il brutto biglietto da visita del signorino Renzi lo squalifica da solo
Si tratta di una frase molto poco intelligente sull’art.18, in pratica poi si spiega e propone il tempo indeterminato d’obbligo per tutti i neoassunti, fatto salvo il diritto di licenziare.
Oltre che stupida, la sua proposta, in quanto di fatto ammette che i suoi amici datori di lavoro non hanno alcuna necessità pratica di fare i contratti a tempo determinato al di fuori dell’interesse a licenziare, è antigiuridica ed antiCostituzionale.
È antiCostituzionale perché nega il diritto di esistere dei Sindacati, e ne prefigura la morte.
È ovvio che una delle principali ragioni per le quali esiste un Sindacato è quella di tutelare il singolo lavoratore dalle discriminazioni e dai licenziamenti che ne sono l’apice, oltre che quello di tutelare una categoria o un insieme di lavoratori di un’azienda o di un reparto o di uno stabilimento.
Negando la possibilità di un impedimento in diritto, all’ingiusto licenziamento, Renzi in realtà punta ad un regime aziendalista in cui non vi sia spazio per i Sindacati.
A questo obiettivo hanno concorso i padroni, i loro servi, i governi vendipatria del congelamento della contingenza (Craxi), dell’abolizione del diritto autonomo di delega e rappresentanza (abolizione dei CdF e istituzione delle Rsu) con il placet dei confederali (Amato e Ciampi), delle leggi sui permessi di soggiorno (divenuti merce), sulle cooperative e sugli interinali (di cui sono responsabili a vario livello Bossi, Fini, Treu, Berlusconi, Prodi e D’Alema), della legge 30/2002 sul tempo determinato e sui contratti atipici (Berlusconi con Biagi) e del suo successivo limamento” (Berlusconi con Sacconi, Monti con Fornero).
Ma ora si supera la fantasia malata del megalomane di turno del passato.
Renzi in questo è tanto idiota quanto ignorante del ruolo di responsabilità della mediazione politica.
Non pratica né prefigura una società con tante componenti che necessita di una mediazione equa e rispettosa dei principi Costituzionali.
Né si limita ad ipotizzare un superamento dei principi Costituzionali.
Prefigura un superamento degli stessi principi del Diritto.
Infatti la possibilità di adire ad una autorità giudicante per una qualsiasi ingiustizia, è alla base del Diritto.
Ora da dove viene questa follia del Potere ?
Da qualsiasi parte venga, sappiano che hanno una sola spiaggia finale: Piazzale Loreto.
Paolo Dorigo, militante comunista e sindacale
19-12-2013