Articolo su questa lettera, del Corriere dell’Umbria,
2-9-2005
da il manifesto, 27-7-2005
SPOLETO
Detenuto suicida,
"si poteva evitare"
Si è suicidato nella cella del settore Eiv
(elevato indice di vigilanza) del carcere
di Spoleto, Vincenzo Olivieri, detenuto
di 49 anni, arrestato nel 1990 e con-
dannato all'ergastolo per omicidio. Ie-
ri, il suo legale, Vittorio Trupiano, ha
chiesto alla locale procura della Re-
pubblica di aprire un'inchiesta a ri
guardo, visto che il suo assistito avreb-
be, in passato, compiuto ripetuti gesti
di autolesionismo: "il carcere aveva
perfetta consapevolezza, sia del diario
clinico del detenuto sia del suo stato di
salute. Con un minimo di attenzione
in più -ha proseguito il legale- ritengo
che questa persona sarebbe ancora vi-
va". Dello stesso avviso, Paolo Dorigo,
detenuto insieme a Olivieri a Spoleto e
autore, l'anno scorso, di un appello in
cui denunciava i gesti
autolesionistici dell’amico.
NOSTRA
NOTA
IL 21-7.2005 E' MORTO "SUICIDATO" VINCENZO OLIVIERI,
pescespada PER GLI AMICI.
La notizia si è avuta solo il 24-7. Aveva annunciato il fatto agli
amici, ma come tante altre volte, e quindi non era stato preso sul serio.
Nessuno pensava che "Pesce Spada" sarebbe arrivato a stancarsi di
battere spade e fare casini del diavolo. Adesso Spoleto è nella merda, e lo
dimostra la censura sulla notizia. Il lager ha lavorato bene.
UN PRIGIONIERO ERGASTOLANO CARCERATO DAL 1990 E IN PRECEDENZA DAL
1974 AL 1989 PROTAGONISTA DELLA RIVOLTA DI SPOLETO CARCERE VECCHIO DEL 1976
GESTITA DALLE BR COMPAGNO DEI COMITATI DI LOTTA NEGLI SPECIALI ALLA FINE DEI 70
Avventuriero ed uomo di mille battaglie in contesti anche molto
discutibili, ma sempre soggettivamente disponibile a discriminare il giusto
dalla sbagliato, il buono dal cattivo.
Esagerato per le sue esperienze fino all'inverosimile, ma PRECISO.
E' MORTO DOPO VARI ATTI DI AUTOLESIONISMO DEL 2004 A SPOLETO (eiv,
dove stava dal 2003)
CHE DENUNCIAI NELL'APPELLO CHE SCRISSI CON IL SUO CONSENSO L'ANNO
SCORSO E
CHE TROVATE IN www.paolodorigo.it/carcere/appello-olivieri.html
E CHE NESSUNO RACCOLSE DATA LA SITUAZIONE E DELLE CARCERI E DELLA MORALE IN
QUESTO PAESE FLACCIDO E GUERRAFONDAIO, IPOCRITA E ASSASSINO, AMORALE E
COSCAIOLO ...
Le sue ultime parole seguono a delle considerazioni di carattere
personale, alla distruzione della propria vita affettiva non per sola colpa del
carcere ma certo anche della sua caratterizzazione indisponibile a capire le
diversità dei punti di vista, la non possibilità oggi di far valere nella
società delle leggi punitive ed autoritarie, che lui invece aveva socialmente
vissuto e praticato senza sosta in galera e fuori.
Eccole: "Per cui la situazione, con gli annessi ergastoli,
tumore ai globuli bianchi, solo, non abbiente, vedi tu che bel morale ho di
questi tempi." "la situazione è grave, e forse è giunto il momento
che ponga rimedio definitivo a questa anomalia che certo non è per me molto
consona et elegante. Chissà che prima o poi non mi vedi sul giornale !!! Purtroppo è andata così, e allo stato
purtroppo non vedo rimedi. Che dire !" (seguivano i saluti – QUANDO SI
saprai DEL CONTROLLO MENTALE SI DOVRA’ CHIEDERE A QUESTI SIGNORI COME MAI NON
HANNO SEGNALATO QUESTA LETTERA CHE IO LESSI IL 16 LUGLIO).
Gli risposi anche nei contenuti, di evitare di fare ciò che
annunciava, ma evidentemente non è certo l'amicizia che ad un certo livello può
impedire l'atto estremo.
Peccato. Avremmo voluto vederci in libertà, e tirar fuori lui ed
altri, fare una cooperativa editoriale ed una agenzia matrimoniale per
detenuti, in Umbria, ma ancora sono detenuto e non ne ho i mezzi, per aiutare i
bravi ragazzi e non quelle merde che ancora allignano nelle galere con il loro
fiato sporco e maligno, e che abusano della pazienza dei bravi ragazzi e delle
persone come Vincenzo, lasciati a morire mentre loro bagolano nell'oro dei loro
traffici, e fanno biciclette ed infamità per mestiere.
Peccato. Un Amico dei bravi ragazzi, da ricordare per sempre.
Paolo Dorigo militante comunista prigioniero m-l-m