Psicopatici sono coloro che lo torturano e
quelli che si ostinano ad ignorarne la lotta, come se questa non potesse un
giorno riguardarli
Tratto dal sito: http://ogigia.altervista.org/Rubriche/No_chip/Controllo_Mentale.html
che ha dedicato un link al suo sito
Microchips, Controllo Mentale e Cibernetica
Di Rauni-Leena Luukanen-Kilde, MD
Former Cheif Medical Officer of Finland
6 dicembre 2000
Nel 1948, Norbert Weiner pubblicò un libro, “Cybernetics” sulla
comunicazione neurologica e teorie di controllo, già in uso, all’epoca, in
piccoli circoli. Yoneji Masuda “ Padre della Società dell’Informazione”,
nel 1980 espresse la preoccupazione che la nostra libertà fosse minacciata
in modo Orwelliano dalla tecnologia cibernetica, completamente sconosciuta
alla maggior parte della gente. Questa tecnologia collega il cervello delle
persone ai satelliti mediante microchips impiantati, controllati tramite
supercomputers situati in basi sotterranee.
I primi impianti cerebrali furono inseriti chirurgicamente nel 1974, nello
stato dell’Ohio, Stati Uniti, e anche a Stoccolma, in Svezia. Elettrodi
cerebrali furono inseriti nei crani di bambini, nel 1946, senza che i
genitori ne fossero a conoscenza. Negli anni ’50 e ’60, impianti elettrici
furono inseriti nel cervello di animali e umani, soprattutto negli Stati
Uniti, durante le ricerche sulla modificazione del comportamento, e sul
funzionamento del cervello e del corpo. Metodi di controllo mentale furono
usati nel tentativo di cambiare il comportamento umano e i suoi
atteggiamenti. Influenzare il funzionamento del cervello divenne un
obiettivo importante dei sevizi segreti e militari.
Trent’anni fa impianti cerebrali risultarono, ai R-X, misurare 1 cm.
Impianti successivi si rimpicciolirono fino ad essere grandi come un chicco
di riso. Erano fatti di silicio, e quelli successivi persino di
arsenioferrite. Oggi sono abbastanza piccoli da poter essere inseriti nel
collo o nella schiena, e anche per via indovenosa in diverse parti del
corpo, durante operazioni chirurgiche, con o senza il consenso del
soggetto. E’ ormai quasi impossibile rintracciarli o rimuoverli.
E’ tecnicamente possibile inserire ad ogni neonato un microchip che potrebbe
dunque servire per identificare la persona per il resto della sua vita.
Simili piani sono stati discussi segretamente negli Stati Uniti, senza
nessuna esposizione delle questioni relative alla privacy.
In Svezia, il Primo Ministro Olof Palme, diede il permesso, nel 1973, di
inserire impianti nei detenuti, e l’accertamento dei dati dell’ ex
direttore generale Jan Freese, rivelò che a pazienti di case di riposo
erano stati messi degli impianti alla metà degli anni ’80. La tecnologia fu
rivelata nel rapporto statale svedese del 1972/74 “Statens Officiella
Utradninger” (SOU).
Gli esseri umani con impianti possono essere seguiti ovunque: Le funzioni
cerebrali possono essere monitorate a distanza dai supercomputers e persino
alterate mediante il cambiamento delle frequenze. Cavie di esperimenti
segreti sono state detenuti, soldati, malati di mente, bambini portatori di
handicap, audiolesi e ciechi, omosessuali, donne single, anziani, scolari e
qualsiasi gruppo di persone considerato “marginale” dalle élites di
sperimentatori. Le esperienze pubblicate, dei detenuti della prigione
statale dello Utah, ad esempio, sono shockanti.
Gli attuali microchips agiscono mediante onde radio a bassa frequenza che
li rendono rintracciabili. Con l’aiuto dei satelliti, le persone con gli
impianti possono essere rintracciate ovunque nel globo. Questa tecnica fu
tra quelle testate nella guerra in Iraq, secondo il Dr. Carl Sanders, che
ha inventato l’interfaccia biotico (IMI- Intelligence-manned interface),
che viene iniettato alle persone. (Già durante la Guerra in Vietnam, ai
soldati veniva iniettato il Rambo Chip, ideato per aumentare il flusso di
adrenalina nel sangue.)
I supercomputers da 20 bilioni di bit al secondo, alla US National Security
Agency (NSA), possono adesso “vedere e sentire” qualsiasi esperienza dei
soldati nel campo di battaglia, con un sistema di monitoraggio a distanza
(RMS). Quando un microchip di 5 micromillimetri (il diametro di un capello
è di 50 micromillimetri) è piazzato nel nervo ottico, manda neuroimpulsi
dal cervello che inducono le esperienze, gli odori, le visioni e voci della
persona con l’impianto. Una volta trasferiti e depositati in un computer,
questi neuroimpulsi possono essere rispediti al cervello della persona
tramite il microchip perché li riviva. Usando un RMS, un operatore di
computers a terra può mandare messaggi elettromagnetici (codificati in
forma di segnali) al sistema nervoso, simulando una determinata
prestazione. Con l’RMS si può indurre persone sane ad avere allucinazioni o
a sentire voci nella propria testa.
Ogni pensiero, reazione, cosa udita o osservata causa una certa
potenzialità, e percorsi neurologici nel cervello e il suo campo
elettromagnetico, che adesso possono essere decodificati in pensieri,
immagini e voci.
Stimolazioni elettromagnetiche possono, d’altra parte, cambiare le onde
cerebrali di una persona e simulare attività muscolare, causando dolorosi
crampi vissuti come una tortura.
Il sistema elettronico di sorveglianza dell’ NSA può simultaneamente
seguire e gestire milioni di persone. Ognuno di noi ha una unica frequenza
di risonanza bioelettrica nel cervello, proprio come abbiamo impronte
digitali uniche. Con stimoli cerebrali completamente decodificati dalle
frequenze elettromagnetiche (EMF), segnali elettromagnetici pulsanti
possono essere inviati al cervello creando la voce desiderata ed effetti
visivi, perché vengano percepito dal soggetto prescelto. E’ una forma di
guerra elettronica. Ad astronauti statunitensi vennero inseriti degli
impianti prima di essere mandati nello spazio, in modo che i loro pensieri
potessero essere seguiti e tutte le loro emozioni registrate 24 ore al
giorno.
Nel maggio 1996 il Washington Post ha riportato che al principe William di
Gran Bretagna venne inserito un impianto all’età di 12 anni. In questo
modo, se fosse stato rapito, un’onda radio con determinate frequenze
avrebbe potuto essere puntata verso il microchip. Il segnale del microchip
sarebbe stato rintracciato tramite un satellite collegato allo schermo del
computer del quartier generali della polizia, dove gli spostamenti del
principe avrebbero potuto essere seguiti. Avrebbe potuto trovarsi ovunque
nel globo.
I mass media non si sono occupati del fatto che la privacy di una persona
con un impianto scompare per il resto della sua vita. La persona può essere
manipolata in molti modi. Usando frequenze diverse, il controllore segreto
di questa attrezzature può addirittura modificare la vita emotiva di una
persona. La si può rendere aggressiva o letargica. La sessualità può venire
influenzata artificialmente. I segnali del pensiero e le riflessioni del
subconscio possono essere letti, i sogni influenzati e persino indotti,
tutto senza che la persona con l’impianto lo sappia o acconsenta.
In questo modo potrebbe essere creato un perfetto cyber soldato. Questa
tecnologia segreta è stata usata dai militari in certi paesi NATO sin dagli
anni ’80, senza che la popolazione accademica o civile ne avesse mai
sentito parlare. Di conseguenza, poche informazioni riguardo sistemi così
invasivi di controllo mentale sono reperibili in riviste professionali o
accademiche.
Il gruppo Signals Intelligence dell’NSA, può monitorare a distanza
informazioni del cervello umano decodificando i potenziali provocati
(3,50HZ, 5 milliwatt), emessi dal cervello. Detenuti sottoposti ad
esperimenti sia a Gotheburg, Svezia e Vienna, Austria, hanno scoperto di
avere evidenti lesioni cerebrali. Ridotta circolazione sanguigna e mancanza
di ossigeno nel lobo temporale destro risultano là dove impianti cerebrali
erano di solito attivi. Un soggetto di nazionalità finlandese, sottoposto
ad esperimenti, ebbe atrofia cerebrale e saltuaria perdita dei sensi,
dovuti alla mancanza di ossigeno. Tecniche di controllo mentale possono
essere usate per scopi politici. L’obiettivo dei manipolatori della mente,
oggi, è indurre le persone o i gruppi presi di mira, ad agire contro le
loro convinzioni e i loro interessi. Individui zombificati possono persino
venire programmati ad uccidere e in seguito non ricordare niente del loro crimine.
Esempi allarmanti di questo fenomeno si possono trovare negli Stati Uniti.
Si sta conducendo questa “guerra silenziosa” contro civili inconsapevoli e
soldati, da parte di organismi militari e dei servizi segreti. Sin dal
1980, stimolazioni elettroniche del cervello (ESB) sono state segretamente
usate per controllare le persone scelte senza il loro consenso o che ne
fossero a conoscenza. Tutti gli accordi internazionali sui diritti umani
proibiscono la manipolazione non consensuale degli esseri umani – persino
in prigione, per non parlare della popolazione civile.
Dietro iniziativa del senatore degli Stati Uniti, John Glenn, nel gennaio
1997, cominciarono discussioni riguardanti i pericoli di irradiare la
popolazione civile. Puntare le funzioni cerebrali della gente con campi
elettromagnetici e raggi (da elicotteri e aeroplani, satelliti, furgoni
parcheggiati, case vicine, pali del telefono, apparecchi elettrici,
telefoni mobili, TV, radio, ecc…) fa parte del problema irradiamento, di
cui si dovrebbero occupare apparati governativi democraticamente eletti. In
aggiunta al controllo mentale elettronico, sono stati sviluppati anche
metodi chimici. Droghe che alterano la mente e diversi gas da inalazione,
che agiscono negativamente sul funzionamento del cervello, possono essere
diffusi nei condotti dell’aria o nei tubi dell’acqua. In questo modo sono
stati testati anche batteri e virus in numerosi paesi. L’attuale
supertecnologia, che connette le funzioni del nostro cervello attraverso
microchips (o addirittura senza di essi, secondo le ultime tecnologie) a
computers satellitari negli Stati Uniti o in Israele, rappresentano la più
grave minaccia per l’umanità. Gli ultimi supercomputers sono
sufficientemente potenti da monitorare la popolazione di tutto il mondo.
Cosa succederà quando la gente sarà tentata da falsi presupposti, a
lasciarsi impiantare microchips nel corpo? Un’esca sarà quella della carta
d’identità microchip. Negli Stati Uniti è persino stata proposta
segretamente una legislazione obbligatoria che criminalizza la rimozione
della carta d’identità impiantata. Siamo pronti per la robotizzazione
dell’umanità e la totale eliminazione della privacy, inclusa la libertà di
pensiero? Quanti di noi vorrebbero cedere la propria intera vita, inclusi i
nostri pensieri più segreti, al Grande Fratello? Già esiste una tecnologia
per creare un totalitario Nuovo Ordine Mondiale. Nascosti sistemi
neurologici di comunicazione sono posizionati in modo da annullare il
pensiero indipendente e controllare l’attività sociale e politica negli
egoistici interessi privati e militari.
Quando le nostre funzioni cerebrali saranno ormai connesse ai
supercomputers, tramite impianti radio e microchips, sarà troppo tardi per
protestare.. Questa minaccia può essere sconfitta solo istruendo il
pubblico usando la letteratura disponibile di biotelemetria e le
informazioni scambiate ai congressi internazionali.
Uno dei motivi per i quali questa tecnologia è rimasta un segreto statale è
l’esteso prestigio del “Diagnostic Statistical Manual IV”, prodotto dalla
American Psychiatric Assoiation (AA) statunitense, e stampato in otto
lingue. Psichiatri al servizio dei servizi segreti degli Stati Uniti hanno
contribuito senza dubbio alla stesura e correzione di questo manuale.
Questa “Bibbia” della psichiatria nasconde lo sviluppo segreto delle
tecnologie di controllo mentale, etichettando alcuni dei loro effetti come
sintomi di schizzofrenia paranoica.
Le vittime di controllo mentale sono così definite, automaticamente, come
mentalmente malate dai medici che hanno appreso la lista dei “sintomi” DSM
nella scuola medica. I medici non sono stati istruiti sul fatto che i
pazienti potrebbero dire la verità quando raccontano di essere stati presi
contro la loro volontà e usati come cavie per forme elettroniche, chimiche
e batteriologiche di guerra psicologica.
Il tempo finirà per cambiare la direzione della medicina militare e
assicurare il futuro della libertà umana.
[Articolo pubblicato nella trentaseiesima edizione della rivista in lingua
finlandese SPEKULA, pubblicazione di studenti di medicina della Finlandia
del nord e medici dell’Università Olk di Oulu.]
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