La Rivolta di Rosarno in realtà è stata materializzata in una notte di rabbia, ma questa rabbia si è espressa in maniera organizzata sia pur spontanea.

Come in tutte le Rivolte, ci sono stati degli eccessi.

Il dato importante tuttavia è che ci sono degli elementi di democrazia sopravvissuti in questo sistema, perché i giornalisti finalmente (vedasi TV7 del 8.1.2010) hanno potuto mostrare dove vivono questi lavoratori immigrati che sono anche migranti per periodi, su "luoghi di lavoro" diversi, che vivono in baracche come a Lima, a Benin City, a Manila, in Sud Africa ed in Somalia.

Baracche tirate su come nei più realistici film di fantascienza, con materiali di scarto, con legno, pezzi di muretti e di lamiere, sacchetti di immondizia.

Finalmente l'Occidente, in uno dei suoi "grandi" paesi, sta iniziando a dimostrare al mondo che cosa è stata quella infame sequenza storica composta da:

  1. mondializzazione del sistema capitalista
  2. accettazione interna del sistema del capitale mafioso-"nero" interno e parte del sistema capitalista
  3. limitazione dei diritti sindacali, del diritto del lavoro, dei poteri ispettivi sui luoghi di lavoro
  4. estensione della precarietà
  5. inizio della guerra imperialista della Nato per il controllo del Medio Oriente (1991) e di altre zone del mondo (Ande, Somalia, Jugoslavia ecc.)
  6. cedimento del revisionismo dei paesi già socialisti dell'Est Europa

Questi aspetti sono stati determinati con il concorso del

  1. tradimento degli intellettuali borghesi
  2. utilizzo dei mezzi di mistificazione scientifica di massa, di disinformazione, di repressione delle idee e di controllo della pubblica istruzione
  3. poteri temporali sempre più avvinghiati come vecchie puttane alla necessità della guerra imperialista, sempre impegnati a denunciare "dittature" anche dove si tratta solo di Popoli che iniziano ad esercitare il loro potere (Angola, Namibia, Mozambico, Zimbabwe, ecc.)
  4. mantenimento di usi e consumi assai costosi ed inutili (la pubblicità, la spettacolarizzazione della cultura, il divismo, la degenerazione del cinema e dei costumi)

Ciò cui stiamo assistendo increduli è solo l'inizio della fine di un modo di produrre e vivere, in passato e nel presente per certi periodi garantito sullo sfruttamento delle masse operaie, in passato e nel presente garantito solo con massacri enormi di masse (guerre mondiali) volute da regimi creati dai capitalisti per le loro necessità

Chi nega questo, è ovviamente nel fango.

Chi nega che questi aspetti siano intrinsecamente legati ALL'ECCESSO DELLA TECNOLOGIA E DELLA TECNOCRAZIA nella società, ed al formarsi di caste e gruppi di potere mafiosi basati sulle ARMI ELETTRONICHE-MENTALI e PSICHIATRICHE-DI INTERFERENZA MENTALE E NEUROFISIOLOGICA su esseri umani in gran numero, e nega che A LIVELLO DI MASSA SIA IN FASE SPERIMENTALE LA STESSA IPNOTIZZAZIONE SEMANTICA, è nel fango della storia anch'esso.

Chi non capisce queste cose, sono mafiosi o schiavisti ignobili che pensano che sottostare al regime capitalista e dei prezzi del pomodoro, per esempio, sia una cosa legittima, che legittima anche il pagare 2, 3 euro l'ora ai nuovi schiavi.

Le violazioni del diritto del lavoro devono essere considerate crimini. Sono esse che generano la strage di lavoratori, le decine e centinaia di migliaia di morti ed invalidi per incidenti e malattie professionali causate dalla sete di profitto dei padroni. Ora che queste cose sono note e difficili anche qui (es.l'uso dell'amianto), ecco spuntare le delocalizzazioni in altri Paesi.

E al contempo, la borghesia che cerca di governare i fenomeni, con il consenso dei revisionisti della "sinistra europea" (SIC), con legislazioni "continentali". E quando avranno costituito l'Unione capitalistica del mondo, che faranno ?  E tutto questo per negare che l'unica democrazia passa per il Potere agli Operai.

Noi in questo vostro fango non ci vogliamo stare, se non per trasformarlo in terra dura (anche sui vostri cadaveri) su cui costruire altro.

9-1-2010