Braccio militare del movimento della resistenza islamica – Ufficio
d’informazione
In nome di Dio, il Clemente, il misericordioso
(Ogni volta che loro accendono un fuoco per la guerra, Dio lo estingue ; loro tentano di seminare la corruzione sulla terra, e Dio non ama i corruttori) (il Santo Corano, sura 5, versetto 64)
Comunicato militare n.3
Pubblicato dalle brigate dei
martiri ‘Ezzidine Al-Qassam, dagli Alwiat Al-Nasser Salah Al-Dine e
dall’Esercito dell’Islam
Riguarda il soldato sionista perduto
Al nostro popolo palestinese moujaiddin e paziente
Ai nostri prigionieri eroici ed ai nostri prigionieri che vivono in condizioni impossibili …
Alla nostra nazione arabo-islamica che rispetta la sua promessa e resiste contro il nuovo colonialismo…
Molti giorni sono passati dalla “battaglia dell’illusione sfumata”. Il nemico non è divenuto che più organizzato e criminale. I suoi crimini hanno colpito il nostro sangue pulito, la nostra terra, le abitazioni del popolo, i suoi dirigenti, i suoi governi e tutti gli aspetti della sua vita. Non hanno appreso la lezione e non hanno fermato la loro vanagloria… Tutti gli sforzi di buona intenzione, il nemico non ha fatto che metterli in difficoltà facendoli venir meno.
Ancora una volta, l’Entità sionista dimostra che è sotto il giogo dei suoi capi militari e di sicurezza nelle mani sono colpiti dal sangue del popolo palestinese. Non si interessano che ai loro affari personali, senza tenere in alcuna considerazione alcuna causa umana, nemmeno dei loro soldati. L’Entità sionista non ha tratto la lezione dei suoi soldati sequestrati della quale essa cerca la nuova misura; perché, infatti, ha lasciato sfumare decine di possibilità senza decidersi al momento propizio.
Davanti a questa posizione di irresponsabilità del nemico che gioca sulla nostra pazienza, noi, delle brigate del martire ‘Ezzidine Al-Qassam, gli Alwiat Al-Nasser Salah Al-Dine e l’Armata dell’Islam, con tutte le fazioni palestinese al nostro fianco, eroiche, che hanno preferito ridurre proporzionalmente le loro attività militari difensive nei giorni precedenti, ed anche tutte le masse del nostro popolo palestinese al nostro fianco e le sue forze politiche ed ufficiali che salutiamo per la loro unità, dichiariamo ciò che segue :
Davanti all’insistenza del nemico di seppellire tutti i criteri umani, di continuare con le sue misure militari e la sua aggressione, noi diamo tempo al nemico fin dalle 6 del mattino del martedì 8 jamadi al-akhira 1427 / 4 juillet 2006.
Se non risponderà positivamente alle nostre domande spiegate nel nostro precedente comunicato concernenti le condizioni per trattare la questione del soldato da loro perduto, iniziando dal primo punto, noi consideriamo la attuale questione come bloccata dall’intento della direzione del nemico e dal suo orgoglio. Da questo momento, il nemico se ne deve assumere la responsabilità.
(Entrate contro di loro passando per la porta e quando voi sarete entrati per quella porta avrete vinto, e in Dio solo confidate, se siete credenti) (dal Santo Corano, sura 5, versetto 23)
Questo è Jihad: vittoria o martire
Le brigate del martire ‘Ezzidine Al-Qassam, Alwiat Al-Nasser Salah Al-Dine et
Jaïche Al-Islam
Lunedì 7 jamadi al-akhira 1427
3 luglio 2006