COMUNICATO N° 13
Del 25.06.2003
Mi trattengo a poche righe che paiono unilaterali ma sono, ognuna di
esse, profondamente motivate e verificabili.
Dal 12 maggio 2002 sono in lotta contro l'attuale situazione che i prigionieri
rivoluzionari e il popolo delle carceri vivono sulla propria pelle.
Segui l'inizio pressoché contemporaneo della tortura.
Dal luglio del 2002 ho iniziato, ottenendo un rifiuto ministeriale dietro
all'altro, la lotta per ritornare in una sezione collettiva. In seguito
anche in altre situazioni nel nostro paese ha preso piede la pratica
della dispersione dei prigionieri rivoluzionari.
Al contempo, un mese dopo la magistratura "antiterrorismo"
non solo continua il blitz contro gli immigrati islamici, ma insiste
ad operare di concerto con carabinieri e Digos, con montature incredibili
che solo perdite di memoria collettiva e regime in atto possono concepire.
Non sono in lotta per "uscire" con un qualche decreto di sospensione
pena per motivi di salute né chiedo o aspiro a qualsivoglia "beneficio".
Subisco limitazioni, censura e provocazioni, come tutti i compagni in
carcere. Ma denuncio anche questa forma di tortura.
Questo lavoro di denuncia e controinformazione, 3 scioperi della fame
e varie altre lotte e sacrifici penso abbiano attestato qual'è
il problema. Ma in molti continuano a nicchiare, sfuggendo alle proprie
responsabilità di solidarietà, per cui il movimento di
solidarietà di classe a questo che NON è un problema personale
ma un problema generale di estensione dei controlli tecnologici nelle
carceri con un futuro - e forse già attuale - uso sociale di
queste tecnologie di CONTROLLO MENTALE, ne risente e stenta ad ottenere
quel peso e spazio che sarebbe necessario. Il che ha ovviamente una
base politica generale che risente nella situazione complessiva vissuta
sul piano dei rapporti sociali e di classe, dello scontro classe/stato
ed Antimperialismo/Imperialismo. Ed è per questo che la mia è
una lotta principalmente di denuncia, e solo secondariamente di "rivendicazioni"
carcerarie; NON subordino nulla, quindi alla resistenza anche fisica,
e soprattutto mentale.
Le montature poi, che stanno avvenendo da un anno a questa parte con
crescente follia dietrologica da magistrati "antiterrorismo"
collegati a servizi segreti da regime di buffoni, mi sto rendendo conto
hanno un qualche collegamento a COLORO che, dal VIMINALE o da Via ARENULA,
mi torturano.
Non faccio scandalismo o fantascienza. Ciò che scrivo ed affermo
sono in grado di documentarlo.
La lotta condotta sinora ha ottenuto la presa di responsabilità
del Magistrato di sorveglianza, a concedermi tutti gli esami che i medici
di parte di prescriveranno. Quindi, una volta accertato se sono o meno
presenti nel mio corpo queste componenti ricetrasmittenti, questo significherà
solo che:
a) il controllo mentale su di me è "individualizzato"
e avviene con tecnologie innestatemi sin dal 1996 o al massimo 1997,VICEVERSA
b) queste forme di controllo mentale sono applicabili a chiunque.
Dell'esistenza di M. K. Ultra (chip sottocutanei nelle regioni uditive
e setto nasale) per gli esperimenti di controllo mentale, sappiamo da
alcuni media.
C'è tutto un "business" futuribile di controllo delle
persone (braccialetti, persino negli ospedali), che si vorrebbero estendere,
e che sono facilmente collegabili a queste tecnologie di controllo mentale,
essendo dotati di onde radio in entrata ed uscita e collegati alle persone.
Sto verificando, nelle carceri, di NON essere il solo a subire questi
"trattamenti". Ma denunciare, in carcere, comporta dei costi
che non tutti possono permettersi di affrontare, in termini umani e
repressivi. E magari qualcuno accetta la collaborazione con il silenzio
in cambio di vantaggi palesi ed occulti
sicché
cresce una "intelligence" carceraria legata al Vicinale od
a via Arenula, direttamente legata cioè al governo anche a livello
di apparati. Un po' come i GAL spagnoli.
NON HO ALCUN MOTIVO PER FARE QUESTO BORDELLO INVENTANDOMI QUESTE COSE
E PERDENDOVI TEMPO, DENARO E RISORSE FISICHE. FAREI VOLENTIERI LE COSE
CHE FACEVO SINO AL MAGGIO 2002 (traduzioni, solidarietà internazionalista,
studio politico e sociale, università-psicologia) SE POTESSI,
NON HO TRAUMI CEREBRALI, NE' PATISCO PATOLOGIE DEPRESSIVE, NON SOFFRO
DI NULLA, CHE NON SIA OGGETTIVAMENTE REPRESSIONE POLITICA, NON HO ANOMALIE
EGG ED HO UN DISCRETO RITMO ALFA. NON CHIEDO NULL'ALTRO CHE LA VERITA'
SU QUESTI SISTEMI DI TORTURA.
Stano, poi, che con tutta l'attenzione, anche nel movimento di classe,
ai numerosi casi dei prigionieri rivoluzionari in U.S.A., nessuno nel
movimento di classe abbia documentato queste torture denunciate sin
dal 1991 dai detenuti U.S.A. e sin dal 1995 dal COMITATO LEGALE DEI
SOPRAVVISSUTI DEGLI ESPERIMENTI DI CONTROLLO MENTALE SUGLI UMANI ed
ammesse nel 1996 dall'allora presidente Clinton.
Tra le torture che subisco, numerosi "blocchi mentali" provocati
da stimolazione elettrica, un po' come quella "transuranica sottoscalpo"
praticata in neurologia.
La convinzione che chi mi tortura sia collegato agli inquirenti di Bologna
e Napoli, ecc., in qualche modo o con informative, è data da
varie coincidenze: come se mi facessero "sublimare" in anticipo
fatti repressivi che avvengono poi, "suggerendomi" provocatoriamente
allucinanti teoremi, affermatimi uditivamente quasi sempre nei momenti
di riposo. Nonché, il loro collegamento ed esistenza reale, da
numerosi coincidenti fatti (trasferimenti, cambi di cella, orario di
visita ospedaliera) successivi alle loro affermazioni; cosa che ho già
denunciato internamente al carcere, che attesta il loro collegamento
all'apparato penitenziario di sicurezza (ministeriale ugap e scorte).
Dal 5.5.03 porto avanti questa lotta ininterrottamente. Dal 30.6.03
ALTERNERO' 3 GIORNI SETTIMANALE DI SCIOPERO FAME A 4 GIORNI DI RECUPERO.
QUESTA SCELTA MI PERMETTERA' DI PROSEGUIRE IL PIU' A LUNGO POSSIBILE.
Infatti negli ultimi giorni ho risentito molto della perdita di peso
(15 Kg sotto il peso forma, a 58).
In questo modo offro al movimento proletario e comunista, antimperialista
e di solidarietà di classe, di esprimersi, dando un tempo di
mesi di con-tinuità alla mobilitazione che conduco.
Spero quantomeno in mobilitazioni e sit-in al carcere ove mi trovo e
ai Ministeri degli interni e della giustizia., veri responsabili di
questa tortura; in ogni caso porterò avanti questa lotta il più
a lungo possibile perché mi stanno uccidendo lentamente, e questo
al di là dello sciopero della fame!
Esprimo solidarietà nei confronti delle azioni che hanno colpito
interessi americani, sindacali di regime, corpi repressivi dello stato.
Questa pratica è necessaria, giusta e legittima storicamente!
Esprimo solidarietà alle vittime delle montature repressive,
dei "calderoni" ove finiscono realtà diverse, catafasci
di documenti, solo per colpire chi lotta pubblicamente alla luce del
sole, dalla parte del proletariato e delle masse e popoli oppressi.
Esprimo solidarietà al compagno Carlo Giuliani assassinato da
un impunito carabiniere.
Esprimo solidarietà al compagno Mario Galesi del BR-PCC, caduto
in combattimento, ed alla compagna Nadia Lioce, tuttora tenuta in isolamento.
Esprimo solidarietà al compagno Dax, Davide Cesare, assassinato
dai fascisti.
Ricordo che la più importante campagna di lotta del proletariato
italiano successiva al 1968, la Campagna di Primavera, provocò
due volte la reazione delle forze più oscure e legate al Capitale:
a Milano, il 16 marzo, quando vennero assassinati Fausto e Jaio, nello
stesso giorno è stato ucciso Dax; e in Sicilia, il 9 maggio quando
venne sequestrato e assassinato e fatto saltare il compagno Giuseppe
Impastato, dalla mafia. Questo per ricordare cosa sia la guerra sporca.
Non accosto realtà diverse per negare la diversità, ma
per affermare ciò che DEVE unire tutti i proletari e tutti i
comunisti, al di là di differenze politiche tattiche, strategiche
e addirittura ideologiche. Nelle sue scomposte montature, lo Stato borghese,
rappresenta proprio il suo terrore, la sua paura nella nostra UNITA'
PROLETARIA, per questo confonde la realtà e arresta innocenti.
Non tanto-solo perché crede alle stronzate propinategli dai servizi
più o meno segreti, quanto soprattutto perché annaspa
nella merda e ha bisogno di estendere la repressione. La solidarietà
NON facilita le montature: ne svela l'argano!
Esprimo solidarietà ai prigionieri spagnoli in lotta contro il
FIES!
Esprimo solidarietà ai compagni spagnoli del PCE(r) e dei GRAPO
e della solidarietà ai prigionieri (AFAPP) sotto processo a Parigi!
Esprimo solidarietà ai compagni arrestati a Parigi ed a Giuseppe
Maj da sempre dedito alla solidarietà ai prigionieri rivoluzionari!
La repressione non deve mai trovare nelle divisioni del movimento comunista
un motivo di forza. La storia insegna.
TRASFORMARE LA SOLIDARIETA' IN COSCIENZA RIVOLUZIONARIA!
Paolo Dorigo
Comunicato n°13 della lotta contro il sistema di tortura di controllo
mentale
CR di Spoleto, 25.6.2003
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