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PARIGI BRUCIA ANCORA: 
IL FUOCO DELLA RIVOLTA DEI 
GIOVANI PROLETARI NON SI E’ SPENTO
Lo “spettro” della rivolta torna forte in questi giorni a preoccupare 
La borghesia francese, è infatti di queste ultime ore la notizia della 
Ripresa degli scontri nelle banlieues nord di Parigi, le stesse città che 
Furono teatro della rivolta di novembre. Due cittadine del dipartimento di
Seine-Saint-Denis, Montfermeil e Clichy sous Bois, nella notte tra 
lunedì e martedì sono state nuovamente scenario di guerriglia urbana tra i 
giovani proletari ribelli e le forze di polizia. Auto della polizia incendiate,
barricate, assalti alla marie, cassonetti dati alle fiamme; questa la
risposta alle misure repressive messe in atto delle forze dell’ordine 
nella cittadina di Monterfemeil .
Alla base del riaccendersi degli scontri sono state le perquisizioni 
Della polizia nelle case di alcuni giovani del quartiere Les Bosquets, con la
scusa di cercare l’aggressore di un autista la polizia ha fatto 
irruzione nelle abitazioni. Repressione, intimidazioni, umiliazioni, 
perquisizioni corporali ed arresti, fra cui quello della madre di un ragazzo 
incriminato, la quale si opponeva alle violenze della polizia ; a ciò si aggiunge la
recente ordinanza del sindaco, che proibisce ai giovani dai 15 ai 18 
anni di circolare in gruppi di più di tre, sia di giorno, sia di notte.  A 
queste ennesime provocazioni e affronti dello stato borghese e del suo 
apparato repressivo, la gioventù proletaria ha risposto con la giusta violenza,
alimentando nuovamente il fuoco della rivolta e mostrando che di fronte 
agli attacchi della repressione la lotta non si arresta ma avanza.
La politica di moderno fascismo da stato di polizia portata avanti dal
ministro Sarkozy oggi incarcera, tra gli altri, Muhittin Altun unico
sopravvissuto all’assassinio, per mano della polizia, di Buna e Zyed,  
non essendo riuscito ad ucciderlo, lo stato borghese lo arresta perchè 
insieme ad altri giovani proletari si ribella contro i responsabili della morte 
dei due giovani figli del popolo e contro chi li obbliga ad una vita 
indegna fatta di miseria  sfruttamento e umiliazioni.. 
siamo al fianco della gioventù proletaria francese che risponde colpo 
su colpo al sistema che li emargina, li reprime, li sfrutta che gli nega 
le libertà, che gli nega il futuro, così come abbiamo sostenuto la  grande
rivolta di novembre, andando in Francia, nelle banlieues, nel fuoco 
della lotta di classe in stretto legame con le masse e  sostenendo l’ 
importante rencontre internazionale, “ Da la revolte des banlieues a la revolution
proletarienne” organizzato dalle riviste La Nuova Bandiera Italia e 
Drapeau Rouge Francia, tenutosi a Parigi il 29/30 aprile.
I fatti di questi giorni confermano la linea espressa  nel rencontre
internazionale,  che è giusto ribellarsi, che ribellarsi  è possibile, 
che è possibile applicare la linea della costruzione della guerra popolare 
nei paesi imperialisti e questa strada si è resa ancora più visibile grazie 
alla ribellione della gioventù proletaria delle banlieues. .
Al tempo stesso la ripresa degli scontri sta mostrando che alla paura 
della borghesia, la quale schiera in forze il suo apparato repressivo,
corrisponde la rabbia e l’orgoglio della gioventù ribelle.I governi
imperialisti pensavano di aver domato lo ribellione delle masse 
proletarie ma essa è cresciuta sotto le ceneri, nella precarietà, nella 
disoccupazione e di fronte all’ennesima brutalità poliziesca  è nuovamente scoppiata.
noi crediamo sia diventata una necessità indispensabile lo sviluppo  
dell'organizzazione giovanile proletaria rivoluzionaria come Red Block che
organizzi e d diriga la ribellione dei giovani proletari nei paesi imperialisti
> PCm-Italia
> RED BLOCK
> SOCCORSO ROSSO PROLETARIO
 
> 1.6.06