Il 28 ottobre “il manifesto” riporta la notizia - pagina 9, articolo
di Marina Forti - che a Giridih, nello Stato indiano del Jahrkand, tra i 30 e i
40 guerriglieri dell’EPLG (Esercito Popolare di Liberazione Guerrigliero), braccio
armato del CPI(M) - Partito Comunista dell’India (Maoista) - avrebbero aperto
il fuoco sulla folla assiepata in uno stadio, in occasione di una partita di
calcio, uccidendo 17 persone, tra cui il figlio dell’ex primo ministro dello
Stato, Babubal Marandi. Come ci informa il numero 1 de “La nuova bandiera -
rivista marxista-leninista-maoista”, rivista teorica del PCm-Italia (Partito
Comunista maoista - Italia), il CPI(M) nasce il 21 settembre 2004 dall’unificazione
dei due maggiori partiti indiani impegnati da anni sulla gloriosa via della
Guerra Popolare di lunga durata: il CPI(ML)(PW) - Partito Comunista dell’India
(Marxista-Leninista) (Guerra Popolare) - ed il MCCI - Centro Comunista Maoista
dell’India, a sua volta frutto della precedente fusione dell’MCC (Centro Comunista
Maoista) con il RCCI (Centro Comunista Rivoluzionario dell’India); nel
comunicato congiunto che ne annuncia la nascita si può leggere: «l’obiettivo
immediato e il programma del partito sarà di continuare e completare la
rivoluzione di nuova democrazia in India (...) mediante il rovesciamento del
sistema semicoloniale e semifeudale». Sappiamo bene come gli imperialisti, i
loro servi nei paesi semicoloniali, da sempre tramino contro i Partiti che conducono
la Guerra Popolare di lunga durata in modo da cercare di far ricadere su di
loro la responsabilità per le orrende stragi di civili inermi di cui loro
stessi si rendono protagonisti; ciò avviene con il preciso scopo di far credere
all’opinione pubblica internazionale che si tratta non di movimenti di
liberazione dallo sfruttamento selvaggio cui sono sottoposte le popolazioni dei
paesi teatro di Guerre Popolari di lunga durata (al momento: Perù, Nepal,
India, Turchia, Filippine) ma di semplici gruppi di terroristi; sul piano
interno l’obiettivo, invece, è quello di far mancare loro l’appoggio di cui godono
da parte delle popolazioni delle zone da loro controllate.
Gli imperialisti sognano: niente potrà fermare l’avanzata della
Guerra Popolare di lunga durata, fino alla vittoria! W il Movimento Rivoluzionario Internazionalista!
W il CPI(M)!
Stefano Ghio
Torino, 27 ottobre 2007