APPELLO PER LA STRADA DEI MARTIRI

 

07 set 2005, 08:43:46

 

Comunicato congiunto dei partiti maoisti di Nepal e India


Quello che segue è il primo comunicato firmato congiuntamente dai Partiti comunisti maoisti di Nepal e India.
Contiene un appello a mobilitarsi internazionalmente fer fermare il masssacro e la repressione contro i rivoluzionari e le masse in lotta in questi due paesi ed estende la condanna del massacro dei 17 dirigenti del partito comunista  maoista in Turchia, dello scorso 16 giugno.
Battaglie che come Soccorso Rosso Proletario e Comitati solidarietà Nepal vogliamo continuare a sviluppare in unità con tutte le forze disponibili ovunque possibile.

Per ulteriori informazioni, documenti, proposte, scrivere a
vettarossa@libero.it
ro.red@libero.it

Condanniamo gli attacchi del tiranno feudale Gyanendra contro i rivoluzionari in Nepal!

Condanniamo gli attacchi fascisti delle classi rivoluzionarie indiane contro I dirigenti e le masse rivoluzionarie in india.

Un Nepal semi-coloniale e semifeudale, di cui fino a 10 anni in pochi sapevano la posizione nel globo, è oggi diventato un  punto focale all'attenzione del mondo intero. Da un a parte, l'instaurazione del potere popolare nella vaste campagne del paese grazie alla guerra popolare, che dura da dieci anni diretta dal PCN (maoista), e in particolare l'ultimo anno di offensiva strategica, sono diventati fonte di ispirazione per gli oppressi in tutto il mondo; d'altra parte questa e diventata sempre più una minaccia ideologica e politica mortale per l'imperialismo, in particolare per i suoi regimi fantoccio nella regione, India compresa.

Re Gyanendra, odiato congiuratore a capo del massacro a palazzo reale, usurpando il potere assoluto col colpo di stato del 1 febbraio 2005, sta non soltanto massacrando masse rivoluzionarie in tutto il paese, ma anche reprimendo brutalmente i partiti politici parlamentari, giornalisti, società civile, studenti, attivisti dei diritti umani e intellettuali che levano la loro voce contro il fascismo militare monarchico. L'imperialismo, principale nemico dei popoli del mondo, e l'espansionismo indiano stanno cercando di puntellare il loro fantoccio Gyanendra e i suoi banditi mercenari con forniture di armi, munizioni, logistica e denaro coi pretesti più diversi.

In India, la classe dominante reazionaria espansionista ha messo in campo in tutto il paese una campagna coordinata di brutale repressione della guerra popolare diretta dal PCI(maoista), fin dalla nascita di quest'ultimo, lo scorso settembre, dalla fusione del MCCI e del PCI(ML) [PW]. Con la martellante propaganda del "grave pericolo" del "corridoio rosso" do lotta armata che si snoda dalle basi d'appoggio rivoluzionarie in Nepal fino alle zone guerrigliere in Andhra Pradesh o le cosiddette zone rivoluzionarie compatte.

Hanno iniziato una straordinaria spirale di repressione contro i Naxaliti (il PCI(M), ndt), a partire dal massiccia modernizzazione e addestramento speciale delle forze repressive centrali, usando perfino elicotteri da guerra, dove necessario e studiato un pacchetto di cosiddette riforme per "strappare le masse dal controllo dei maoisti". Le voci democratiche del popolo sono messe a tacere e i diritti fondamentali garantiti dalla costituzione indiana sono apertamente calpestate nelle vaste aree dove si sviluppano lotta armata e movimenti di liberazione nazionale. Le classi dominanti hanno anche messo in campo attacchi contro ogni forma di lotta democratica e movimenti antimperialisti.

In questa situazione i nostri due partiti maoisti lnciano un solenne appello a tutte le masse oppresse del mondo, in India e Nepal in particolare, a levare la loro voce contro ogni piano imperialista e espansionista di reprimere la causa rivoluzionaria dei popoli oppressi in India e Nepal. E ci impegniamo a combattere uniti fino a che le manovre degli imperialisti e reazionari saranno spezzate e la causa del popolo, l'instaurazione del socialismo e comunismo, sia realizzata in Nepal, India e in tutto il mondo.

Condanniamo il massacro dei rivoluzionari maoisti per mano dello stato fascista turco! Sosteniamo la guerra popolare in corso in Turchia!

Siamo molto colpiti dalla notizia che lo stato fascista turco, servo dell'imperialismo USA, il 16-17 giugno 2005 a Mercan, nella regione di Dersim, ha massacrato 17 rivoluzionari maoisti, tra cui il segretario generale compagno Cafer Cangöz, del Partito Comunista Maoista [Turchia e Nord Kurdistan] (MKP).

Condanniamo questo scellerata strage a sangue freddo in cui grandi dirigenti e combattenti del popolo hanno sacrificato la vita per la causa della rivoluzione di nuova democrazia in Turchia, del socialismo e comunismo, come parte della rivoluziona proletaria mondiale.

Per quanto ardua sia la sfida dei nostri compiti, la salda assunzione del marxismo-leninismo-maoismo e la sua creativa applicazione batterà i nemici di classe e il sistema che li nutre, l'imperialismo. In questo momento doloroso facciamo appello alle masse rivoluzionarie del popolo turco e ai parenti dei martiri a trasformare la pena in rabbia rivoluzionaria contro i nemici di classe e il loro padrone, l'imperialismo a direzione USA, e a unirsi sotto la bandiera del marxismo-leninismo-maoismo, che guida saldamente il Partito Comunista Maoista [Turchia e Nord Kurdistan]. In questo momento di dolore e disappunto, ci impegniamo ad estendere in ogni modo il nostro sostegno al MKP e al popolo rivoluzionario che esso dirige per realizzare quel compito incompiuto che gli eroi caduti hanno lasciato alla nostra classe a livello internazionale.

1 settembre 2005

Prachanda, presidente, Comitato Centrale del Partito Comunista del Nepal (Maoista)

Ganapathy, segretario generale, Comitato Centrale, Partito Comunista dell'India (Maoista)

 

09 set 2005, 09:00:00

Nepal: Appello per la Martyr Road

 


Quello che segue è un appello diffuso alcune settimane fa dal governo
popolare del distretto di Magarat, la principale base d'appoggio
rivoluzionaria della guerra popolare in Nepal.
Si chiama a dare il massimo sostegno politico, morale e materiale alla
costruzione della "Martyr Road", una strada che i contadini insieme
all'esercito popolare stano costruendo col loro lavoro volontario in una
delle regioni più disagiate e remote del paese e che è il simbolo del nuovo
Nepal che con la rivoluzione sta venendo alla luce.
Mentre il regime feudal-fascista del re Gyanendra e l'imperialismo yankee
che lo manovra cercano di bollare i maoisti nepalesi come terroristi, è
importante a livello internazionale dare il massimo impatto alla verità dei
fatti e mostrare il largamente possibile che quella che sta incendo in Nepal
è una rivoluzione fatta da tutto un popolo che sta già costruendo oggi un
futuro diverso.

Per ulteriori materiali sulla guerra popolare in Nepal, per informazioni
sulle forme specifiche di sostegno alla costruzione della Martyr Road e su
come concretamente organizzare nuovi Comitati Solidarietà Nepal, a partire
dalla controinformazione e campagne di solidarietà, scrivere a:
vettarossa@libero.it
Comitati Solidarietà Nepal

Governo Repubblicano Popolare Autonomo Magarat, Nepal

La grande Guerra popolare che si è assunta la grande meta di costruire un
nuovo Nepal, indipendente e progressista, libero da sfruttamento e
oppressione di feudalesimo e imperialismo, è giunta al suo decimo anno. La
guerra popolare che avanza diretta dal PCN(Maoista) e l'iniziativa del
grande popolo nepalese, distruggendo l'egemonia locale del vecchio stato per
tutte le campagne del Nepal, sta oggi non soltanto sfidando l'imperialismo
costruendo e praticando il nuovo potere popolare, ma sta anche lanciando un
forte messaggio rivoluzionario e sprigionando nuova energia per l'intera
classe operaia mondiale.

La rivoluzione non soltanto distrugge il vecchio, ma al tempo stesso crea e
costruisce anche il nuovo. Oggi il colossale lavoro di costruzione portato
avanti per iniziativa creativa e indipendente dei Lakh (giornata di lavoro
collettivo di utilità comune che ogni mese tutti prestano nella regione
amministrata dal governo popolare) dei popoli delle regioni liberate dalla
guerra popolare, sta ancora una volta a dimostrare questa realtà. Nell'unità
e nel lavoro di quelle masse c'e un insopprimibile coraggio, energia e
creatività, che possono scuotere il mondo. È questa la vera fonte della
costruzione della storia. Le entusiasmanti attività e partecipazione delle
masse osservata nella costruzione di 91 km di strada rotabile, la Martyr
Road, che per iniziativa del Governo Repubblicano Popolare Autonomo Magarat,
eletto dal popolo, si sta intraprendendo nella principale base d'appoggio
della guerra popolare è un'ulteriore dimostrazione di quanto detto prima.

Fino ad oggi tutti gli abitanti della base d'appoggio hanno dedicato almeno
uno dei 10 giorni di lavoro Lakh alla costruzione della Martyr Road. Inoltre
l'esercito di popolare liberazione, le organizzazioni di massa e i vari
comitati e sezioni hanno prestato il loro lavoro per questa impresa. Quasi
il 35% della lunghezza complessiva della strada sono stati già completati e
i veicoli già percorrono il suo segmento iniziale di 14 Km. In essenza, il
lavoro di costruzione di una strada rotabile non ha soltanto beneficato i
servizi di trasporto per le masse nella principale base d'appoggio
rivoluzionaria, ma è diventata una particolarità fondamentale di come la
guerra popolare cambia la vita del popolo e ha inoltre rivelato tra le masse
al lavoro una profonda ricettività al senso e sentimento proletario, una
grande unità e internazionalismo.

Sicuramente, dal punto di vista del lavoro fisico, è molto difficile, anche
se non impossibile, portare a termine un piano di costruzione gigantesco
come la Martyr Road. Per questo necessita il contributo non soltanto delle
masse di questa regione autonoma, ma anche dell'intera comunità nazionale e
internazionale. Perciò facciamo appello a fornire ogni tipo di appoggio
materiale e morale per questo grande compito, che ha un grande significato
storico di lunga portata.

Santosh Budha Magar
Capo
Governo Repubblicano Popolare Autonomo Magarat, Nepal