Sin dal 1993, interessati creduloni delle mistificazioni di regime, in genere persone del tutto estranee alle BR, mestatori e tifosi della lotta armata che aspiravano a sconfiggere l'odiato maoismo, hanno trovato comodo valorizzare la loro posizione opportunista, (variegatamente espressa sulla base della geografia arlecchiniana di queste componenti), colpire alle spalle il sottoscritto, ritrovandosi lentamente coinvolti (per la resistenza che si è doverosamente opposta all'annientamento carcerario), in un gioco al tiro al piccione, solo che hanno sbagliato bersaglio, e ne subiscono da molto tempo le conseguenze.
Quando poi si è saputo in ambiente carcerario che dopo l'operazione del 1996 ero stato terminalizzato, queste lingue di merda anziché darne notizia al sottoscritto, hanno iniziato a giocare insieme al tiro al piccione sfruttando elementi di conoscenza acquisiti dalle guardie e sbirri che iniziavano a studiare i processi mentali del sottoscritto.
A dire il vero nel sito abbiamo già reso conto in diverse pagine di queste cose (Calunnieide) ma quello che è interessante è che da quando l'AVae-m ha iniziato a far spavento, i maiali di regime ed opportunisti vili che gli fanno virtualmente compagnia, non si sono limitati a colpire l'attività dell'AVae-m e le sue denunce e quelle del sottoscritto, con azioni di sabotaggio alle auto, furti, forme di isolamento sociale sul lavoro, colloqui riservati con familiari da parte di psichiatri, cattivi consigli a Vittime per spingerle a TAC di "guarigione" -distruttive-, azioni di provocazione dei ROS fino all'arresto di Michele Fabiani, ma si sono spinti ben oltre, cercando di "mettere zizzania" nell'AVae-m stessa, in pratica scegliendo tra le Vittime aiutate dal sottoscritto, quelle magari più interferibili.
Chiariamo il termine: Milano è la capitale del cyber-terrorismo, noi siamo contro tutte le forme di terrorismo borghese, siamo contro a che la malavita si impossessi del movimento rivoluzionario, siamo contro la tortura in tutte le sue forme, siamo contro ogni connubio in carcere con guardie funzionari e magistrati, manteniamo grande distanza dagli sbirri.
Qualcuno torturando ben tre persone, di cui una di Milano, tutte e tre collegabili a giri post-sessantottini, ma borghesi ed antiproletari nell'essenza, è riuscito in tempi diversi a produrre insicurezza in costoro in relazione alla persona del sottoscritto, chiaramente cose assolutamente gratuite, in un caso una Vittima ha avuto alti e bassi nell'esprimere la calunnia, a seconda del sentirsi essa più o meno seguita da noi.
Chiariamo anche questo punto: ascoltiamo le Vittime che si fanno avanti, le aiutiamo, ma nelle persone più "coscienti", come in questi 3 casi, pretendiamo anche collaborazione al nostro lavoro, e non sabotaggi.
Tanto più che sappiamo che il cyber-terrorismo NON rientra tra i nemici politici della "sinistra" italiana né ovviamente della destra.
Per cyber-terrorismo non intendiamo la possibilità di trattare dati in sé, ma la possibilità di modificare le nozioni, capacità, conoscenze e persino idee delle persone che meno riescono a resistere a questo genere di trattamento, O CHE NON SANNO DI ESSERVI SOTTOPOSTE.
Abbiamo anche denunciato recentemente (nei 7 punti) la posizione opportunista di Rifondazione sulle nostre denunce, e la parola di Aldo Galvagno ha smentito gravemente quella del Sen.Russo Spena.
Abbiamo sospeso dalla "adesione" alla AVae-m, e lo abbiamo spiegato nella Mozione Generale del congresso, due persone, per questi motivi, e veniamo a sapere di un "ritorno" di un'altra persona, che mi avrebbe fotografato, sotto casa mia addirittura, con (dice un investigatore privato cui si sarebbe rivolta) un poliziotto addirittura ! è notevolmente grande la fantasia dei torturatori, specie perché questo particolare dell'investigatore non era stato detto da questa persona quando fu allontanata dalla riunione che tenemmo a giugno, e specie perché poi a settembre, al congresso, si era convinta della cazzata, pur non producendo alcuna fotografia. Siccome non temiamo le provocazioni, ma le denunciamo da sempre, e siccome si dà il caso che il sottoscritto oltre che perseguitato dalle polizie italiane, sia anche un denunciatore di quelli rari, che ha al suo attivo anche successi giudiziari su questo campo, e siccome non capiamo quale altro interesse possano avere i torturatori a far diffondere calunnie a persone massacrate con questi strumenti tecnologici, tentiamo di trarre un profilo dei "mandanti" di queste cazzate.
Sicuramente non sono maoisti, sicuramente non sono persone oneste, sicuramente non sono in senso morale dei compagni.
Sicuramente usano far torturare persone prese nel mazzo sociale dei "non vincenti".
Sicuramente temono che il sottoscritto riesca a farsi estrarre questi elettrodi, e ne sabotano i tentativi in ogni angolo del mondo.
Sicuramente temono che l'AVae-m produca delle mobilitazioni e quindi cercano di disgregarne il tessuto attivo.
Per quanto questa sia una guerra impari, in cui gli strumenti di tortura sono esclusivamente in mano loro, perderanno la faccia, perderanno questa guerra, perderanno i loro soldi, e dovranno anche baciare il culo agli imperialisti che all'ONU hanno votato la moratoria sulla pena di morte, o forse no, perché forse, in una società più giusta, si pentiranno di essere sopravvissuti.
Paolo Dorigo
militante comunista maoista
25-12-2007