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RICORDA
– TEKNIKA GANZER
19-10-2005
Ho appreso che il generale
B.G.P.Ganzer è ancora il capo dei ROS, pur essendo sotto processo per le
attività illecite e al limite del terrorismo mafioso, di cui sono imputati i
“Ros deviati”.
Ero in carcere a Sulmona,
nell’ottobre 2002, e socializzavo con detenuti meridionali, anche calabresi. Quando
chi mi tortura si “accorse” che esprimevo un sentimento verso la Calabria,
regione che amo, ebbero come un sussulto “ahahah” dissero, “ecco qua”.
Ovviamente sentivo solo io, il gioco per loro è molto semplice, ai limiti della
follia e della provocazione medievale. Un mese dopo la montatura di Cosenza,
all’interno della quale Francesco Cirillo, di cui avevo un libro a casa ma non
me ne ricordavo di sicuro dato il carcere e la tortura subita a Livorno in
particolare pochi mesi prima, veniva imputato ANCHE per aver scritto ad un
amico che voleva aiutarmi a trovarmi un avvocato in Piemonte (cosa di cui avevo
fatto circolare la richiesta mentre ero a Biella) !!!
Il Diario della settimana all’epoca
fece un bel servizio, non perse la memoria. È ripreso in www.ecomancina.com/ros.htm e in
italy.indymedia.org/print.php?id=140692 ed è uno dei pochissimi articoli di giornali non rivoluzionari che
abbiano parlato di lui e delle sue prodezze in Veneto (1983-1988).
Non è stato indiziato solo in
questo processo che ora lo vede alla sbarra UN ANNO DOPO (DI RINVIO), ma anche
in una inchiesta in cui a VERONA c’era un traffico di droga con inciuci vari.
Un po’ come quella inchiesta a Genova credo nel 1989-1990 in cui fu coinvolto
anche la sua spalla destra in Veneto in quegli anni, all’epoca capitano
Rossetti, poi nella scorta di Cossiga, persona che ad Alessandria dove ero in
transito subito dopo il mandato di cattura per la “progettata evasione” di
Trento (anche lì poi fummo assolti), prima di alzarsi ed uscire per lasciarmi
parlare con l’avvocato Gaetano Artale (che era giunto da Venezia e che al ritorno ebbe uno
stranissimo blocco dell’automobile) DOPO il brevissimo interrogatorio in
cui rifiutai le accuse rivendicando comunque il diritto all’evasione, mi disse
“A Lei Dorigo io sto addosso dall’ottobre
1983” (eravamo nel febbraio 1988). All’epoca Craxi fece propria la
famosa relazione antiterrorismo sul documento dei 36 che mi pareva di aver già
messo nel sito e che metterò presto, relazione “dei servizi segreti” in cui si
paventava la figura dei comitati familiari dei prigionieri politici come
“braccio legale” delle Br !!!
Come noto io ed altre 54 persone
fummo assolti nei procedimenti costruiti da Ganzer, sul “Coordinamento
Veneto-Friuli contro la repressione - Il Bollettino”, sull’Unione dei comunisti
combattenti “colonna veneta”, e nelle ulteriori montature contro i compagni
Moisio ed altri (gennaio 1988) e sulla “progettata evasione” da Trento
(febbraio 1988).
La assoluzione nel caso del
processo Ucc arrivò dopo processo a 2 soli imputati me compreso su 14, negli
altri casi furono alla fine dell’istruttoria o all’inizio del dibattimento.
Nell’autunno 1987 si sancì,
sull’emozione del caso Tortora, con referendum, la responsabilità civile dei
magistrati negli errori giudiziari.
Nell’autunno 1989 ci fu il nuovo
Codice di procedura penale, che fu poi devastato dalla legge dei noti imputati
eccellenti “Scotti-Martelli” che privava gli imputati di “mafia e terrorismo”
dei diritti processuali fondamentali. Ripristinati per i futuri casi nel
1999-2000 con l’articolo 111 della Costituzione e le modifiche agli artt.192 e
513 del CPP grazie al pronunciamento Corte Europea per la salvaguardia dei
Diritti dell’Uomo – Consiglio d’Europa del 9-9-1998 / 15-4-1999, su
interessamento del sen.Pera, di fatto è inadempiente per le aberrazioni
giudiziarie commesse nel 1992-2000 nei processi di “mafia e terrorismo” (Aviano
compreso).
Nel dicembre 2002, dopo le
scandalizzate prese di posizione contro Ganzer e le sue stesse accuse che
giovani e meno giovani pm d’assalto fecero proprie in un delirio semi-golpista,
persino Kossiga si pronunciò contro questo Ganzer.
MI FECERO
CREDERE CHE SE NE ERA ANDATO AL SISDE.
INVECE E’ ANCORA CAPO DEI ROS.
ALLORA SEI TU CHE
GESTISCI LE MIE TORTURE, BOIA !!! ???
LA TEKNIKA FONDAMENTALE DI GANZER E’ IL CONTRASTO. OLTRE AI DANNI ALL’AUTO DI
GAETANO ARTALE, VI E’ LO STRANO INCIDENTE A VITTORIO TRUPIANO APPENA SEPPE
DELLA MIA RICHIESTA DI ASSISTENZA (NOVEMBRE 2002), LE GOMME TUTTE E 4 BUCATE AL
DR.COMITE MASCAMBRUNO APPENA USCITO DA SPOLETO CARCERE OVE MI AVEVA VISITATO
(SETTEMBRE 2003), L’ARRESTO DI VITTORIO TRUPIANO (NON CASUALMENTE COINCIDENTE
CON I BLITZ CONTRO I COMPAGNI/E DI NADIA LIOCE E MARIO GALESI), poi abbattuto
dalla magistratura dopo 15 giorni ma utilissimo ad attaccarmi di nuovo sotto
tortura magari per verificare circostanze istruttorie con la mia mente. MA
QUESTI GIOCHINI VENIVANO ATTUATI ANCHE POCO PRIMA DEI BLITZ. TIPICI QUELLI DEL
DICEMBRE 1984 – GENNAIO 1985, quando per ben 3 volte le gomme delle auto mie e
di altri compagni del Centro di Documentazione Marxista-Leninista di Marghera
la cui sede era in affitto a me, venivano bucate per farci pensare a dispettini
degli autonomi con cui eravamo in baruffa politica. GIA’ ALLORA POTEVANO
SUBLIMARCI MENTALMENTE CON ARMI ELETTRONICHE NEL FURGONE BIANCO CHE
PARCHEGGIAVANO QUASI SEMPRE IN VIA TOFFOLI FRONTALMENTE ALLA SEDE DI PIAZZA
ROSSAROL 2/C ? La cosa non è così strana.
POSSO AFFERMARLO CON CERTEZZA POICHE’ TUTTI I GIORNI VI ERANO RAPPORTI
GIUDIZIARI, negli atti del processo al Bollettino e al CVCRVF, MENO QUEI 3
GIORNI IN CUI CI BUCARONO LE GOMME DELLE AUTO.
Inoltre, dopo il mio arresto, la mia auto di allora, di cui conservo i
documenti, una Escort rossa, era parcheggiata nel giardino di casa, dentro
recinzione, della mia compagna che stava a Marghera (nella stessa via misero ad
abitarci il confidente Giampaolo Manca che era anche “boss” della mala
Maniero). Una notte, dopo che per due tre volte il bidello di una scuola di
Mestre (che si sapeva fratello di un carabiniere) era andato a suonare il
campanello chiedendo se poteva acquistarla, e la mia compagna rispondeva no in
quanto sarei uscito presto, un individuo fu sorpreso dal cugino della mia
compagna mentre armeggiava nella mia auto, era moro coi baffi sui 30-35 anni,
riuscì a fuggire, aveva rotto un cristallo dell’auto e manomesso i fili, tutto
l’impianto elettrico era fuori posto, sicuramente GIA’ NEL GENNAIO 1985 MI
AVEVANO MESSO UN GPS O QUALCOSA DEL GENERE NELL’AUTO. Infatti, dagli atti si
deduce che SAPEVANO di un garage dove ricoveravo l’auto alla Gazzera a Mestre,
che avevo affittato senza contratto, MA NON SAPEVANO QUALE ERA (tanto che ero
seccato dalla loro insistenza durante la perquisizione dell’arresto del
8-2-1985, perché volevano sapere DA ME, quale fosse, ed io spaventato detti
informazioni fasulle). Questo carabiniere era Paolo Mastelloni, che non è
parente del G.I. dell’epoca Carlo Mastelloni, ma che verbalizzò i miei arresti
del 8-2-1985 e 25-9-1987 (Rovereto – processo Ucc). Ho denunciato oltre che
Giampaolo Ganzer, anche questo Paolo Ma stelloni, perché l’ho riconosciuto in
un gruppo di agenti durante le torture di Livorno, il 12-6-2002 (potrei
sbagliarmi ma al 90% era lui, in borghese, in tuta, con scarpe basse da città).
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