Comunicato di Lista Trupiano Comunista ed Anticarceraria 27-11-2005

 

(si invita pubblicare integralmente)

 

Nella qualità di responsabile del movimento-partito politico comunista indipendente che presiedo, nonchè quale difensore di acuni degli schiavi reclusi in quel di Spoleto, comunico quanto segue:

 

* lunedi 28 mi recherò a Spoleto per depositare un'istanza di sospensione della pena in favore del compagno Aldo Frabetti da quasi un decennio odiosamente detenuto col l'etichetta del mafioso appiciatagli adddosso proprio per isolarlo da qualunque tipo di solidarietà istituzionale e per cercare, così, di coprire la vergogna costituita dalla sua condanna che col pretesto di una sua fantomatica partecipazione agli agguati mafiosi del '93 ha distratto i midia dal vero obiettivo: colpire un onesto proletario romano vittima dei servizi segreti. Di quì a qualche giorno vedremo come risponderà la Sig.ra M.G. Manganaro, magistrato di sorveglianza di Spoleto. L'istanza, corredata di tanto di timbro attestante il suo ricovero, sarà integralmente postata al sito www.paolodorigo.it

Vedremo se questo giudice si assumerà la responsabilità di rigettarla condannando così a morte certa un 70.nne che in tanti anni di galera si è visto sistematicamente negare ogni elementare diritto umano. Da questo momento, infatti, L.T. pubblicherà tutti i casi di prigionieri poltici e non che tratta.

Quanto a Fabretti, egli sta pagando anche per il coraggio manifestato in occasione del suicidio di Vincenzo Oliviero, allorquando offrì una testiminianza dettagliata sulla sua agonia.

Egli, pertanto, merita la massima solidarietà per cui mi rivolgo anche ai compagni di Perugia ed a quelli dei Bobby-Send di Spoleto affinchè si possa allestire quanto prima una conferenza stampa ed un presidio all'esterno del carcere di Spoleto.

Quanto al predetto carcere, a torto ed a lungo ritenuto il fiore all'occhiello dell'amministrazione penitenziaria italiana, si renderrà noto un dossier contenente tutti gli abusi, torture psicologiche e quant'altro ai più sconosciuti.

Mi rivolgo anche al compagno Antonello Briguori del PRC di Spoleto che mi dette particolare soddisfazione durante la detenzione del compagno Dorigo.;

*nella stessa data depositerò un'istanza di liberazione anticipata che altro schiavo a nome Caiazzo Antonio ha inoltrato nel lontano febbraio del 2005. Sempre lo stesso magistrato di sorveglianza di Spoleto sostiene di esssere troppo oberata "amministrando" tra Perugia e Terni oltre 800 detenuti. Però dimentica che gli 800 detenuti non hanno presentato le istanze tutti insieme lo stesso giorno, così come dimentica che è pagata proprio per questo carici di detenuti.

Caiazzo non lotta per la declassificazione come Frabetti, Caiazzo è in sciopero della fame perchè sostiene che ha diritto ad un qualunque provvedimento, anche di rigetto della sua istanza, ma che ci sia dopo otto mesi un provvedimento. Caiazzo è al 41 bis, non è uno schiavo politico, di lui ci occuperemo a lungo in altra occasione. Entrambi saranno chiamati a colloquio;

*mercoledi 30 incontrerò ed assisterò Mauro Rossetti Busa, malato terminale di ADS, detenuto e schiavizzato nel lager di Poggioreale, nel più infame dei suoi padiglioni, il famigerato "Venezia" situato a 5 metri al di sotto del livello stradale. Anch'egli proviene da Spoleto, come altro anarchico a nome Francesco Catgiu la cui revisione del processo è stata finora boicottata dai servizi ed in particolare da un infame al servizio di forza nuova. La verità sulla condanna di Catgiu è strettamente legata alla condanna di questo infame fascista anch'egli condannato per lo stesso sequestro di persona e poi destinatario di grazia presidenziale da parte di Cossiga. Catgiu denuncia giornaliermente tutti i pestaggi che avvengono a Secondigliano ad un silente procuratore capo della repubblica di Napoli. Il caso di Catgiu, unitamente a quello di Aldo Scardella, è portatore di verità nascoste tali da far cadere un sistema. Catgiu anche proviene da Spoleto a conferma che quelli che li hanno fatto "i cattivi" vengono sistematicamente smistati nei due Guantanamo napoletani di Secondigliano e Poggioreale con una sola finalità: il loro annientamento.

Per Catgiu mei un'interrogazione parlamentare, mai una pubblicazione sui quotidiani comunisti, nonostante avessi loro denunciato il caso.

 

Questi gli appuntamenti di novembre, poi pubblicherò quelli di dicembre sempre che non mi sopprimano di nuovo.

 

Specifico di aver interrotto ogni corrispondenza col sito www.ristretti.it  data l'ambiguità del detto sito con i radicali, col DAP  e con certe caratidi di falliti rivoluzionari.

 

Concludo spiegando che la mia mancata partecipazione alla manifestazione dell'ASP all'esterno di Secondigliano in data odierna è stata determinatadal decennale disinteresse di ogni organizzazione territoriale comunista alla mia lotta anti 41 bis e che, come è noto, è sfociata anche due iziative referendarie abrogative. Non li ho mai visti in piazza per i comuni, è giustissimo combattere l'isolamento in cui si trovano 7-8 brigatisti, ma dovevano intervenire da almeno 10 anni a sostegno degli oltre mìlle schiavi al 41 bis non politici. Da questo momento, e se il mio messaggio verrà recepito, le nostre strade potranno incontrarsi.

 

Saluti comunisti

 

Vittorio Trupiano

 

COMUNICATO SULLO SCIOPERO DELLA FAME NEL CARCERE DI SPOLETO – SEZIONE SPECIALE - DEL DETENUTO PROLETARIO LAVORATORE PERSEGUITATO, ALDO FRABETTI, 70 ANNI

Si tratta di Aldo Frabetti, romano, 70 anni, detenuto per reati comuni (ass. a delinquere di stampo mafioso), condannato ad anni 11 di reclusione e proclamatosi sempre innocente.

Ora che gli manca poco più di un anno per terminare l'espiazione della pena, dopo aver scontato completamente il c.d. reato ostativo (il 416 bis, quello  preclusivo per la concessione dei benefici di legge), si trova ancora nel reparto di elevata vigilanza del carcere spoletino.

Protesta, infatti, per ottenere la "declassificazione" e per poter essere assegnato alla sezione dei detenuti "comuni".

In tanti anni di carcerazione..non ha mai incontrato il magistrato di sorveglianza..

Non tocca cibo dal 1° novembre, è gravemente malato ed incompatibile col regime carcerario 

Le sue condizioni di salute peggiorano giorno dopo giorno, specie ove si consideri che prima ancora di questa protesta estrema, si era reso protagonista dello "sciopero del carrello", rifiutando il vitto dell'amministrazione penitenziaria per oltre 2 mesi.

Il mio è un drammatico appello alla società civile affinchè si possa evitare, con un minimo di buon senso, un altra morte annunciata.

Ringrazio per l'attenzione.

Lista Trupiano-Movimento per la Difesa dei Diritti Umani

Il Presidente

Avv. Vittorio Trupiano

25-11-2005

 

 

il comunicato, spedito a tutte le agenzie di stampa, è già in rete su www.spoletonline.com

 

 

un articolo è apparso sul Messaggero di Roma, edizione Umbria. Peccato per l’edizione Romana, Aldo è sempre stato un cittadino esemplare, perché i suoi piccoli problemi (un giaccone, una scampagnata alla ricerca di reperti) che autenticamente gli avevano creato delle difficoltà in passato, non gli hanno impedito di lavorare sempre con il sudore della fronte e di mettere al mondo 7 cittadin* onest*.

 

 

Sent: Sunday, November 27, 2005 1:13 PM

Subject: si aggravano le condizioni di aldo frabetti

che, purtroppo, non si chiama Sofri.

domani verrà deposita istanza per la sospensione della pena presso il magistrato di sorveglianza di Spoleto.

la depositerà il suo difensore, avvocato Vittorio Trupiano, che subito dopo si recherà al carcere di Spoleto nel tentativo di dissuaderlo dal proseguire nello sciopero della fame che oramai è giunto al 28° giorno.

l'anziano detenuto è oramai allo stremo e sarà pure visitato da un medico di parte, ma al momento resta in carcere.

avrebbero potuto quanto meno ricoverarlo presso l'ospedale civile di Spoleto.

vittorio trupiano