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SULL’USO POLITICO DEL VOTO DA PARTE DEI DETENUTI, LORO FAMILIARI E AMICI

Tutto è politica. E Vittorio Trupiano venne criminalizzato dai carabinieri della DIA e dai loro fans, per aver voluto contestare non solo con una lista, ma, di più, con 460.000 firme per l’abolizione del 41 bis, l’andazzo nelle carceri, oggi.

Oggi tutto è politica di nuovo, ma viene da parte di detenuti che da anni dicono le cose, magari non tutte, magari di non tutte le galere, ma di molte galere. Danno indicazione politica di votare Rifondazione. Qualcosa vorrà dire del degrado ed orrore in cui son piombate le galere, la destra che perde presa, le guerre intestine che avvengono a suon di raggi elettromagnetici.

Oltre a questo, continuiamo a non capire tutta sta speranza nel nuovo codice penale, giusta perché è del fascista Rocco e di mussolini, sbagliata perché sarà probabilmente peggio del precedente, la scrivessero pure i “giuristi” di Montecitorio e non dei giudici BEN NOTI AL PROLETARIATO.

Ecco il testo, che ovviamente di questi ultimi non dice nulla.

Il che non significa da parte nostra adesione elettoralistica, tanto piùche votar non potremmo nemmeno a volerlo, ma comunque segnalazione politica di qualcosa che troppi non ascoltano:

l’urlo del silenzio

Paolo Dorigo 02-02-2006

 

PER TUTTI I DETENUTI D'ITALIA

" SVEGLIAMOCI "

Abbiamo sperato negli ultimi anni che le forze politiche attuassero la riforma del codice penale, che è ancora quello del 1930 approvato dalla dittatura fascista, ma invano nessuno ha avuto il coraggio di emanare il nuovo codice perché non paga in termini elettorali.

Le commissioni nominate dai due schieramenti -Grosso e Nordio hanno scritto ognuno un codice, ma purtroppo si è arenato ogni volta per mancanza di volontà politica.

È inutile elencare le delusioni di noi detenuti, sarà così anche in futuro, se non prendiamo in mano la situazione e diventiamo soggetti attivi politicamente. in modo da tramutare i nostri problemi in richieste politiche.

La storia ci insegna che le rivoluzioni autentiche, sono partite dal basso, quindi dobbiamo svegliarci se vogliamo le riforme; quello che chiediamo, a parole lo chiedono tutti i politici, ma nei fatti sono pochi quelli che ci credono e nell'insieme non hanno la forza per imporsi, per il resto dei politici è solo propaganda.

Chiediamo certezze e garanzie costituzionali nei diritti, l'emanazione dei codici penali, l'abolizione dell'ergastolo, la parificazione delle pene a quelle Europee, l'automatismo ai benefici penitenziari, l'abolizione del 41 bis, (la gogna dell'era moderna) l'abolizione del 4 bis, l'estensione del difensore civico per tutti i detenuti, il diritto che ogni imputato possa scegliersi il rito processuale, i colloqui affettivi come avviene nella maggior parte delle carceri dell'Europa, la copertura sindacale su tutti i lavoratori detenuti, e il diritto al voto ( lo ha sancito anche la Commissione Europea dei Diritti dell'Uomo, emanando una sentenza, su ricorso di un detenuto Inglese).

Inoltre battersi affinché il nostro paese diventi veramente garantista, e vengano rispettati i nostri diritti nei Tribunali, nelle caserme e nei carceri, principalmente del sud Italia, dove da parte delle direzioni vige la regola dell'abuso e la vessazione nell'applicazione del codice penitenziario, per questo motivo noi detenuti chiediamo aiuto a tutti quelli che condividono la nostra battaglia, associazioni, volontariato e tutte le persone che si battono per i diritti nel paese.

Noi detenuti siamo una grande forza elettorale, in carcere siamo 60.000, altrettanto sono fuori con la detenzione alternativa, nell'arco di un anno c'è un giro tra entrata e uscita di circa 250.000 detenuti, nel territorio nazionale ci sono circa un milione di cittadini che sono transitati per le patrie galere.

Se ognuno di noi procura 10 voti tra i suoi familiari e invia questa lettera aperta ai suoi amici in carcere, si formerà una sorta di passa parola, per convogliare tutti i voti dei nostri familiari su un unico partito, per aiutarlo a diventare forte e che possa imporre alla sua coalizione le riforme.

La propaganda avversa strombazzerà che la criminalità condiziona e inquina il voto politico, noi dobbiamo fregarcene, e dovranno spiegare il loro silenzio quando i nostri familiari votavano i loro partiti, anche per questo motivo stiamo facendo tutto alla luce del sole.

Per le prossime elezioni politiche del 9 aprile 2006 abbiamo il tempo per creare una base elettorale, per fare diventare il partito di Rifondazione Comunista l'ago della bilancia nello schieramento di centro-sinistra, in modo che possa imporre le riforme che chiediamo.

Rifondazione Comunista ha presentato tante leggi in favore dei detenuti, l'unico partito che ha messo nel suo programma l'abolizione dell'ergastolo, arenatosi poi in Parlamento, si è sempre battuto per il condono e l'amnistia e contro gli abusi sui detenuti, ha già presentato l'abolizione dell'ergastolo il 18/09/2002 n° 3159, l'istituzione del difensore civico, 01/06/2001 n° 411, i colloqui affettivi, 01/06/2001 n° 417, l'abolizione dell'articolo 41 bis e la riforma dell'articolo 4 bis il 22/11/2002 n° 3415, la condizionale a metà pena e a 21 anni per l'ergastolo il 31/01/2003

n° 3616, altre leggi per pène minori e riforme varie. Sfruttiamo questa nostra forza tutti insieme, per dare potere elettorale a Rifondazione Comunista, uniti e compatti, affinché i nostri diritti diventino reali e le riforme siano veramente fatte.

N.B. : chiunque vuole inviare documentazione da inserire nel sito inviarlo agli indirizzi sotto elencati.

Sito: www.civiltagaleotta.it

(indirizzo posta elettronica) Web Mail : vota@civiltagaleotta.it

 

Carota amico/a

Considerando che sono decenni che aspettiamo riforme radicali della giustizia, ma ad oggi è stata -

cavalcata solo l'onda giustizialista, vedi legge Cirielli e leggi ad Personem. Oggi c'è il partito di Rifondazione Comunista che per principio alle sue idee, ha presentato e inserito nel suo programma la quasi totalità delle riforme che chiediamo noi, in pratica è l'unico partito che può dare voce ai deboli.

Per questo motivo è nostro interesse adoperarci verso i nostri familiari affinché alle elezioni del 9 aprile diano il voto a Rifondazione Comunista, e impegnarci a spedire la lettera aperta a tutti i detenuti che conosciamo, ex detenuti liberi, associazioni, volontariato e tutte le persone interessate a

I noi detenuti, affinché Rifondazione Comunista diventi forte e possa imporre le riforme alla sua

I coalizione. , Chiunque voglia scrivere un articolo per sostenere l'iniziativa, parlare del sistema penitenziario, sulla distinzione tra l'uomo del reato e quello della pena, dei benefici e tutto ciò che è inerente al nostro mondo, può spedirlo tramite posta E-mail all'indirizzo vota@civiltagaleotta.it., è sarà inserito nel sito www.civiltagaleotta.it

 

Solo diventando cittadini attivi politicamente e non rimanendo inerti come dei vegetali, possiamo riuscire ad ottenere le riforme che chiediamo, e l'applicazione dei diritti che sono sanciti dalla Costituzione e dai nostri Codici.

Facciamo votare Rifondazione Comunista  

 Manifesto per tutti i detenuti d'Italia

Premesso che mentre la costituzione del 1948 nasce a seguito della svolta politica istituzionale del dopo guerra e rappresenta adeguatamente il profondo cambiamento del Paese, il codice penale è, ancora, quello del 1930 , come tale caratterizzato da una impronta autoritaria.

Considerando che sono decenni che aspettiamo un nuovo codice che riporti le pene su basi Europee, certezza dei diritti sulle persone in custodia allo Stato, la rieducazione dei detenuti, l'automatismo dei benefici penitenziari e l'abolizione dell' ergastolo.

Considerando che in Italia molti cittadini hanno a che fare con la giustizia e sono ristretti nei carceri circa 60.000 detenuti ed altrettanti in pena alternative alla detenzione e che insieme alle nostre famiglie e parenti, siamo un serbatoio di voti molto consistente; e che da un punto di vista politico solo il partito di Rifondazione Comunista ha dimostrato sensibilità per i nostri problemi e le nostre richieste, pertanto indirizziamo i voti dei nostri Familiari su Rifondazione Comunista alle prossime .elezioni nazionali di Aprile 2006.

Solo diventando Cittadini attivi politicamente e non rimanendo dei vegetali, riusciremo a ottenere le riforme che chiediamo.

Votiamo Rifondazione Comunista

De Feo Pasquale

Musumeci Carmelo

Primo Sebastiano

Lettera di tre detenuti a tutti i detenuti d'Italia

Premesso che mentre la costituzione del 1948 nasce a seguito della svolta politica

istituzionale del dopo guerra e rappresenta adeguatamente il profondo cambiamento  del Paese, il codice penale è, ancora, quello del 1930 , come tale caratterizzato da una

impronta autoritaria.

Considerando che sono decenni che aspettiamo un nuovo codice che riporti le pene su basi Europee, certezza dei diritti sulle persone in custodia allo Stato, la rieducazione dei detenuti, l'automatismo dei benefici penitenziari e l' abolizione dell' ergastolo.

Considerando che in Italia molti cittadini hanno a che fare con la giustizia e sono ristretti nei carceri circa 60.000 detenuti ed altrettanti in pena alternative alla detenzione e che insieme alle nostre famiglie e parenti, siamo un serbatoio di voti molto consistente; e che da un punto di vista politico solo il partito di Rifondazione Comunista ha dimostrato sensibilità per i nostri problemi e le nostre richieste, pertanto indirizziamo i voti dei nostri Familiari su Rifondazione Comunista alle prossime elezioni nazionali di Aprile 2006.

Solo diventando Cittadini attivi politicamente e non rimanendo dei vegetali, riusciremo a ottenere le riforme che chiediamo.

Votiamo Rifondazione Comunista

Carmelo Musumeci

Pasquale De Feo

"' Sebastiano Prino

Lettera aperta ai compagni dell’area Anarchica ed extraparlamentare

"Vota per me"

Si avvicinano le elezioni legislative; c'è venuta un'idea: far votare quel partito come Rifondazione Comunista che si è sempre impegnato per la legalità in carcere, l'uscita del nuovo codice e l'abolizione dell'ergastolo.

Abbiamo creato un sito www.civiltagaleotta.it (visitateci), la politica ha sempre affermato che il garantismo e l'impegno per i detenuti fanno perdere voti. Ora, noi, invece, vogliamo dimostrare che quel partito che s'interessa del carcere i voti li guadagna.

Dateci una mano a dimostrarlo. Molti detenuti sono impossibilitati a votare e molti compagni dell' area anarchica ed extraparlamentare non votano a causa delle loro idee ( che molti di noi condividiamo).

Per questo c'è venuta l'idea di lanciare questo appello: compagni, il vostro contributo ad andare alle urne per nostra delega, ( in questa maniera non andate contro i vostri principi) ci possono essere utile per alimentare la nostra speranza, quindi con una delega vi chiediamo di votare per noi.

I vostri (i nostri), voti peserebbero il doppio perché appunto non sono stati mai calcolati da nessun partito.

Coordinamento dei detenuti per il voto.

Gennaio 2006

De Feo Pasquale

Musumeci Carmelo

 Prino Sebastiano