LIBANO
APPELLO ALLA LOTTA ARMATA ED
ALLA RESISTENZA
CONTRO L’AGGRESSIONE
IMPERIALISTA SIONISTA
DEL PARTITO
COMUNISTA DEL LIBANO
29 LUGLIO 2006
APPELLO
Per far fronte all’occupante israeliano
Per difendere la nostra terra ed il nostro popolo
(manifesto cubano di A.Blanco, 1982, dal volume sui manifesti cubani
edito da Papiro)
Donne e Uomini Libanesi,
L’esercito israeliano prosegue, dopo già
tre settimane, la sua aggressione
contro il nostro popolo. Questa
aggressione aveva, nei primi tempi, preso la forma di una guerra ad oltranza
che non ha risparmiato niente e nessuno, né la popolazione civile, né le case,
né le stesse associazioni umanitarie, i media o le infrastruttute. La macchina
di morte ha toccato, ultimamente, gli osservatori internazionali della FINUL
(forze di interposizione delle Nazioni Unite in Libano).
Questa tempesta di barbarie e di follia
assassina, che iniziò con il pretesto di liberare due soldati israeliani
sequestrati, ha passato tutti i limiti. Essa mira realmente ad una mera
vendetta e appaga una rabbia senza precedenti contro il Libano ed il suo popolo,
cercando, sotto la scusa della necessità di distruggere l’infrastruttura
militare degli Hezboullah, di portare
il maggior pregiudizio possibile al nostro paese. Ed utilizzando in questo
obiettivo i mezzi più vili e selvaggi.
Quanto agli Stati-Uniti, complice
accanito dell’aggressione, loro ce l’hanno annunciata, attraverso la loro amministrazione, la
speranza della nascita di un « nuovo medio oriente », basato sul
progetto in vigore dopo tre anni contro il popolo iracheno ed aspirando a
dominare il destino della regione araba e le ricchezze che essa racchiude.
Ma la macchina di morte ha fatto cilecca,
anche se prosegue ogni giorno la sua opera di distruzione in ogni dove. E gli
israeliani furono obbligati, malgrado loro, a ricorrere all’attacco terrestre a
cui avrebbero preferito non ricorrere dopo la loro ritirata dell’anno 2000
fuori dalla nostra Patria.
Loro tentano invano, da una settimana, di
realizzare un’avanzata sul campo dalla parte di Maroun Al-Ras e della città di
Bint-Jbeil. Cercano invano di occupare, di nuovo, una parte del nostro
territorio nazionale allo scopo di imporre al nostro popolo le loro condizioni
e le condizioni dei loro padroni.
A questo scopo, utilizzano l’arma dei
crimini contro l’umanità, dei massacri di civili. Loro spingono i cittadini a
lasciare la loro terra. Tutto questo sotto la protezione benevola di Washington
che non rinuncia a sostenere gli aggressori, nemmeno se dovesse dirigersi
contro l’umanità tutta intera !
La barbarie dell’aggressione e i pericoli
insiti negli obiettivi che porta richiedono una grande responsabilità da parte
dei Libanesi allo scopo di fermarli ed impedirgli di realizzare i loro
obiettivi. Loro chiedono al governo libanese di porre fine alla politica delle
retrovie ed ad ogni illusione nella possibilità di una protezione americana ed
internazionale… Gli Stati-Uniti sono
complici degli aggressori; occorre che
siano considerati come tali ed agire di conseguenza ...
Il popolo ed il governo libanese sono
chiamati ad unirsi nella lotta, con tutto ciò che comporta come posizioni e
misure, tanto sul piano politico e militare che sul piano della sicurezza e
della vita quotidiana.
Questo richiede anche la creazione di un
governo di unità nazionale reale nella politica che sia basato sulla
distinzione tra gli amici ed i nemici della Patria e la cui attività comporterà
tutto l’aiuto necessario alla Resistenza eroica che cerca, una volta ancora, la
gloria del nostro paese, ma anche la sua unità e la sua esistenza stessa di
fronte alla macchina da guerra israelo-americana.
Donne e Uomini Libanesi,
Israele tenta, di nuovo, di occupare il
nostro paese e di distruggerlo. E la Resistenza islamica prosegue la sua
attività eroica, i suoi sacrifici e le sue vittorie, tanto che l’esercito
libanese resiste malgrado i massacri vili ed odiosi dei suoi soldati ed
ufficiali.
Il dovere patriottico ci chiama ad unirci
alla Resistenza contro gli occupanti ed a far fronte ai crimini commessi contro
il nostro paese. Noi, partiti e forze della Sinistra e della Democrazia, personalità
e posizioni che avevano già avuto l’onore di partecipare alla difesa della
patria nel 1982 e dopo quella data, dichiariamo che noi riprendiamo le armi.
Noi ci appelliamo ai giovani del nostro paese
a recuperare questa esperienza eroica ed a prendere per base la loro
resistenza. Noi li chiamiamo a rimanere nelle loro città e villaggi, a portare
le armi in faccia agli aggressori, a difendere la nostra terra, la nostra
sovranità ed il nostro popolo.
Questo è un momento storico per noi. Il
nostro paese e il nostro popolo vinceranno ed un’era di libertà e di unità
regnerà nel nostro paese e nella nostra nazione araba dopo la sconfitta di
tutti gli aggressori.
Beyrouth, le 28 juillet 2006
PCL
(tradotto
dal francese a cura di Paolo Dorigo)