Allego traduzione letterale della missiva speditami in data 9
agosto nella mia qualità di difensore di Paolo Dorigo presso il Consiglio
d'Europa:
SEGRETERIA GENERALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
– DG II
SERVIZIO ESECUZIONE DEGLI ARRESTI
DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
Referenze da rammentare: FS/EM
Oggetto: Caso Paolo Dorigo contro l’Italia
(richiesta n°33286/96)
Egregio Signore,
Il Comitato dei Ministri ha esaminato,
durante la riunione 891° (6-7 luglio 2004), la questione delle misure
individuali richieste per il caso Dorigo contro l’Italia.
In questa occasione, la Delegazione
italiana ha informato il Comitato dei Ministri dell’improbabilità che
prossimamente in Italia sia adottato un progetto di legge per permettere la
riapertura dei processi che hanno violato la Convenzione.
In seguito a questo problema e al tempo
già trascorso dalla constatazione della violazione, la Delegazione Italiana ha
sostenuto che una grazia presidenziale potrebbe, se accordata, permettere, nel
minor tempo possibile, di rimediare almeno parzialmente alle conseguenze della
violazione subita dal Signor Dorigo.
In vista della presa in esame della
questione durante la 897° riunione del Comitato dei Ministri (28-29 settembre
2004), vi sarei grato se, mi indicaste, in anticipo rispetto alla scadenza
temporale accennata, la posizione del Signor Dorigo per quanto concerne
un’eventuale procedura di domanda della grazia e, in particolare, se il Signor
Dorigo ha già presentato o ha pensato di presentare tale domanda.
Egregio signore vogliate gradire i miei
distinti saluti
Fredrik SUNDBERG
Amministratore principale
Premesso che per "Delegazione Italiana" è da intendersi la rappresentanza
permanente del Governo Italiano presso il Consiglio d'Europa, debbo
necessariamente giudicare l'eventuale concessione di una grazia in favore del
mio assistito quale la più indegna, mortificante ed offensiva proposta di cui la
Delegazione Italiana potesse farsi portatrice. Il mio giudizio, purtroppo, non
vuole, non può e non deve risparmiare nemmeno l'Organo di Giustizia Europea che
a sua volta mi ha informato di tale possibile soluzione dell'annoso contenzioso
in atto tra la Comunità Europea e lo Stato Italiano. Il compito istituzionale
del Comitato dei Ministri, infatti, è quello di sorvegliare ed assicurare
l'esecuzione delle sentenze della Corte Europea, e non già quello di proporre
transazioni immorali quale la richiesta di una grazia che, sempre "se
accordata", verrebbe a cadere all'undicesimo anno di detenzione patita su un
totale di tredici anni di pena irrogata.
Sono
veramente nauseato ed è questa anche la mia "posizione al riguardo" che coincide
esattamente con quella del mio patrocinato.
Al
limite, posso intepetrare questo improvviso spirito "umanitario" del Governo di
Roma solo quale ulteriore conferma che effettivamente tutto quanto denunciato da
Dorigo riguardo alle micro-chips corrisponde ad una mostruosa verità, per cui
unico interesse di Roma è mettere a tacere il caso Dorigo una volta per tutte.
Non
ci presteremo mai ad una soluzione del genere.
Napoli, 25 agosto 2004
Avvocato Vittorio Trupiano