Commento di Paolo Dorigo, militante comunista prigioniero mlm
principalmente maoista:
CP 380, 80133 - Napoli
aspilbollettino@virgilio.it
Napoli 1-2-2006
L’ASP
chiede a tutti gli organismi politici e sindacali di classe, alle
organizzazioni politiche sinceramente democratiche, a tutti coloro che
condividono la necessità di difendere la libertà di pensiero, espressione e
associazione politica di dare la propria solidarietà aderendo al manifesto
nazionale per la liberazione dei prigionieri politici del (n)PCI, Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel.
I compagni Maj e Czeppel del
(nuovo)PCI furono arrestati in Francia il 23 giugno del 2003 e successivamente,
grazie alla mobilitazione di solidarietà,
liberati nel dicembre dello stesso anno con l’obbligo di risiedere
rispettivamente a S. Denis e a Parigi. Dopo un anno di Confino i due comunisti
abbandonarono il soggiorno obbligato per tornare al loro lavoro politico, ma
sei mesi dopo, dal 26 Maggio 2005, sono di nuovo arrestati e rinchiusi nelle
carceri francesi. Contro di loro il Giudice Thiel, su richiesta della Banda
Berlusconi e il silenzio assenso del Circo Prodi, ha aperto un'inchiesta per
"terrorismo". L'unico elemento realmente presente in questa inchiesta
giudiziaria contro i compagni Maj e Czeppel é: il COMUNISMO.
Per rompere la solidarietà intorno ai due pp del (n)PCI, le Autorità francesi arrestarono nel luglio dello scorso anno, anche il giovane studente comunista Angelo D’arcangeli, simpatizzante e collaboratore della Delegazione del (n)PCI, anche questi colpevole di manifestare idee comuniste. Ma di fronte alla vasta mobilitazione popolare internazionale che si sviluppò sull’arresto del compagno Angelo, la magistratura dovette fare un passo indietro e rimettere in libertà il giovane compagno, a cui però non è stata ancora concessa la piena libertà perché anch’egli posto al confino in Parigi.
Il comunismo è sotto attacco! Un nuovo Maccartismo serpeggia in tutto il mondo. In Europa i governi aderiscono sempre più, con la scusa di “fare la guerra al terrorismo”, alla linea politica aperta di persecuzione contro i comunisti, contro i rivoluzionari e gli antimperialsiti che lottano per il socialismo, per la liberazione dei popoli oppressi, per l’autodeterminazione delle nazioni senza stato, per la pace e contro le aggressioni militari ai popoli delle armate imperialiste.
La “lista nera” dell’Unione Europea, che ricalca quella degli imperialisti USA, è la prova lampante della persecuzione contro le organizzazioni e i partiti comunisti, rivoluzionari, indipendentisti e antimperialisti.
In particolare contro il
comunismo il Consiglio d’Europa sta valutando l’ipotesi di mettere al bando i
simboli e le idee che si rifanno al movimento comunista.
Il risvolto pratico
dell’avanzamento della persecuzione politica e della repressione, è il
riempimento vertiginoso delle carceri imperialiste di migliaia di prigionieri
politici. Fermare questa ondata persecutoria e repressiva della borghesia
imperialista, significa innanzitutto sviluppare la solidarietà verso i
prigionieri politici e verso le organizzazioni a cui essi appartengono.
Ovunque sia ogni comunista,
ogni rivoluzionario, ogni antimperialista, ogni indipendentista, ogni
democratico e progressista arrestato e colpito dalla repressione borghese, va
difeso senza riserve offrendogli la propria incondizionata solidarietà come
esempio pratico da diffondere tra le masse popolari.
La borghesia colpendo la
libertà dei comunisti e di tutti gli oppositori al suo barbaro sistema colpisce
la libertà di tutti noi!
Il testo del manifesto è il seguente:
Costituiamo
Comitati di Aiuto ai prigionieri politici del (n)PCI!
No
alla messa al Bando del Comunismo!
Nel manifesto sono previste le foto dei due pp e gli
indirizzi dei carceri in cui sono rinchiusi.
Chiediamo a tutti di farci pervenire le adesioni al
manifesto entro martedì 7 febbraio presso i seguenti indirizzi: aspilbollettino@virgilio.it; resistenza@carc.it