PER MAURO ROSSETTI BUSA

 

 

 

1) Napoli, 30 nov. 05

prigioniero comunista è detenuto nel carcere di Poggioreale, nel famigerato padiglione Venezia, quello posto circa 5 metri sotto il lIvello stradale.

è sottoposto al regime e.i.v. (elevato indice di vigilanza), ma la rigida censura gli impedisce di leggere persino la corrispondenza della sorella.

questa mattina, al colloquio col sottoscritto, non gli hanno permesso nemmeno di portare con se la documentazione processuale: trattasi di ignobile violazione al diritto di difesa, specie ove si consideri che lo stesso sarebbe dovuto essere interrogato dal P.M. Clelia Mancuso, e non sono riuscito a capire nemmeno di cosa è nuovamente imputato.

malato in stadio avanzato del virus dell'HIV, di epatite b-c, nonchè di sifilide, da oggi ha iniziato un pericolosissimo sciopero della fame.

privo di cure adeguate, assolutamente incompatibile col regime carcerario, riferisce di vivere in ambiente così piccolo da non poter nemmeno camminare e trova difficoltà persino per i suoi bisogni familiari.

avrebbe bisogno di tutto ed invece non ha niente.

l'applicazione della normativa antiterrorismo sarebbe giustificata da una sua presunta appartenenza ai "Nuclei Proletari resistenza-attacco" che avrebbero operato in particolar modo a Firenze nell'88 e che si sarebbero resi protagonisti dello scoppio di alcuni ordigni incendiari indirizzati verso esercizi commerciali.

sul punto ha sempre respinto ogni addebito.

mi ha chiesto di rivolgermi a "Il Manifesto" (cosa che peraltro avrei comunque fatto) e lo faccio con piacere, fiducioso che anche solo un articolo sul suo caso lo faccia sentire meno solo agli occhi dei suoi carcerieri e che ciò possa servire a strapparlo a morte certa, non potendo il suo fisico sopportare uno sciopero della fame fosse solo per quelle 2 pillole che prende per combattere l'Aids.

Grazie

Vittorio Trupiano

 

2) Napoli, 10 dic. 05

Si è svolto ieri, alla presenza mia e del collega avv. Giovanni Merli (Firenze) l'interrogatorio di Mauro che era in calendario per il 2 dicembre e che è stato riviato ad ieri 9 dicembre.

La contestazione mossagli è che, mentre si trovava nel transito del carcere di Firenze in attesa che venisse celebrato altro processo, avrebbe affisso al muro della camera di sicurezza, un manifesto in cui inneggiava alla lotta armata contro lo Stato imperialista e borghese.

In tale indagine, poi, sono confluite le dichiarazioni di un tale Corrado Mario che ha riferito agli inquirenti che Rossetti Busa (che è di Lucca) avrebbe cercato di convincerlo a seguirlo fino al nascondiglio dove si trovavano Morandi, Galesi e la Lioce, invito declinato da Corrado.

Mauro si è limitato a dichiarare che la sua lotta è stata sempre finalizzata all'esproprio delle abitazioni non occupate in favore degli emarginati e dei non abienti, negando ogni altro addebito.

Peraltro, situazione molto grottesca, mentre ci si accingeva ad interrogarlo, il p.m., reso edotto dall'avv. Merli, non ha potuto far altro che prendere atto che per i fatti per i quali si procedeva, su richiesta di interrogatorio sollecitato proprio da Mauro oltre un anno fa alla chiusura delle indagini preliminari, Mauro è già stato rinviato a giudizio per marzo del 2006 a seguito di udienza preliminare tenutasi dinanzi al Gip di Firenze!

Spoleto, dove Mauro era detenuto, oltre che ad inviare una pessima relazione sul suo conto, ha trasmesso anche gli atti con notevole ritardo.

Mauro, si legge nelle note informative, sarebbe collegato con la criminalità organizzata, cosa che egli contesta decisamente al punto da affermare che ciò viene inserito nella sua scheda personale proprio nell'intento di screditarlo come prigioniero politico.

Fatto è che, a seguito di sua richiesta, nei giorni scorsi è stato scortato a Lucca per rendere l'estremo saluto ad un proprio stretto congiunto, ed è stato scortato da ben 4 auto della polizia che proteggevano il cellelare della penitenziaria.

Mauro ha infine mostrato a me ed al collega Merli le ferite al collo che si produsse a Spoleto quando cercò di sgozzarsi.

Non tocca cibo dal 30 novembre e con i farmaci che ingerisce per curarsi (?) dall'Aids rischia di spaccarsi il cuore ed il fegato.

Ti ringrazio vivamente per quanto farai.

Vittorio Trupiano

Al momento non ha un solo euro per la spesa, in quanto un precedente vaglia del compagno Paolo Dorigo, è stato "bloccato".

Al di fuori di pochi compagni, il caso, la sua tragedia umana è completamente sconosciuta.

Gli stessi medici di Poggioreale gli hanno riferito che dovrebbe essere immediatamente ricoverato in un centro clinico, ma che c'è una nota scritta del ministero degli interni che raccomanda vivamente di tenerlo la dove è.

E' assolutamente impossibile che Mauro sopravviva in tali condizioni per altri 4 anni.

Ti ringrazio vivamente per quanto farai.

Vittorio Trupiano