COMUNICATO n.34

MESSAGGIO DI SALUTI

17.2.2004

 

Cari Compagni,

ho avuto notizia delle iniziative pubbliche che svolgerete in solidarietà con la mia battaglia mirante ad ottenere gli accertamenti sulla mia persona che possano portare alla Verità sul trattamento oscuro e allucinante che mi è imposto sin dal 1996.

Sono in carcere per la 4a volta, oramai questa volta nell’11° anno consecutivo e da 2 anni, cioè da quando ne ho avuto coscienza, denuncio un trattamento di controllo, spionaggio del pensiero, e violenza psicologica, che si vuole negare nel silenzio degli insabbiamenti giudiziari come a Novara, Torino e Biella, e della latitanza governativa sulla revisione processuale chiesta dal Consiglio d’Europa in ottemperanza alla sentenza CEDU del 9.9.1998.

So bene che sui posti di lavoro i nostri compagni operai ci lasciano la pelle, che malattie causate dalla nocività continuano a mietere vittime, che ai giovani non è lasciata alcuna dignità di potersi costruire una vita e non al prezzo di forme di lavoro del tutto precarie ed insicure, che nel nostro paese chi governa si interessa di più a fare la guerra nei paesi poveri che a rispettare le stesse “leggi” del suo ordinamento politico, per cui non c’è da stupirsi che nelle carceri si inizino a sperimentare, all’oscuro degli stessi organi competenti, dei sistemi di controllo mentale, probabilmente gestiti dai servizi segreti, che come è noto oggi dipendono dall’esecutivo.

Se continuo questa battaglia anziché cercare qualche “soluzione” di rapida uscita dal carcere è perché la mia resistenza, grazie anche al vostro sostegno, impedisce a chi sta attuando questi “sistemi” nel nostro paese, il cui vero uso è iniziato in USA nel 1991, di estenderli ad altri prigionieri rivoluzionari.

Vi ringrazio per il vostro lavoro.

La mia resistenza si colloca nella prospettiva politica marxista-leninista-maoista.

Saluti comunisti

Paolo Dorigo

 

 


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