pagina italiana de La Conscience
Institut Mandela pour les Droits de
l'Homme
(Mandela Institute for Human Rights.)
La prigioniera
Samar Sbaih dà alla luce il suo piccolo « prigioniero » Baraa in
presenza dell’avvocata Buthayna Duqmaq.
Non
è la prima volta che l’avvocata
Buthayna Duqmaq dell’Istituto Mandela è il testimone diretto delle
violazioni commesse dagli israeliani verso i diritti dei prigionieri arabi e
palestinesi, donne e uomini. L'avvocata Duqmaq ha considerato che è stato parte
del suo ruolo l’essere al fianco della prigioniera Samar durante la messa al
mondo del suo primo figlio all’ospedale Me'ir: si tratta di un atto patriottico
ed umanitario che l’avvocato Duqmaq e l'Istituto Mandela per i Prigionieri
Politici hanno la volontà di assumere.
L’avvocata Duqmaq ha dichiarato « ciò che ho visto
oggi mi porta a ricordare alla comunità internazionale ed in particolare alle
organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani il bisogno pressante
di intervenire immediatamente e di fare pressione sul governo israeliano
affinché ponga termine alle sue pratiche repressive contro i nostri prigionieri
donne ed uomini." L’avvocata Duqmaq considera che le donne
palestinesi prigioniere hanno il diritto di dare la nascita come tutte le altre
madri. Lei pensa che sia una vergogna per la comunità mondiale che proclama di
lottare per i valori democratici, di autorizzare una situazione in cui una
madre partorisce con le mani e le gambe legate !
L’avvocata Duqmaq ha reso visita alla prigioniera Sbaih
all’ospedale Me'ir il 30 Aprile 2006, per essere al suo fianco durante il
parto. L’avvocata Duqmaq è in contatto con la prigioniera Sbaih e le fa visita
regolarmente sin dal suo arresto allorquando lei era incinta di tre mesi,per
seguire il suo stato di salute.
L’Istituto Mandela aveva in precedenza inoltrato una richiesta all’Alta
Corte di Giustizia israeliana ed all’Amministrazione penitenziaria con l’intermediazione
dell’ufficio dell’avvocato Jonathan
Kuttab per richiedere che la madre od il marito di Sbaih potessero essergli
vicino durante il parto e che lei non fosse legata. Comunque, l’avvocata Duqmaq
non ha avuto alcuna concessione positiva dalle autorità israeliane. La
prigioniera Sbaih è stata ammessa all’ospedale con le braccia e le gambe legate
ed è stata condotta così in sala di parto !
Nonostante
le guardie israeliane che scortavano Sbaih avessero impedito all’avvocata
Duqmaq di entrare nella sala di parto, questa ha potuto parlare con Sbaih
durante l’attesa prima che potesse entrare nella sala.
L’avvocata Duqmaq ha detto che Sbaih aveva un buon
umore anche se sapeva da prima che le avrebbero fatto il parto cesareo. Sbaih
ha parlato per tutte le madri palestinesi così come per tutti quelli che la
hanno sostenuta nei momenti difficili del parto. Sbaih sperava di essere almeno
slegata al momento del parto come le aveva promesso l’amministrazione del
carcere Talmund.
Nella sua testimonianza sulla nascita di Baraa e le sofferenze che Sbaih ha
patito, l’avvocata Duqmaq ha dichiarato che con la nascita di Baraa, il numero
dei neonati prigionieri nelle carceri
israeliane si è elevato a 3. I tre neonati sono detenuti con le loro madri nelle condizioni sanitarie e nutrizionali
estremamente malevole.
Questi
neonati sono privati dei loro diritti elementari e sottoposti a delle
condizioni molto dure di repressione come le loro madri prigioniere. Inoltre,
l’avvocata Duqmaq ha dichiarato che delle decine di madri imprigionate sono
private del diritto di prendere i loro bambini nelle braccia durante le visite.
E’
inutile ricordare che la prigioniera Sbaih è sposata a suo cugino Rasmi Sbaih
che è in detenzione amministrativa dal 25 giugno 2005. Samar Sbaih è
proveniente dal campo di Jabaliae nella striscia di Gaza per raggiungere suo
marito a Tulkarem dopo 6 anni di fiançailles. Samar
Sbaih è diplomata all’Università Islamica di Gaza e ha un diploma in Diritto
religioso. E’ stata arrestata il 29 Settembre 2005 mentre era incinta di tre
mesi. All’indomani del suo arresto, suo marito Rasmi è stato posto in
detenzione amministrativa al carcere Ketziot nella regione del Negev ( Naqab).
Samar
Sbaih è tuttora nell’ospedale Me'ir à Kfar Sava con il suo neonato Baraa perchè
è sotto sorveglianza medico in seguito al taglio cesareo che ha subito.
Grazie.
Mandela Institute - Palestine
http://www.mandela-palestine.org