09 nov 2005, 11:25:52 |
RE: Le Conscience, greve du
faim Tunisie |
paolo, ton site est très très bien.Merci pour
le link direct sur le site "laconscience".
voici un article court mais qui résume bien la situation en tunisie
::
--------------------------------------------------------------------------------
SCIOPERO DELLA
FAME DI MAGISTRATI, AVVOCATI, E DI UN DIRIGENTE COMUNISTA, IN TUNISIA
8
magistrati, avvocati e politici in sciopero della fame senza limiti di tempo.
Tunisia
: Delle personalità politiche hanno iniziato da tempo uno sciopero della fame
illimitato. Sette figure della società civile e della scena politica tunisina
hanno annunciato martedì, durante una conferenza stampa, di aver iniziato lo
stesso giorno uno sciopero della fame senza termine di tempo "per
esprimere il proprio rifiuto all’arbitrarietà ed esigere il rispetto dei
diritti politici ed umani del popolo tunisino". In un comunicato, gli
scioperanti, dei dirigenti di associazioni e di partiti politici legali e non
riconosciuti, giustificano la loro decisione con il “deterioramento della
situazione politica, sociale e culturale”. Loro ricordano a questo riguardo, i
problemi in cui si dibattono l’Associazione tunisina dei magistrati (ATM), la
Lega tunisina dei Diritti dell’Uomo (LTDH) ed il Sindacato dei giournalisti
tunisini (SJT) e la situazione "allarmante" dei detenuti politici
(riconosciuti tali da loro).
I
firmatari del documento si sollevano contro la volontà del potere di
"ignorare deliberatamente l’aspirazione di interi settori della società
civile a maggiore libertà e partecipazione” e lo accusano di aver
"accresciuto le loro misure repressive" a un mese dal Summit mondiale
sulla società dell’informazione (SMSI)
previsto a novembre a Tunisi.
Attraverso
il loro sciopero, gli oppositori si prefiggono tre obiettivi. Reclamano la libertà
di associazione per il riconoscimento di tutte le associazioni e di tutti i
partiti che aspirano ad una esigenza legale e l’abolizione degli impedimenti
che bloccano l’attività di quelle e quelli che sono legalmente riconosciuti.
Concernente
la libertà di stampa, fanno appello a che sia tolta la censura, ala cessazione
delle pressioni esercitate sui giornalisti ed all’apertura dei media
audiovisivi a tutte le correnti di pensiero.
Reclamano
infine "la liberazione dei prigionieri politici, islamici, internauti,
giovani ingiustamente accusati del terrorismo così come la liberazione
dell’avvocato dissidente Mohamed Abbou e l’adozione di una legge di amnistia
generale". Secondo il capo del
Partito democratico progressista (PDP), Avv.Nejib Chebbi, questo sciopero mira
ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla "situazione in un
paese senza libertà e senza rispetto dei diritti più elementari
dell’Uomo".
"Questo
per dire anche ai nostri amici che arrivano per partecipare al SMSI che voi non
potete celebrare la libertà di espressione su internet in un paese dove l’élite
cessa di alimentarsi a causa dell’assenza di libertà”, ha aggiunto.
Il
presidente del SJT (non riconosciuto), Lotfi Hajji, si è difeso lui ed i suoi
compagni di sciopero dall’accusa di voler turbare il summit mondiale, perché,
fa notare, "le nostre doglianze sono datate e noi vi siamo legati”.
Il
portavoce del Partito comunista operaio tunisino (POCT, non riconosciuto),
Hamma Hammami, ed il "giudice ribelle" Mokhtar Yahyaoui, l’Avv. Ayachi
Hammami, presidente del comitato di sostegno, e dell’avvocato dissidente
Mohamed Abbou, rileva dando eco a questi fatti, la determinazione dei membri
del gruppo a proseguire lo sciopero della fame "per cambiare la
situazione".
I
due altri scioperanti sono gli Avvocati Abderraouf Ayadi, vice-presidente del
partito Congresso per la Repubblica (CPR/non riconosciuto), e Mohamed Nouri,
presidente dell’Associazione internazionale di sostegno ai prigionieri politici
(AISPP) qui ha riportato della situazione di oltre cento scioperanti della fame
fra circa 500 detenuti islamisti.
Le
autorità negano loro la qualità di prigionieri politici, mettendo avanti i
delitti di diritto comune per i quali li hanno condannati.
Voi
potete contattarli per telefono: per ogni intrattenimento che voi valuterete
sostenibile ed appropriato.
Studio
legale dell’Avvocato Ayachi Hammami : +216 71 241 722, +216 71 335 801 (fixes)
Avvocato Ahmed Néjib Chebbi (PDP) : +216 22 25 45 45 (cellulaire) Hamma Hammami
(PCOT) : +216 22 79 57 79 (cellulaire) Avvocato Abderraouf Ayadi (CPR) : +216
98 31 71 92 (cellulaire) Le juge Mokhtar Yahyaoui (CIJ-T) : +216 98 66 74 63
(cellulaire) Avvocato Mohamed Nouri (AISPP) : ... ... ... Avvocato Ayachi Hammami (Comité de défense de
Me Abbou) : +216 21 39 03 50 (cellulaire) Lotfi Hajji (SJT) : +216 98 352 262
(cellulaire)
merci
à touTEs de les soutenir
--------------------------------------------------------------------------------
i comunisti del nostro paese possono telefonare ad Hammami quanto prima … e se
vogliono fare una protesta sit-in, che me lo dicano (mail Le Conscience) perché
io possa metterli su tutti i siti.
Io non so se oggi li espellono dal locale. Se
questo accade te lo faccio sapere.
E sharon, shalom, ... è in
Tunisia che vogliono arrivare. LA VERGOGNA !
--------------------------------------------------------------------------------
Essere prigioniero, non è questa
la questione. L’importante è non arrendersi.Ecco qua. (N. Hikmet)