicottaggio della Lega Nord) NEL 2007 (boicottaggio effettivo dato dalla diversa formulazione della legge passata alla Camera da parte del Senato) E NEL 2009 (ulteriore annullamento da parte del Senato della legge votata dalla Camera), L'ITALIA ANCORA PER 3 VOLTE HA OMESSO DI ADOTTARE UNA LEGISLAZIONE CONTRO LA TORTURA.

Paolo Dorigo,

5-1-2010