Risposta avvocato Trupiano alla
C.E.D.U Napoli, 2 settembre 2004
Egregio Signore,
rispondo alla Sua dello scorso 9 agosto per
comunicarLe che il Signor Dorigo, imprigionato da quasi 11 anni sui
13 che stà espiando, non è affatto interessato ad un'eventuale
procedura di domanda di grazia.
Il Signor Dorigo, viceversa, è interessato solo
all'esecuzione della sentenza della Corte Europea che lo riguarda ed
al rispetto da parte dello Stato membro Italia delle numerose
risoluzionbi interinali, al proposito, allo stesso notificate dal
Comitato dei Ministri presso il Consiglio d'Europa.
Il Signor Dorigo, inoltre, mi ha pregato di
evidenziarLe come non ha mai richiesto i benefici di Legge, che,
viceversa, gli avrebbero consentito di tornare già in libertà, in
quanto ciò avrebbe comportato un riconoscimento implicito della
propria colpevolezza.
A maggior ragione, quindi, e concludo, non è
interessato all'ipotesi della concessione della grazia.
La saluto distintamente.
Avvocato Vittorio Trupiano
Questa la risposta inoltrata al Segretario Generale dei Diritti
dell'Uomo, presso il Consiglio d'Europa, all'ipotesi avanzata dalla
Delegazione Italiana circa la concessione in favore del prigioniero
politico Paolo Dorigo di una grazia presidenziale "che potrebbe, se
accordata, permettere, nel minor tempo possibile, di rimediare
almeno parzialmente alle conseguenze della violazione subita dal
Signor Dorigo", così come notificato al sottoscritto difensore con
missiva del Consiglio d'Europa in data 9 agosto.
Avvocato Vittorio Trupiano
<< indietro
|