CAMPAGNA DI LOTTA INIZIATA NEL 2002 CONTRO LA TORTURA DEL CONTROLLO ED INTERFERENZA MENTALE ED OGNI GENERE DI TORTURE TECNOLOGICHE E CARCERARIE - (qui la pagina con i comunicati precedenti, sin dal 2002, di questa lotta)

 

COMUNICATO n.94 

(qui i link sui siti di Indymedia al comunicato n.94)

 

Si è resa necessaria una nuova iniziativa di sciopero della fame, che, per quanto praticato individualmente, riflette una continuità estremamente vissuta e collettiva, che tutt’oggi si esprime nella rete di solidarietà, che riguarda circa 120 persone solo in Italia, che si è creata attorno al lavoro ed alle (rare) iniziative del Coordinamento di lotta contro le torture tecnologiche e carcerarie, e dell’Associazione Vittime armi elettroniche-mentali.

Oggi ha inizio una nuova tappa di questa lotta, che si focalizza nel reperimento di Medici Chirurghi disponibili ad asportare di fronte a testimoni quelle “protesi” elettroniche che altri loro colleghi (mafiosi) italiani hanno fraudolentemente innestato nei nostri corpi e apparati respiratori ed uditivi, sinora infruttuoso, ed anche di altri Medici Radiologi e di Medici di altre discipline, che in questi anni invece in qualche caso si sono reperiti.

Di conseguenza è nata una nuova Associazione, la ACOFOINMENEF, Associazione contro ogni forma di controllo ed interferenza mentale e neurofisiologica, allo scopo di:

 

1. Reperimento di medici chirurghi, radiologi, orl, e di ogni altra disciplina

necessaria, disponibili senza lucro alcuno, data la latitanza istituzionale in

materia di microchips sottocutanei su esseri umani, a repertare

compiutamente e ad operare con asportazione di corpi estranei posti

fraudolentemente e comunque senza adesione della persona Vittima,

generalmente nelle parti uditive, setto nasale, pareti dentali, e parti della testa.

2. Reperimento e attuazione di class-action insieme ad avvocati penalisti e

civilisti disponibili a seguire le rivendicazioni e denunce delle Vittime, dietro

compenso non superiore al 10% del riconoscimento giuridico a fine causa e

senza particolari compensi o forme di rimborso di generiche o non concordate

spese.

3. Promozione strumenti di difesa della persona umana da attacchi radioelettronici

a distanza

4. Promozione iniziative di sostegno ed informazione delle ragioni e battaglie

della Associazione

5. Promozione di una casa-albergo per le Vittime di attacchi con armi

elettroniche-mentali

6. Promozione di attività culturali, musicali, teatrali, per finanziare la attività della

Associazione.

7. Tenuta dei siti e pubblicizzazione delle denunce ed informazioni portate avanti

dalla Associazione.

 

I primi due obiettivi sono quelli che sono obiettivo di questo sciopero della fame, dopo quello infatti del 2006 in cui ho ottenuto il passaporto, sono stati ostacolati i seguenti tentativi di essere operato di asportazione:

1.Primario ORL di Mirano (VE) su richiesta del dr.Stevanato mio medico curante, il quale Primario dopo avermi visitato, dopo aver escluso qualsiasi patologia specifica od infettiva all’orecchio sinistro, e dopo essersi dichiarato disponibile ad operare, quindici giorni dopo dichiarava di non voler più effettuare l’operazione per dei “rischi che avrebbero potuto insorgere”. (novembre 2005)

2.Recatomi nell’estate 2006 a Roma alla sede di Emergency per chiedere aiuto, mi rispondevano di inviare e-mail, cui regolarmente NON rispondevano, e telefonicamente non si riusciva a combinare nulla.

3.Clinica privata a Villach (Austria), contattata dall’avv.Trupiano e datasi disponibile nel settembre 2005, alla fine di ottobre 2005 negava di saperne nulla telefonicamente all’avv.Trupiano che doveva accompagnarmici.

4.Contattato Mazzolin di Medicina Democratica durante il convegno amianto del 2007 all’isola di S.Servolo di Venezia, non era in grado di fornirmi indicazioni nemmeno in seguito, quando in varie occasioni ci siamo rivisti.

5.Interessamento di Cuba. Inviato il materiale medico sia una prima volta al Consolato di Milano che lo ha girato a Cuba (giugno 2006) sia una seconda volta all’Ambasciata di Roma tramite un compagno da loro molto conosciuto, materiale girato a Cuba, si aspettava di essere convocati, invece dopo una telefonata alla compagna Grando del Pdci e presidente di Italia-Cuba a Venezia, non c’è stato alcun seguito.

6.Si è chiesto al consiglio nazionale dell’ANPI un intervento. Il materiale è stato consegnato nella riunione dell’autunno del 2007 da un compagno della provincia di Venezia, ma senza un risultato positivo.  Del resto, nonostante molti figli e figlie di compagni partigiani e della sinistra siano oggi medici, (coma da “Contessa”), lo stesso Gianmario Vianello, da me consultato nel dicembre 2005, asseriva che persino a livello di medici radiologi a Venezia non vi erano più compagni, ma solo tecnici radiologi, cosa confermata anche da Salvatore Lihard della CGIL, e comune compagno di lotta negli anni ’70 a Venezia.

7.Contatto con clinica in Asia. Per impedire il compimento (stagionale) della possibilità di accordarsi, dopo aver spedito i materiali medici in due diverse occasioni, hanno fatto in modo che il lavoratore asiatico che mi aveva dato le indicazioni venisse trasferito di modo da rendere estremamente difficili i contatti con lui. Questo è avvenuto dopo una sua identificazione da parte dei carabinieri di Mira durante un trasloco che avevamo fatto per aiutare una Vittima, nel gennaio 2008.

8.Chirurgo maxilofacciale del Policlinico di Padova. Contattato una prima volta nella primavera 2007 e datosi disponibile ad un incontro con il mio medico di fiducia dr.Stevanato, nonostante i suoi vari tentativi di parlargli, non si è più riusciti a contattarlo, né io né altra Vittima, al numero di cellulare che gli aveva dato.

9.Contattato Marra di Medicina Democratica durante il processo a Fincantieri a Mestre (nelle udienze del 2007-2008) ed inviatogli poi tutto il materiale documentale pubblico possibile alla sua sede di Castellanza per raccomandata a.r., non si aveva alcun seguito.

10.   Si è poi chiesto a vari compagni, inutilmente sinora, di poter avere un collegamento con paesi socialisti o con medici democratici. Si ritiene che vi siano interessi forti dietro il silenzio della sinistra, in particolare dopo le nostre critiche a Russo Spena ed al partito di rifondazione comunista in merito al non aver promosso il voto senza emendamenti al Senato della legge contro la tortura nel giugno 2007, che in seguito, con le vili dimissioni di Prodi, rappresentavano per la seconda legislatura consecutiva, l’abbattimento della legge contro ogni forma di tortura.

 

Se l’obiettivo della class action pare ancora inficiato non tanto dalla mancanza di avvocati quanto dalla poca disponibilità ad azioni pubbliche e non anonime da parte di un gran numero di Vittime (quelle espostesi con denunce alla Magistratura e con il nome e cognome nei ns.siti non superano la ventina di persone su 120 contatti e 74 casi censiti), l’obiettivo, nel paese della solidarietà anti-deportazioni del 1940-1945, della resistenza antifascista e dei movimenti contro la psichiatria, per il diritto ad abortire delle donne, contro le carceri speciali, per la responsabilità civile dei magistrati ed i riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione, per il giusto processo, nel paese che ha costruito mille e mille mobilitazioni su queste cose, pare tutt’altro che vicino.

Come mai ?

Cosa hanno da dire Medicina Democratica ed Emergency ?

Abbiamo già denunciato sin dal 2003, che Antigone, Nessuno tocchi caino, Psichiatria democratica e simili, sono del tutto interne al sistema della tortura, e che quando tirano in ballo la psichiatria per nascondere la verità, lo dimostrano del tutto !

Questa lotta non è solo una critica, è anche una SFIDA.

Sto chiedendo assistenza medica (NON psichiatrica), in fin dei conti, e con medici e persino psichiatri che si sono già pronunciati per ciò che chiedo (dr.Franco Franco di Venezia nel 2004, dr.Comite Mascambruno nel 2004 e dr.Paladini di Livorno nel 2003-2004, un primario radiologo che disconosce ogni natura anatomica o patologica a 6 corpuscoli di 1 e 4 mm.posti nel mio condotto uditivo sx e nelle tube di Eustachio), questo è molto strano.

Anche per ciò che dichiarò mio padre, certo non solidale alla mia militanza politica, ma certo, sinché era in vita, della bontà delle mie denunce (appello del 17 novembre e successive adesioni dei noti signori Costa, Cacciari, e di molte personalità anche scientifiche e culturali). Se non ché, una volta scarcerato, calò il silenzio sulla questione della tortura tecnologica e controllo ed interferenza mentale, rotto solo dall’appello del 2006 affinché io potessi “operarmi all’estero”.  All’estero sinora me lo hanno impedito, ed io non sono un compagno che vada in USA, o Gran Bretagna, a farsi operare per trovarmi poi anche i microchip nel culo oltre che nelle orecchie !!!  MA IN ITALIA NON ESISTONO MEDICI ?

Si sappia che Paolo Dorigo considera nazisti da perseguire con la giustizia delle leggi ed anche se necessario con la giustizia delle armi, coloro che continuano a farlo torturare, a torturare, e ad ostacolare la Verità su questi immondi sistemi.

Per non giungere a tanto, si chiede la solidarietà: TROVATE QUESTO CHIRURGO ONESTO E CORAGGIOSO IN ITALIA, SE ESISTE !

 

Paolo Dorigo

militante comunista mlm, torturato per volontà e silenzio dello Stato

1 febbraio 2009