Strane coincidenze

Fine Ottobre: Cofferati si improvvisa sceriffo a Bologna e subisce una dura contestazione. Dopo qualche giorno riceve un pacco bomba. Da sceriffo si trasforma in martire.
Inizio Novembre: la Val Susa si rivolta contro il mega-progetto TAV. La polizia è in difficoltà di fronte al fronte compatto degli abitanti della Valle. Dopo due giorni compaiono i volantini inneggianti alle BR e le bombette senza innesco.
10 Novembre: dopo la dura contestazione studentesca dei giorni precedenti ecco scattare l'allarme bomba vicino al Ministero dell'Istruzione, che dopo poco si rivelerà infondato.
20 Novembre: a seguito dello sciopero generale in Val Susa, tornano le bombe che non esplodono. Si riaccende in compenso la cagnara mediatica e poliziesca [1]|[2]|[3]. Nei giorni precedenti erano stati recapitati alcuni proiettili a casa della Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso.

Queste bombe e pseudoattentati hanno un chiaro scopo politico-mediatico:
distogliere l'attenzione dai motivi che creano conflitto sociale e dividere i vari movimenti di protesta.

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