QUELLI CHE ... JAVA

QUELLI CHE ... JAVA

Quelli che ... JAVA sono persone che purtroppo per loro, e per chi subisce le conseguenze delle loro azioni, hanno una cultura ridotta, e pensano di essere avanzati e modernissimi produttori di software utilissimo per tutti.

In realtà JAVA non è affatto un'invenzione notevole o moderna, è un linguaggio di script, interpretato.

Il suo pregio è di essere ciò che sono sempre stati i linguaggi di script, interpretati, ossia non necessitanti per far funzionare delle cose, di alcuna "compilazione".

Il suo difetto è di essere una cosa aperta ossia che permette a degli infami e a dei vigliacchi (o vigliacche) di danneggiare il prossimo mentre utilizza uno strumento di lavoro intellettuale. Così Java, tanto amato dagli spacciatori e dai narcotrafficanti, (non dico per dire), ed utilizzato quindi non ai fini di progresso ma ai fini del potere sulle persone, del dominio, della censura, della tortura.

Non sto scherzando.

Dovrebbe essere un gravissimo reato -l'interferenza mentale (come il controllo mentale e la tortura uditiva), neurofisiologica (come far sanguinare dal naso una persona che aiuta chi lotta), informatica (lo spiare il desktop e la memoria di un pc in utilizzo da parte di qualsiasi cittadino, magari "giocando" con la sua psiche con dispetti ed impedimenti vari, prolungati, e tali da deconcentrare ed impedire il lavoro alla persona)- punibile, se ripetuto, con la fucilazione alla schiena, in quanto LESIVO e, per le sue caratteristiche, DANNOSO E MORTALE.

Ritengo che la società attuale debba, nel rispetto della Costituzione e dei diritti umani, ripristinare la pena di morte per chi tradisce la Costituzione mentre lavora nelle forze armate e di polizia o giudiziarie, innanzitutto per chi governa e non rispetta pienamente il mandato avuto dal Paese, per chi violenta, per chi tortura, chiunque esso sia.

Infatti il compito del Presidente della Repubblica non è quello di essere il Presidente "di tutti" ma di imporre l'applicazione piena della Costituzione, bloccando sul nascere i tentativi di colpo di stato, nonché i colpi di stato "de facto" che si riproducono nel paese senza sosta da che il "capo del governo" Craxi fuggì alla Giustizia. Non è compito del Presidente della Repubblica giudicare le sentenze.

Anche per quelli che abusano di Java.