Movimento Comunista
Internazionale
Dichiarazione
dei Partiti Comunisti e Operai dei Paesi Arabi in Solidarietà Con la Siria
Contro le Minacce Turche
(traduzione dall’inglese da “Forward for the liberation of land and man”, organo del
FPLP-Comando Generale, n.155, dicembre 1998)
[Nota Bene: Pur riflettendo questo documento una
posizione che è storicamente più vicina ai partiti della sinistra revisionista
occidentale che delle organizzazioni rivoluzionarie, consideriamo utile la
pubblicazione della traduzione di questo documento.]
I Partiti Comunisti e Operai dei Paesi Arabi esi sono
riuniti per discutere la pericolosa situazione che emerge dalle minacce turche
alla Siria, e fanno la seguente dichiarazione.
I nostri Partiti hanno seguito e seguono tuttora con
grande stupore e condanna le recenti dichiarazioni dei funzionaricivili e
militari della Turchia e le loro minacce di vaste operazioni di invasione militare
contro la Repubblica Araba Siriana con delle motivazioni pretestuose.
È pacifico che le autorità turche
stiano cercando, con queste posizioni, di sfuggire all’aggravamento dei
problemi politici ed economici interni che essi stanno affrontando, e all’isolamento
regionale e internazionale dovuto alla loro politica espansionistica e
all’alleanza militare con lo stato aggressivo di Israele, cosa che contraddice
completamente gli interessi del popolo amico della Turchia e che si rapporta
storicamente ai popoli Arabi da antiche e solide relazioni.
Questa nuova e pericolosa
escalation avviene nel quadro della politica Americana-Israeliana mirante
all’accerchiamento della Siria, e per fare pressione su di essa, cercando di
colpire la sua decisa politica fondata sui chiari principi miranti ad opporsi
all’occupazione Israeliana.
Questa politica
Americana-Israeliana punta a deviare la Siria dal suo continuo e sincero
obiettivo di realizzare una giusta e comprensiva pace nella regione, basato sul
principio della “terra per la pace” e sulla risoluzione dell’ONU
sull’illegittimità della occupazione violenta di territori altrui, che implica
anche il recupero dei territori Arabi interrotto dall’aggressione di Israele
nel 1967, e di assicurare i diritti del popolo Palestinese Arabo.
Inoltre, questa nuova escalation è
una continuazione e un rude rafforzamento dell’atteggiamento delle autorità
turche miranti a spingere la Siria ad abbandonare la sua legittima
rivendicazione delle acque del fiume Eufrate, dopo l’ultimo rifiuto di queste
autorità di partecipare ai negoziati trilaterali per risolvere il problema
delle acque.
I nostri Partiti condannano
fortemente queste minacce della Turchia ed esprimono la nostra completa
solidarietà con la Siria e la sua ferma posizione di fronte a queste minacce
con un comportamento fiducioso nelle proprie forze e con i suoi sinceri sforzi
per la soluzione dei relativi problemi con il dialogo e i negoziati di pace,
nell’interesse di entrambi i vicini popoli.
Contemporaneamente noi facciamo appello ai governi Arabi ad
assumere una chiara, efficace e urgente posizione contro la posizione
aggressiva turca, di impedirla, e di schiacciare le sue mire.
Noi facciamo appello a tutti i
popoli Arabi a esprimere la loro condanna delle minacce turche, a sostenere la
Siria contro queste minacce e contro questo atteggiamento aggressivo della
Turchia contro gli interessi dell’intera Nazione Araba.
Noi esortiamo i paesi Europei a
prendersi le loro responsabilità e a svolgere il proprio ruolo per fermare questa
escalation che può avere imprevedibili conseguenze per l’intera regione.
Noi ci rivolgiamo anche a tutti i
partiti e movimenti progressisti e democratici e tutte le forze di pace del
mondo affinché condannino le minacce della Turchia, prendano una posizione
solidale con la Siria che sta opponendosi a queste minacce, per sostenere il
suo compito e per utilizzare metodi pacifici come la sola via per risolvere i
problemi tra i due paesi.
7 Ottobre
1998
Firmatari:
JCP – PC Giordano; ICP – PC
Irakeno; CPS – PC della Siria; SCP – PC Siriano; ECP – PC Egiziano; LCP – PC
Libanese; BLF – Fronte di Liberazione del Bahrain.
(traduzione non ufficiale di Paolo Dorigo, Opera, gennaio
1999)