Avv.Enzo Gatti
…
Haec olim forsitan
Meminisse iuvabit
(Virgilio)
parte prima
La Storia dell’Uomo
Cap.I
Gli orrori
1). L’orrore
hitler, mussolini, gerarchi, industriali, banchieri, generali, ufficiali, polizie, SS, brigate nere. Insegnanti e intellettuali. Studenti e soldati. Tutti insieme hanno scritto questo libro.
Il libro degli Orrori.
Tutti insieme hanno plaudita o costruita la mostruosa catena di montaggio del più colossale delitto della Storia: il macello di 12 milioni di esseri umani.
[gli immemori imperialisti S.U.A., G.B., NATO, Turchia, Francia,“israele”, in Palestina, Libano, Kurdistan, Iraq, Iran, Afghanistan, in tutto il Medio oriente, stanno ripetendo la stessa operazione in grande stile e con la copertura massmediatica del tempo infinito dell’orrore che cesserà solo con la fine del capitalismo e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo]
Follia collettiva ? Degenerazione morale ?
Follia delinquente ? Belva umana ? Le pagine di Zola, di Sighele e di Lombroso sono insufficienti di fronte a barbaria così vasta e così orrenda.
Come è potuto avvenire ? Il pensiero umano sembra impotente e la più grande tragedia ha aperte nuove prospettive di Giustizia nel mondo.
E ha subito gravi ammonimenti. Ma ha limitata la nostra possibilità di capire.
Perché quell’orrore è stato consumato ? Perché tanti vi hanno concorso ? Perché folle sterminate hanno osannato e plaudito ?
[allo sterminio degli ebrei, degli zingari, dei russi, degli slavi, dei comunisti, dei ribelli, degli sbandati, in forma sistemica in luoghi definiti campi di lavoro –lager- ossia campi di lavoro fino ad esaurimento della forza e del sangue di ogni singola persona capace, e di sterminio di quanti già impossibilitati al lavoro, ossia un “passo avanti” rispetto ai lavori forzati già in uso negli Stati Uniti d’America e in molti altri paesi]
2) Il racconto non basta
Ma raccontare non basta. La stessa parola è incapace. Non vi sono parole che eguaglino 12 milioni di morti. Il vocabolario degli umani per fatti così disumani.
[basti pensare ai morti per fame nel “terzo mondo” … e nei decenni successivi all’epoca “coloniale” ed a quelli avvenuti durante l’epoca coloniale, che giustamente in parte corrisponde come fine, ai decenni immediatamente successivi alla IIa guerra mondiale]
La seconda guerra mondiale ha dato 57 milioni di morti. E di questi, più di dodici milioni, sono stati schedati, registrati, arrestati, rastrellati, concentrati, impiccati, fucilati, assassinati, gassificati, bruciati …
Le Stragi degli Innocenti, di Sodoma, di Gomorra, di Cartagine, degli Albigesi, degli Ugonotti, degli Indiani …, tutto, tutto viene alla mente e si accavalla nello smarrimento del pensiero.
E mentre m’accingo a scrivere questo libro sento che né i versi sepolcrali di Foscolo, né i colori del giudizio di Michelangelo, né le musiche nibelungiche di Beethoven, né i marmi delle gigantomachie del Partenone potrebbero descrivere la più grande tragedia che abbia avuta la Storia.
[eppure nel gennaio 1991 e dopo, abbiamo dovuto sottostare e passare la notte a guardare le luci di Baghdad bombardata, semplici bagliori di luce, a nascondere dietro l’elettronica dei satelliti televisivi, le urla precedenti la morte per carbonizzazione, di centinaia di bimbi e madri, ogni bagliore]
E ciò che m’impaura è il pensiero dell’avvenire dell’uomo. L’ominide è faticosamente salito dal rettile all’Homo Sapiens. Si tratta veramente dell’Homo Sapiens ? O è forse, già, nato sulla terra un rettile nuovo: un Super-Mann, un “Super Uomo” ?
[magari un super Berluska ?]
3) Le mie ricordanze
No. Non si può dimenticare.
Vado a Torricella di Portogruaro, commissario partigiano, assieme all’amico Devidè, triestino.
Andiamo avanti con un lenzuolo, grande bandiera bianca, a parlamentare per la resa di un reggimento tedesco. Un colonnello delle SS panciuto e grassottello e un ufficiale secco e sdegnoso trattano con noi. Nei loro occhi c’è già la paura. Poi si commuovono. L’ufficiale, con l’occhialino, mi fa vedere la foto di sua moglie e dei suoi bambini. Parla della sua università di Heidelberg, della filosofia di Fichte, della poesia di Heine, della musica di Wagner.
Dettano, quei due ufficiali, e sottoscrivono, in duplice
copia, nella lingua di Goethe e di Dante, un trattato di resa. Ripetono che
sono uomini d’onore. Al brindisi con Tocai si commuovono. Il professore di
Heidelberg ha i lacrimoni di un bambino buono. Prosit ! Friede! … E a mezzanotte, quei due,
fanno puntare tutti i cannoni. Una valanga notturna di ferro e di fuoco
precipita su un vicino paesetto inerme. Cadono nel sonno, proprio alla prima
alba di pace, case, vecchi, donne e bambini. Come si fa a capire Faust ?
…
sin qui la citazione
GENTE COSI’ PUO’ AVER LASCIATO QUINTE COLONNE NELLA SOCIETA’
ITALIANA, DOPO LA IIa GUERRA MONDIALE, CHE, APPOGGIATE DA PEZZI DI MAGISTRATURA
DI QUESTURE E DI CASERME DELL’ARMA, SI SONO INSERITE NELLA NATO E NELLA
MEDICINA, NELLA CULTURA E NELLA MASSONERIA ITALIANA, PER FAR PIACERE A
MUSSOLINI, PER RIPROVARCI ANCORA, QUANDO LA MEMORIA FOSSE PERDUTA …
PSIKIATRI CHE LAVORATE ALLA “MEMORIA” ANDATEVENE DAL MONDO CHE
ABBIAMO DEI TRUCI SOSPETTI