NEPAL

Prosegue la campagna internazionale per la liberazione dei compagni Gaurav e Kiran

(lettera aperta all’alto Commissario ONU per i rifugiati)
Gaurav e Kiran sono due dirigenti del Partito Comunista del Nepal (maoista)
illegalmente detenuti in India, senza alcuna maggiore imputazione formale, e
minacciati di estradizione.
Negli ultimi anni decine di rivoluzionari nepalesi sono stati sequestrati in
India e consegnati direttamente nelle mani dell'esercito nepalese, noto per
le atrocità contro prigionieri di guerra e i massacri di contadini inermi
camuffati da "scontri armati contro i maoisti".
Per impedire che anche i compagni subiscano la stessa sorte, fin dal loro
arresto si è sviluppata una vasta campagna internazionale per difendere la
loro vita.
Una delegazione internazionale di avvocati e medici ha viaggiato in India e
finalmente, a due anni dall'arresto, il collegio internazionale di difesa ha
ottenuto lo scorso agosto di incontrare il detenuto Gaurav. Un primo
risultato che però non basta a fermare le minacce di estradizione, che per i
compagni significherebbe la morte.
Infine, è stata avviata una petizione internazionale verso l'alto
commissariato ONU per i rifugiati per ottenere i riconoscimento dello status
di rifugiati politici per i compagni, firmata da molte eminenti personalità
in diversi paesi, compreso il premio Nobel per la pace arcivescovo
sudafricano Desmond Tutu.

Facciamo appello ad avvocati democratici, forze solidali con le lotte dei
popoli oppressi, antimperialisti e amici del popolo nepalese ad aiutarci
nella lotta per difendere la vita dei rivoluzionari nepalesi, facendo
circolare e sottoscrivere il più largamente possibile la seguente lettera
aperta che riportiamo di seguito.

A chi ce la richiede invieremo anche tutta la documentazione utile a
supportare la petizione: un sunto della vicenda legale, politica e personale
dei compagni, i contatto per aderire e collaborare col collegio
internazionale di difesa.
Invitiamo tutti a prendere contatto con i Comitati Solidarietà Nepal per
coordinarci e dare sempre più forza alla campagna, per costruire nuovi
comitati e organizzare iniziative di contrinformazione e solidarietà ovunque
possibile.
Sono a disposizione dei compagni che vogliono costruire comitati e
iniziative nelle loro città una ricca collezione di documenti, filmati,
immagini ecc.
Scrivere a:
vettarossa@libero.it
ro.red@libero.it

Comitati Solidarietà Nepal

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Lettera aperta a Antonio Gutierrez,
Alto Commissariato ONU per i rifugiati (UNHCR)

Case Postale 2500
CH-1211 Genève 2 Dépôt
Svizzera
Egregio Signor Gutierrez,
Noi sottoscritti chiediamo che l'Alto Commissariato per Rifugiati (UNHCR)
riconoscano lo status di rifugiati politici ai cittadini nepalesi Chandra
Prakash Gajurel (arrestato il 20 agosto 2003 e attualmente detenuto nella
Prigione Centrale di Chennai, India) e Mohan Baidhya (arrestato il 25 marzo
2004 e al momento detenuto nella città di Jalpaiguri, India).


La monarchia attualmente al potere in Nepal è universalmente nota per la sua
brutalità e disprezzo dei diritti democratici del popolo nepalese. Il Nepal
è tra i primi paesi al mondo per il numero di "scomparsi" nelle mani delle
forze di sicurezza governative. È indiscutibile che il Partito Comunista del
Nepal (maoista) sta conducendo un'insurrezione rivoluzionaria che ha tra i
suoi scopi dichiarati l'abolizione della monarchia. Organizzazioni di difesa
dei diritti umani nepalesi e internazionali come pure agenzie delle stesse
Nazioni Unite hanno riferito che membri e simpatizzanti del PCN(m), o
sospettati di esserlo, una volta catturati dalle forze governative,
subiscono immancabilmente maltrattamenti, torture e anche esecuzioni
sommarie.
Il PCN(m) ha pubblicamente dichiarato che Chandra Prakash Gajurel (noto
anche come compagno Gaurav) e Mohan Baidhya (noto anche come compagno Kiran)
sono entrambi membri dell'ufficio politico del partito. Il governo indiano
ha in diverse occasioni pubblicamente minacciati di estradarli in Nepal. In
quanto conosciuti ed eminenti membri del PCN(m) tale azione comporterebbe un
estremo pericolo per la loro sicurezza personale e la loro stessa vita.
Come noto, il 1° febbraio 2005 il re Gyanendra ha introdotto lo "stato di
emergenza", bandito tutti i partiti politici e sospeso tutte i diritti
democratici. Anche se recentemente il re lo ha formalmente revocato, la
maggior parte dei diritti del popolo non sono stati ripristinati e lui
stesso mantiene ancora il più stretto controllo sul governo e il comando
dell'esercito..
In accordo con l'articolo 1 A (2) della Convenzione e protocollo relativo
allo Status di Rifugiati è rifugiato la persona che " avendo fondato timore
di essere perseguitato per ragioni di razza, religione, nazionalità o
appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica, sia fuori
del suo paese di nazionalità e non abbia la possibilità o, in forza di tale
timore, la volontà di avvalersi della protezione di tale paese, o chi, non
avendo nazionalità e trovandosi fuori del paese di residenza abituale per
effetto di tali eventi non abbia lo possibilità o, in forza di tale timore,
la volontà di ritornarvi".
Avendo il grave timore che le autorità indiane mettano in pratica le minacce
di consegnare Chandra Prakash Gajurel e Mohan Baidhya al governo di
Kathmandu, Le chiediamo di agire urgentemente sui loro casi e garantire loro
lo status di rifugiati, come contemplato dalla Convenzione.


Rispettosamente,
Dr. Jürgen Schneider - avvocato (Amburgo , Germania), Heike Krause -
avvocato (Colonia , Germania), A. Rahul - avvocato, Indian Association Of
People's Lawyers (Chennai, India), Laxman Pant - presidente della Nepali
People's Rights Protection Association (India), Haluk Gerger - scrittore,
già docente universitario e attivista politico (Turchia), Peter Grant -
giornalista, simpatizzante del World People's Resistance Movement (Europa),
Khim Lal Devkota - avvocato, Viceoresidente della National Association of
Nepalese Intellectuals (Nepal), Christian Fraatz - avvocato, segretario
nazionale della Associazione degli Avvocati Democratici (Germania), Tara
Singh - World People's Resistance Movement (Sud Asia), Prof. Jose Maria
Sison - preisdente del Comitato Internazionale di coordinamento dalla
International League of Peoples' Struggle, Rev. Bernd Krause - Gossner
Mission (Germany), Fr. Michael Lapsley SSM - direttore dell'Institute for
Healing of Memories (South Africa), Kris Merckx - medico, Medicina per il
Popolo, Rev. Desmond M. Tutu - Arcivescovo anglicano emerito di Citta del
capo (Sudafrica)